di Igor Carta
L’ex DT esce allo scoperto, sarebbe stato lui a suggerire alla Ferrari l’allontanamento di Fernando Alonso per tornare a vincere
Ciò che ha recentemente ammesso Mauro Forghieri, ex direttore tecnico della Ferrari negli anni ’70 e ’80 ha un po’ spiazzato ma a conti fatti è stata davvero la scelta giusta. Senza troppi giri di parole sarebbe stato proprio un consiglio dell’ex DT a “qualcuno” piuttosto in alto dei quadri Ferrari a stabilire il da farsi dopo la sofferta stagione 2014, ovvero l’allontanamento di Fernando Alonso. Già ad inizio stagione 2015 “Furia” non fu affatto tenero con il pilota spagnolo, velocissimo, forse più di tutti, ma inadeguato sia come collaudatore che come uomo-squadra. In effetti, a guardarne la carriera, anche in occasione delle due vittorie del campionato le cose non furono affatto serene, nel 2005 vi furono infatti le polemiche innescate dall’allora team-mate Giancarlo Fisichella che dopo la vittoria in Australia contese a Kimi Raikkonen l’oscar della sfortuna, le due coppe costruttori furono vinte grazie ad i guai di McLaren prima e Ferrari poi, il tutto condito dall’affaire mass dumper; e che dire del 2007, l’anno della guerra con Lewis Hamilton e della spy-story, in cui l’operato dello spagnolo fu fondamentale per togliere punti all’odiato team-mate che rischiò di vincere il mondiale nell’anno del debutto? Ma non è mica finita, visto che nel 2008 fu la volta del crash-gate, con il debuttante Nelsinho Piquet che va a muro durante la gara di Singapore provocando l’ingresso della safety car a vantaggio proprio del compagno di squadra Fernando Alonso che colse una inaspettata vittoria a scapito di Felipe Massa, che quel giorno perse punti pesantissimi anche in ottica iridata.
Proprio il brasiliano, che sta ora vivendo una seconda giovinezza alla Williams, è recentemente tornato sull’argomento, sull’orribile periodo che visse nel box Ferrari in condivisione proprio con il pilota spagnolo, l’ordine di scuderia di Hockenheim 2010 e tutti i favoritismi tecnici per l’asturiano che hanno prodotto di tutto tranne che le pronosticate vittorie. Tornando a Forghieri, non ha avuto parole dolci nemmeno per Nick Tombazis, l’aerodinamico giubilato a fine 2014, padre di una vettura, la F14T, tanto brutta quanto lenta. Secondo l’ex DT Tombazis e Alonso avrebbero continuato a fare “pasticci” sulla vettura; Cattiverie gratuite? Non proprio, visto che sempre su Tombazis si concentrarono le accuse, ben circostanziate, di Luca Marmorini, il capo dei motoristi allontanato già a metà 2014. E che dire di Aldo Costa, l’ex Direttore Tecnico allontanato dalla Ferrari nel 2011 e che ora sta prendendosi la sua rivincita con gli interessi curando le vetture di Hamilton e Nico Rosberg?
Le giustificazioni dello spagnolo cadono miseramente davanti a tutto ciò, confermando in toto quelle che furono le parole di Forghieri a gennaio, comprovate da dati di fatto. Non solo per le due vittorie, anche l’atmosfera nei box della Ferrari è migliorata, grazie alla presenza di Sebastian Vettel ritrovando la serenità e la motivazione dei tempi migliori, quelli di Michael Schumacher; e chissà che questo 2015 non possa essere una versione 2.0 del 1996, il primo con il Kaiser in rosso.
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