Appetite for Destruction – l’ultima del rock

di Igor Carta

Appetite for Destruction dei Guns n’ Roses per molti rappresenta l’ultimo grande album della storia del rock.

Rock

Perfetto, irripetibile, da cardiopalma ecc…; gli aggettivi si sprecano quando l’argomento è l’album di debutto dei Guns n’ Roses, Appetite for Destruction, da molti considerato l’ultimo vero colpo di coda del rock, a quasi 30 anni dalla sua pubblicazione, avvenuta il 31 luglio 1987. Cinque ragazzi statunitensi che si ritrovano a Los Angeles per tentare la fortuna nel mondo della musica, Slash, mezzo inglese vi abitava già, Axl Rose e Izzy Stradlìn arrivarono dall’Indiana, da Lafayette, Steven Adler da Cleveland, Ohio mentre Michael McKagan, subito ribattezzato Duff, arrivava da Seattle. Whisky, droghette, qualche ragazzetta, idoli che poi sono sempre gli stessi, ognuno ha già però il suo modello da seguire, Duff McKagan, il bassista, suona anche chitarra e batteria, ma si ispira soprattutto a Sid Vicious, Steven Adler, il batterista, a Roger Taylor dei Queen e John Bonham dei Led Zeppelin, tali influenze si riveleranno un vero marchio di fabbrica, benché la sezione ritmica venga spesso oscurata dalle chitarre di Izzy e Slash; il primo si ispira chiaramente, specie per il lavoro in fase di scrittura, a Keith Richards degli Stones, mentre Slash…non ha bisogno di presentazioni. Poi c’é Axl, all’anagrafe William Bailey, uno dei più grandi singer che abbiano mai preso in mano un microfono che oltretutto se la cava piuttosto bene suonando il pianoforte.

Esperienze diverse ma ambizioni comuni, così nascono le 12 tracce del disco, 12 storie l’una diversa dall’altra, per descriverle tutte a dovere ci vorrebbe un libro! Welcome to the Jungle è considerato l’intro alla band, il videoclip venne addirittura censurato da MTV, al pari della copertina originale, un’opera del pittore Robert Williams da cui i Guns mutuarono il nome per l’album. It’s so Easy è rock n’roll allo stato puro, in essa la voce di Axl dimostra tutte le sue potenzialità, mai così in basso e così in alto prima di allora! Nightrain è dedicata al Night Train Express, un vino economico dall’elevato tasso alcolico a cui i Guns ricorrevano spesso agli esordi; Out ta get Me pare sia nata da una rissa, come affermato da Axl durante uno dei suoi celebri rant, è un pezzo in cui si nota chiaramente l’influenza degli ACDC…a volerle descrivere tutte rischia di uscirne fuori un romanzo, se non vi è mai capitato di ascoltarlo è grave assai, ma tutti conoscono qualche sprazzo dell’album, senza andare troppo lontano in questi giorni Sweet Child o’ Mine, il terzo singolo estratto dal disco si sente spesso in TV come sottofondo dello spot dell’acqua Ferrarelle. In definitiva, una pietra miliare del rock, un disco che non può mancare nella collezione di un vero appassionato di musica. Imperdibile anche quella che viene definita la migliore performance live dei Guns, il Live at Ritz 1988, buon divertimento!

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