di Igor Carta
Lonnie Zamora, poliziotto di Socorro, credette di aver visto UFO e alieni nel deserto, ma fu vittima di uno scherzo ben architettato
Il caso dell’UFO di Socorro, nel New Mexico, conosciuto anche come l’avvistamento di Lonnie Zamora, è stato ufficialmente bollato come bufala nel 2009, in seguito alla confessione, documentata da una lettera del 1968, di un ex preside del college di Socorro, Stirling Colgate, in cui era confermato che l’intera vicenda dell’avvistamento di Zamora era stata una messinscena ordita da alcuni studenti ai danni dell’agente di polizia di Socorro, Zamora per l’appunto, con cui vi erano attriti già da tempo. Era il tardo pomeriggio del 24 aprile del 1964, Zamora era impegnato in un inseguimento fuori città quando una forte esplosione gli fece imboccare una strada sterrata, ad un certo punto il motore si sarebbe spento, e dopo un tratto a piedi Zamora s’imbatté in un oggetto biancastro e cromato di forma ovoidale posato al suolo con un carrello e, nei pressi due creature umanoidi con delle tute anch’esse bianche le quali, notata la presenza del poliziotto, si sarebbero allarmate; l’oggetto a quel punto sarebbe decollato in tutta fretta davanti agli occhi esterrefatti di Zamora che, tornato nei pressi dell’auto avvisò subito la centrale. In breve venne raggiunto da un collega, il sergente Sam Chavez, ed effettuarono i primi rilievi, osservando quattro impronte, la vegetazione bruciata e della sabbia fusa nel punto in cui sembrava posato l’oggetto, avrebbero inoltre rinvenuto presunte orme di umanoidi.
Malgrado la grande onda mediatica scatenata dall’avvistamento non esistono fotografie di tutti questi elementi, e per alcuni di essi non vi sarebbero riscontri nemmeno sui rapporti della polizia, del NICAP e degli inviati del progetto Blue Book, tra cui il professor Joseph Allen Hynek, il padre dell’ufologia moderna. Eppure, malgrado tutti gli elementi raccolti portarono e portino ancora a ritenere che si trattò di una colossale bufala, è interessante notare come Zamora fosse estremamente convinto di aver vissuto una esperienza “fuori dagli schemi”, talmente deluso dal fatto di essere considerato un bugiardo o un visionario dal dare le dimissioni dalla polizia di Socorro per dedicarsi alla gestione di una pompa di benzina, rifiutandosi fino alla morte di parlare dell’argomento e tanto meno di lucrarci sopra, con libri e conferenze come fece ad esempio Travis Walton. Se, come sembra, Zamora fu vittima di uno scherzo c’è poco da sindacare, chi lo elaborò ha ottenuto ciò che desiderava, forse anche di più.
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