Tecniche di Seduzione Maschile e altre amenità

di Enrico Bulleri.

Le cosiddette tecniche di seduzione sono uno dei cardini del lavaggio cervello impartito nella testa di molti uomini non consapevoli, oggi vedremo perché, semplicemente, non possono funzionare.

seduzione maschile

Mi piacerebbe vedere se un poveraccio, che a stento riesce a campare, riesce a rimorchiare frotte di gnocche per strada semplicemente applicando le giuste tecniche di seduzione. Non riesco infatti ancora a capire bene dopo tanti anni se questo modo di “ragionare” maschile sia frutto puramente di un’educazione femminile impartita durante l’infanzia o se questo genere di maschi sia predisposto a “ragionare” prendendo spunto anche da soap opera e libri rosa in età adulta. Me lo chiedo perchè anch’io come uomo, trovo che ci siano sempre più dei particolari di tanti altri uomini che mi sfuggono.

Ossia, trovo molto più semplice capire i comportamenti e i modi di ragionare femminili, quasi sempre scoperti e così prevedibili, piuttosto che quelli maschili. In tal senso non ho proprio nulla a che spartire con questi uomini; è come se appartenessi ad un’ altra razza.

Viviamo in una società occidentale che è un vero concentrato di stronzate pseudo-femministe. Chi l’ha detto infatti che essere romantico e gentile con una donna, come quelle di oggi, sia sinonimo di essere femminista? Ma poi, basta, le tecniche di seduzione sono stronzate, anche se ci sarà pure un aspetto tecnico, come in tutte le attività della vita, fuori discussione, ma esso serve a poco. Tale tecnica poi non potendo mirare ad avere il 100%, al massimo può massimizzare il risultato che ognuno può avere.

Esattamente come apprendere la tecnica del calcio non trasforma tutti in Maradona, ma facendo si che ognuno commetta meno errori possibili. Solamente, che i rapporti personali di oggi sono sempre più simili ad una lotta, come già è per il lavoro, la casa, i soldi, la sopravvivenza, tutto insomma tipico di una società capitalista atta alla precarizzazione del lavoro e dei salari, e dei rapporti umani e sociali. Quindi essendo una lotta anche soltanto trovarsi una donna o se si è particolarmente miracolati persino un rapporto emotivo e sentimentale, anche questa sfera la si vuole ridurre ad una questione di mera tecnica, la quale come nelle arti marziali ti permette di vincere un certo numero di incontri e comunque di raggiungere un certo livello. Probabilmente non vincendo TUTTI gli incontri, ma senza questa capacità tecnica, volendo dire di perderne molti di più.

Il crimine, uno dei tanti, di questa forma di lavaggio del cervello, è l’avere raccontato e fatto credere anche nella testa di tanti uomini che tali tecniche possano permettere di conquistare qualsiasi donna. Perché è questo che sostiene chi le tecniche di seduzione le vende. Ovvero, che per conquistare qualsiasi donna devi tirare fuori – anche fingendo – la componente femminile che è in te, fatta di sensibilità, romanticismo, ascolto e calore, quello che le donne chiamano VITA. Altra stronzata assoluta. Nella vita poi non si può vincere -anche essendo dei mostri di abilità e bravura, che al massimo una stragrande maggioranza delle volte, perchè c’è e ci sarà sempre qualcuno più esperto e più forte.

seduzione maschile 2

Sono dell’idea che sono vari i fattori atti a rendere un uomo un target attraente per le donne; il “saperci fare” sicuramente è importante (soprattutto in età adulta) ma dietro ci dev’essere necessariamente altro, altrimenti puoi specializzarti quanto vuoi ma vai comunque in bianco. Seguendo questa teoria, inoltre, dovrei confermare la storiella pseudo-femminista che vede le donne come esseri superiori e complessi, rimorchiabili solo attraverso sofisticate tecniche seduttive quando, nella realtà, non sono nient’altro che esseri umani che seguono i propri istinti chimici ed i propri bisogni carnali e materiali. Ed è proprio questo il punto centrale che pure molti uomini adesso non vogliono vedere: se dietro c’è poco o niente, puoi usare tutte le tecniche che ti pare, ma andrai regolarmente, o quasi, in bianco.

Invece quello che la propaganda incessante e manipolatoria dei contenitori osceni della Tv del pomeriggio, come nei talk show di ogni ora e sulle pacchianissime riviste e magazine femminili, le tecniche sono millantate e veicolate come un qualcosa che può sostituire la personalità, per conquistare le donne invece bisognerebbe prima di tutto essere uomini non fare qualcosa di specifico. Sono ”olio di serpente” venduto agli insicuri, dando loro l’illusione che si possa ottenere qualcosa rimanendo sfigati, con risultati grotteschi. Gli unici che affermano di aver conquistato donne grazie ad esse sono quelli che le vendono. Non esistono tecniche che rendono qualunque uomo un donnaiolo infallibile. Anzi, il donnaiolo infallibile non esiste.

E’ anche scontato, e lo ho scritto, che debbano esserci dei requisiti innati: un fisico almeno normale, buona cultura, ecc. E’ altrettanto evidente che un uomo può avere delle grandi qualità, ma se non le esprime e mette in pratica, non servono a nulla. Conseguenza di ciò sono i discorsi sulle donne che non guarderebbero all’interno e si fermerebbero all’apparenza e il tutto giustificherebbe risultati costantemente negativi. No, non ci siamo. Una capacità seduttiva, o il “saperci fare”, non è necessario per presunte qualità femminili o per una ancor più evanescente complessità delle donne.

La personalità infatti non serve a nulla, se non si estrinseca nelle giuste modalità. Conosco gente validissima ma che con le donne non batte chiodo e lo si vede subito il perchè. Sono pesci fuor d’acqua,  questi si veri “sfigati”, perchè vorrebbero, ma non possono. Eppure, basterebbe loro essere meno goffi. Ecco a cosa servirebbe un po’ di tecnica. Non a trasformare un ronzino in purosangue, ma ad evitare gli errori più grossolani. E l’errore più grossolano è quello di ritenere che tutte le donne siano uguali e stupide. Sentirsi superiori, quindi col risultato in tasca. Lasciando perdere manuali e corsi, io sto parlando di comunicazione e di modo di rapportarsi nella realtà. capire l’altra, o cercare di farlo.

Radicalizzando e sfrondando, in una sola parola “empatia”. Ovvero la capacità di mettersi nei panni dell’altro/a e di capire quindi cosa vuole.  “In psicologia, la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d’animo o nella situazione di un’altra persona, con nessuna o scarsa partecipazione emotiva.” Bisognerebbe togliersi dalla testa che l’empatia sia usata solo in termini positivi di “bene” dell’altro/a o di condivisione, può anche essere usata a scopo manipolatorio (e tutte le seduzioni, in fin dei conti sono manipolazioni). Empatia, che può essere utilizzata a scopo sessuale, e si verifica dalla notte dei tempi.

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