Medal of Honor Frontline – dentro il D-Day

di Igor Carta

Uno degli sparatutto più amati, ambientato in Europa nel 1944, esordio da cardiopalma nell’inferno del D-Day a Omaha Beach fino all’Olanda

150668-Medal_of_Honor_-_Frontline_(USA)-1

Medal of Honor Frontline venne rilasciato da Electronic Arts  nel novembre del 2002 e vide il giocatore calarsi nuovamente nei panni del tenente Jimmy Patterson, come nel primo capitolo della saga uscito nel 1999. Per questo capitolo gli sviluppatori evitarono di far impersonare al giocatore i panni del supereroe ma di renderlo invece un ingranaggio, seppur importante, di un meccanismo assai complesso. C’é molto Salvate il Soldato Ryan in Frontline, l’inizio é da cardiopalma con lo sbarco ad Omaha Beach sotto un fuoco infernale, é quasi impossibile attraversare lo scenario rimanendo illesi, mine, buche, fuoco incrociato delle terribili MG-42 e nemici che sembrano non finire mai. Le armi sono le medesime del primo capitolo, con l’aggiunta di quelle anticarro Panzerschreck e Bazooka M20, indispensabili per fronteggiare i temibili carri Tiger che incontrerete piuttosto spesso. I riferimenti storici sono molteplici e non si fermano solo al D-Day, ma si spingono anche all’operazione Market-Garden per la liberazione dell’Olanda; splendida e suggestiva l’azione sul ponte di Nijmegen, che dovrete sminare e liberare dai tedeschi di notte, in mezzo alla nebbia, facendo attenzione ai cecchini appostati sulle campate pronti a bersagliarvi dall’alto.

Bellissima a assai complicata l’azione denominata “I cavalieri di Arnhem“, in cui il giocatore dovrà guidare i suoi sottoposti in una difficile battaglia urbana in cui soldati nemici, cecchini e panzer non vi daranno tregua, anche qui l’influenza del film di Steven Spielberg si palesa chiaramente. Molto suggestiva si presenta invece la missione “Atterraggio di fortuna“, in cui il giocatore si troverà a combattere tra i mulini a vento con il pericolo rappresentato dai panzer e da un plotone mortai che lo bersaglieranno all’improvviso. Per una moltitudine di fattori il titolo ebbe un enorme successo, era quanto di meglio fosse disponibile all’epoca come grafica, realismo e intelligenza artificiale; particolare menzione merita la colonna sonora realizzata dal compositore Michael Giacchino, capace di regalare atmosfere che, perfettamente legate agli effetti sonori di armi ed esplosioni, conferiscono un bombardamento emozionale senza pari; per gli amanti degli sparatutto un titolo irrinunciabile!

© Riproduzione Riservata

RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente Tortura - Psicologi Americani a Guantanamo Successivo Multinazionali Europee - Migranti di Lusso