Il Velociraptor e l’Evoluzione dei Dinosauri

di Igor Carta

Piccolo, veloce, a sangue caldo e piumato, il Velociraptor potrebbe suggerire cosa ne sia davvero stato dei dinosauri; estinzione o evoluzione?

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Dici dinosauri e pensi al Tyrannosaurus Rex, pensi al T-Rex e la mente galoppa verso Jurassic Park e tutta la sua saga, che da giugno avrà il nuovo capitolo; inutile dire che la quadrilogia inaugurata da Steven Spielberg, che firmò la regia nei primi due e la produzione degli altri, ha permesso alle “lucertole terribili”, così vennero denominate, pare, dal biologo Richard Owen, di diventare creature di dominio pubblico; pur essendo il Rex la star indiscussa, fu invece il Raptor quello che in seguito mise in difficoltà e accese discussioni di paleontologia come mai prima. Ciò fu dovuto al fatto che Spielberg prese diverse licenze riguardo il Raptor che non trovarono alcuna confutazione nelle risultanze delle ricerche sulla specie in oggetto. Il “Velociraptor” (Dromaeosauride vissuto nel Cretacico Superiore – 75/71MAF) vero e proprio venne scoperto in Mongolia negli anni ’20, non era alto due metri e lungo tre ma aveva circa le dimensioni di un tacchino, e da scoperte successive si apprese che era dotato di piume, ben diverso quindi dal lucertolone bipede con pupilla a taglio a cui ci abituò Spielberg; ma il regista non era certo uno sprovveduto, infatti il “suo” Raptor viene “scoperto” nel Nordamerica e possiede le dimensioni ed il cranio del Deinonychus, ma venne scelto il nome “Velociraptor” perché ritenuto più accattivante.

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Fortuna volle che proprio nel 1993, anno in cui Jurassic Park giunse nelle sale, sempre in Nordamerica vennero rinvenuti i resti fossili del più grande della famiglia dei Dromeosauridi, denominato in seguito Utahraptor, un bestione lungo circa sei metri, alto più di due e del peso stimato di 700 kg; il particolare che più accese la fantasia di tutti, il famoso artiglio falciforme, nell’Utahraptor raggiungeva la lunghezza di ben 23 cm. Ma su una cosa forse la saga di Spielberg non si sbagliava, ovvero sui presunti legami dei dinosauri con gli uccelli, piuttosto che con i rettili. Secondo il National Geographic negli ultimi 20 anni in Cina sono state scoperte cinque specie di teropodi dotati di piumaggio, tra cui anche una specie, lo Yutyrannus huali, lungo circa 9 metri, è apparso assai simile al ben più famoso Tyrannosaurus Rex.

Il Diatryma
Il Diatryma

E’ incredibile quante sfaccettature possa nascondere la storia dell’evoluzione, le lucertole terribili che in seguito palesano caratteristiche da uccelli, poi i dinosauri si estinguono e al loro posto appaiono altre specie, ad esempio grandi uccelli carnivori come il Diatryma, incapace di volare; magari altri, come il Gallimimus o il Deinonychus si sono evoluti in uccelli corridori come lo struzzo o il casuario. John Ostrom, lo scienziato che scoprì Deinonychus e ipotizzò i sauri a sangue caldo, evidenziò che le ferite prodotte dagli artigli degli uccelli corridori potessero essere simili a quelle che avrebbero potuto produrre anche gli artigli a falce dei Dromeosauridi. Chissà cosa potrebbe emergere anche nel breve periodo, del resto l’uscita di Jurassic World potrebbe essere un buon motivo per interessarsi nuovamente al mondo, e soprattutto all’estinzione, delle “lucertole terribili”.

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