Raikkonen scaricato dalla Ferrari?

di Igor Carta

La Ferrari ad un bivio, confermare Kimi Raikkonen o puntare su un altro driver per il 2016?

Ferrari

Per chi ancora non l’avesse capito, chi scrive è un fan del finlandese beone, fin dai tempi del debutto con la Sauber, che rimase quasi deluso quando Kimi Raikkonen, all’epoca 24enne, perse il titolo mondiale nel 2003 contro Michael Schumacher, mica uno qualunque, per due miseri punticini correndo tutta la stagione con la vettura dell’anno precedente. Una cosa sembra palese, Kimi non è più quello di un tempo, ciò almeno da quel Gp del Belgio 2008 concluso a muro all’ultimo giro sotto uno scroscio affrontato con gomme slick montate a metà gara. Sarà indecifrabile, un bevitore accanito ma questo ragazzo ha davvero una sfiga incredibile, e Fernando Alonso ne sa qualcosa! I risultati in pista sono a dir poco impietosi, specie per un ex campione del mondo, l’ultimo pilota ad aver vinto con la Ferrari in una stagione a dir poco incredibile, che senza le spiate di Ron Dennis & Co. non sarebbe probabilmente stata una vittoria sul filo del rasoio, ma qualcosa di ben più palese. Certamente ha molto aiutato in quel 2007 l’atteggiamento da separato in casa di Alonso, confermatosi anche in seguito come straordinario elemento destabilizzante; ora che le prestazioni del pilota di Espoo potrebbero costargli il posto in Ferrari, qualche birbaccione ha addirittura ventilato un ritorno di fiamma tra lo spagnolo e la Rossa…speriamo che tale idea gli sia andata amabilmente di traverso, come una aragosta ad un bifolco troppo vorace.

 Scherzi a parte in Ferrari tutto tace, secondo alcuni Maranello avrebbe i suoi buoni motivi per tenersi il finlandese anche per il 2016, specie in virtù della mancanza di alternative carenti non certo di velocità o carisma, ma di sufficiente esperienza con team di livello medio-alto. I due nomi che vanno per la maggiore sono quelli di Valterri Bottas, finlandese al secondo anno in Williams, e Nico Hulkenberg, le cui quotazioni sono sensibilmente salite grazie alla recente vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Entrambi veloci e stimati nel paddock, hanno comunque i loro difetti, il primo ha come manager Toto Wolff, dirigente della Mercedes AMG, l’altro ha sempre gareggiato in team di basso profilo, in più un altro tedesco nel team, insieme a Sebastian Vettel, non sarebbe a quanto pare una scelta saggia dal punto di vista del marketing. In Red Bull ci sarebbe Daniel Ricciardo, che farebbe carte false pur di approdare a Maranello, ma sembra difficile che i bibitari possano lasciare andare via il loro alfiere, che sarebbe poco gradito oltretutto da Sebastian Vettel; sul versante collaudatori due papabili, il messicano Esteban Gutierrez, reduce da due stagioni con la Sauber, ed il francese Jean Eric Vergne, che vanta invece tre buone stagioni con la Toro Rosso, appiedato per far posto ai due “ragazzi terribili” della scuderia di Faenza, Max Verstappen e Carlos Sainz Jr., malgrado il miglior piazzamento nella generale del 2014 il team mate Daniil Kvyat gli ha soffiato la promozione nel Red Bull Team, nonostante fosse un debuttante. Forse proprio Vergne potrebbe essere l’unica alternativa possibile, visto quanto accaduto al promettente Jules Bianchi lo scorso anno a Suzuka, e con Sergio Perez, prodotto della Ferrari Driver Academy e alla fine approdato alla McLaren nel 2013, che già nel 2014 gli preferì il debuttante Kevin Magnussen. A guardare i fatti, sembra che altri team, piuttosto blasonati oltretutto, non si sono fatti troppi problemi ad affidare un volante non a piloti di poca esperienza ma a veri e propri debuttanti, occorre solo vedere quanto pesò in tali casi il fattore economico. Al buon Kimi non resta che darsi da fare, in genere questi affari, prima della pausa estiva sono già sbrigati.

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