L’Abduction dei coniugi Hill

di Igor Carta

L’Abduction dei coniugi Hill fu uno dei casi più famosi dell’ufologia, che condizionò anche molti episodi in seguito

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Il caso del rapimento dei coniugi Barney e Betty Hill di Porthsmouth, New Hampshire, avvenuto oltre mezzo secolo fa la notte tra il 19 ed il 20 dicembre 1961, è uno dei più famosi e particolareggiati della storia dell’ufologia, ed è considerato genuino al punto da aver condizionato numerose altre storie sull’argomento UFO e Alieni. Dopo il fatto, ad una distanza di oltre due anni, i coniugi vennero sottoposti ad alcune sedute di ipnosi regressiva da cui sarebbe emerso che quella notte un gruppo di alieni di bassa statura, glabri, con grandi teste e occhi neri avrebbero rapito e sottoposto i coniugi Hill ad una serie di esami. Secondo Betty Hill tali esseri dalla pelle grigia vivrebbero presso la costellazione di Zeta Reticuli, era così nata la leggenda dei “Grigi” o “Reticuliani”, apparsi in seguito nel famoso film di Steven Spielberg “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo“, nei racconti di un altro famoso addotto, Travis Walton, e nei racconti di Bob Lazar, il sedicente fisico che avrebbe lavorato dentro la famigerata “Area 51“. Con il passare degli anni la storia si arricchì di nuovi particolari ma venne sempre considerata uno dei più genuini casi ufologici mai registrati, ma al tempo stesso alcuni ricercatori posero importanti paletti a quelli che erano i suoi punti cardine.

Ricostruzione dell'alieno di Betty Hill
Ricostruzione dell’alieno di Betty Hill

Uno lo abbiamo già accennato, il fatto che passarono oltre due anni tra il presunto incontro e la seduta ipnotica, che non è comunque riconosciuta come un elemento probatorio inattaccabile. Secondo alcuni ricercatori, Robert Sheaffer e Philip Klass, nonché lo stesso medico che li esaminò, lo psichiatra Benjamin Simon, l’ipnosi avrebbe fatto emergere ciò che essi credevano fosse accaduto, ed evidenziarono come i due, nel frattempo, fossero stati condizionati da letture o proiezioni riguardanti l’argomento, primo fra tutti The Bellero Shield. L’altro inconfutabile elemento di sostegno all’intera vicenda era la cosiddetta connessione con Zeta Reticuli che, se analizzata a fondo, palesa numerosi elementi che ne inficiano la credibilità in modo irreparabile; Betty Hill ha più volte dichiarato che all’interno dell’UFO le venne mostrata una sorta di mappa che poi ridisegnò in stato ipnotico; qualcuno obiettò segnalando che poteva trattarsi di un ricordo dovuto ad una recente visita presso un planetario, ma la stessa Betty Hill disse di riconoscere nel disegno la costellazione del Pegaso. Il legame con Zeta Reticuli nacque otto anni dopo con le ricerche di un’insegnante, tal Marjore Fish, che in due anni di ricerche limitate ad un determinato settore del cielo affermò con certezza assoluta che i rapitori dei coniugi Hill provenivano proprio da Zeta Reticuli. In realtà il suo lavoro venne criticato fin da subito, perché considerò solo 15 delle 26 stelle disegnate dalla Hill, modificando angoli e distanze in maniera arbitraria.

L'alieno dello sceneggiato The Bellero Shield
L’alieno dello sceneggiato The Bellero Shield

Sarebbe molto più attendibile invece la ricostruzione di un’altro ricercatore, Charles Atterberg, secondo cui la mappa della Hill rappresenterebbe una zona della costellazione di Ofiuco, il suo modello faceva collimare ben 25 delle 26 stelle disegnate dalla Hill, ma la questione primaria rimane la stessa, stabilire se lei e Barney abbiano davvero vissuto l’esperienza che poi raccontarono. In un suo articolo del 2011 il già citato Robert Scheaffer esaminò la situazione del cielo con il Software Stellarium, e confrontando le dichiarazioni degli Hill, le presunte segnalazioni radar ed una serie di elementi caratteristici del luogo delle White Mountains in cui sarebbero avvenuti i fatti, concluse che i due, dopo esseri persi avrebbero avvistato o il faro della funivia di Cannon Mountain o l’insegna a forma di zucca del resort Jack O’ LanternRiguardo l’avvistamento radar esso sarebbe avvenuto solo con il radar di avvicinamento della base aerea Pease, ma non con quello, ben più potente a largo raggio, ma secondo alcune teorie si sarebbe potuto trattare di un falso eco. Secondo la Hill altri radar avrebbero avvistato chiaramente l’UFO ma nessuno avrebbe mai confutato tali dichiarazioni. Ergo, tolto un racconto in ipnosi regressiva ed una discutibile correlazione non sembrano sussistere elementi chiari e inoppugnabili a sostegno di tutta la vicenda, e altre successive, a quanto pare, andrebbero riviste.

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