di Igor Carta
Un dinosauro intelligente sembra uno scherzo, ma gli studi sul Troodon porterebbero in tale direzione
“Stupido come un dinosauro” era una definizione che ormai sta cadendo in disuso, dovuta all’errata convinzione comune, anch’essa in via di dismissione, che i dinosauri altro non fossero che lucertoloni tanto grandi quanto stupidi; ciò perché i fossili, tranne in alcuni fortunatissimi casi, non resero possibile una seria indagine sulla natura dei tessuti molli di questi animali; il volume interno della scatola cranica fece in modo che si potesse fare qualche ipotesi; ad esempio lo Stegosaurus possedeva una capacità cranica delle dimensioni di una noce. Dal canto suo il T-rex femmina ribattezzato Sue, rinvenuta nel 1990 nel Montana vantava 1000 cc di volume cranico che possono sembrare tanti ma non in un animale del peso stimato di oltre 6 tonnellate, visto che un uomo adulto vanta 1400 cc per un peso infinitamente inferiore. Secondo alcuni ricercatori il metodo più opportuno per misurare l’intelligenza dei dinosauri risiede in quelli che sarebbero gli eredi dei dinosauri del gruppo del Velociraptor, carnivori, bipedi e dotati di rudimentale piumaggio. Sappiamo tutti che ci sono uccelli in grado di ripetere delle parole, della capacità dei corvi di fabbricarsi degli strumenti per procurarsi il cibo, o ancora dell’abitudine delle cornacchie di lasciare delle noci in mezzo alla strada per fare in modo che i mezzi di passaggio ne frantumino il guscio.
Ma vi era oltretutto una specie di dinosauro, il Troodon, che possedeva alcune caratteristiche assai particolari. Si trattava di un piccolo carnivoro, piuttosto simile al Velociraptor, lungo circa due metri ed alto circa 1.50 dotato del caratteristico artiglio a falce e forse anche di piumaggio, ma con occhi molto grandi ed altrettanto dicasi per il cervello. Uno studio del 1982 del paleontologo Dale Russel, ritenuto tanto approfondito quanto fantasioso, considerando la capacità cranica dell’animale e credendo che le dita dei suoi arti superiori fossero opponibili, ipotizzò che se non si fosse estinto quest’animale avrebbe raggiunto una intelligenza paragonabile a quella umana; altri andarono anche oltre, ipotizzando una Terra dominata da “dinosauroidi” e creature rettiliane. Eppure anche lui, forse o quasi sicuramente il più “intelligente” tra i dinosauri si è dovuto arrendere alla legge della natura, estinto o evoluto? Chissà.
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