di Igor Carta
Una presunta piramide sommersa alle Azzorre, ma la notizia è vecchia, mai confermata e con pochi dettagli
Anche “Il Giornale” ci è cascato! Capita, per carità, non è la prima volta che una testata a diffusione nazionale pubblichi una bufala trita e ritrita nota almeno dal 2013. Stesso argomento, stessi soggetti, stessa location, stessi sospetti; un misterioso personaggio, Diocleziano Silva o Silva Diocleziano, da chiarire, marinaio o armatore chi lo sa, avrebbe quindi individuato, nel tratto di mare tra le isole di Terceira e San Miguel alle Azzorre, una piramide a pianta quadrata alta almeno 60 metri, che giacerebbe sul fondale ad appena 40 metri di profondità; la scoperta sarebbe confutata da un grafico batimetrico e sarebbero in corso, parliamo del 2013, delle indagini da parte della Marina portoghese. Siamo ormai a metà 2015, sarebbe interessante apprendere di qualche eventuale sviluppo, ma tutto tace, se non per il ciclico rilancio che avviene per ogni bufala che si rispetti; da notare che, visto il potenziale di una scoperta simile e la profondità non proibitiva, nessun altro pare abbia tentato l’immersione per documentare con riprese o fotografie la presenza di tale struttura.
La solfa sembra la stessa di un caso similare già trattato in passato, riguardante altre presunte piramidi sommerse nei pressi delle Bahamas, dentro il famigerato Triangolo delle Bermuda. Non vengono neanche fornite le coordinate di Google Earth per effettuare una verifica preliminare, come già avvenuto ad esempio per le piramidi di Visoko. Anche l’immagine presentata nel video suscita qualche dubbio; come mai le curve di livello visibili possiedono dal basso un intervallo di 50 metri mentre sono molto più fitte, quasi a volere mostrare i corsi della muratura, in tale presunta struttura? Non dovrebbero tenere lo stesso identico intervallo? Ovviamente, come sempre facciamo, ci rivolgiamo a chiunque possieda prove o riscontri seri sull’argomento, dato che con i pochi dati disponibili, sempre gli stessi e per giunta rilanciati ciclicamente, l’argomento può passare come una bufala confezionata neanche troppo bene.
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