di Igor Carta
Un rettile volante vivo ripreso in un video girato nell’Idaho? Purtroppo no, è una bufala, un drone o più probabilmente un trucco fotografico.
Bisogna ammetterlo, per i primi secondi di visione di questo video amatoriale abbiamo trattenuto il respiro, pur sapendo perfettamente che al 99,9%, di pterosauro in carne e ossa non poteva trattarsi, ed infatti non c’è granché da smontare, forse le immagini ingrandite ci hanno anche facilitato il lavoro. Passi che non si tratta di un fossile vivente, fossimo davanti ad un esemplare morto da sottoporre ad analisi sarebbe già diverso, ciò che non convince è soprattutto il movimento delle ali del presunto rettile volante, troppo meccanico e privo della naturale grazia posseduta invece dai comuni uccelli, più plausibile che si tratti di una simulazione grafica non troppo sofisticata paragonabile, proprio per via del movimento alle ricostruzioni di 15-20 anni fa, quando gli strumenti informatici non erano sofisticati come al giorno d’oggi.
Anche l’ipotesi del drone non sarebbe da escludere del tutto ma, come già accennato, certamente non si tratta di un esemplare fuggito dal Jurassic World, l’ultimo capitolo della saga creata da Steven Spielberg sui dinosauri, che ha visto tra i protagonisti principali anche due specie di rettili volanti, lo Pteranodon, forse il più celebre della categoria, già apparso anche nel terzo capitolo, ed il Dimorphodon, al suo debutto sul grande schermo. Pare superfluo ricordare che tutte queste creature sono estinte, anche se non mancano i casi in cui più persone avrebbero affermato di aver avvistato rettili volanti in sperdute località come la Nuova Guinea, Africa equatoriale, Cuba o l’Amazzonia. Il presente sarebbe potuto essere il primo avvistamento documentato di un rettile volante vivo e vegeto ma, per ciò che viene mostrato, tutto sembra tranne una creatura reale, solo un artefatto per raccogliere visualizzazioni, ben 1.500.000 mentre scriviamo, e chi conosce Youtube sa bene che a questo livello sono già dei bei soldini; per carità, non c’è nulla di male a cercare di arricchirsi, su certe tragedie c’è chi fa molto di peggio.
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