Arrestati gli “Alieni” di Caronia

di La Redazione.

Fin dal 2004 gli incendi di Canneto di Caronia erano tutt’altro che misteriosi. Della vicenda se ne occupò subito Marco Morocutti del CICAP, ovviamente, inascoltato. Già allora – dati alla mano – si poteva riconoscere la natura dolosa dei fenomeni.

Caronia-casa-distruttaGeneralmente i media preferirono le ipotesi più disparate, che spaziavano dagli alieni alla combustione spontanea. Venne convocato persino l’esorcista Gabriele Amorth (Sic!). La spiegazione di Morocutti era ritenuta “ridicola”, tanto che ci si impegnò con un ingente dispiegamento di mezzi – e soldi dei contribuenti – per cercare non si sa ancora bene cosa. Si formò anche un comitato cittadino presieduto da Nino Pezzino, per chiedere aiuti e risarcimenti. Intanto dopo dieci anni i “misteriosi” incendi ripresero.

La Procura di Patti prende in mano l’inchiesta e finalmente si segue in maniera più seria la pista degli incendi dolosi. Così, eccoli gli “alieni” di Caronia; si tratta dello stesso Nino Pezzino con la complicità del figlio, Giuseppe, attualmente agli arresti:

«I due volevano far credere si trattasse di autocombustione, prospettando una ripresa degli anomali fenomeni di presunto elettromagnetismo verificatisi nel 2004 nella frazione. Il padre, da presidente del comitato cittadino sugli incendi inspiegabili, aveva cercato il massimo coinvolgimento dei mass media. I fenomeni avevano indotto il sindaco di Caronia a emettere ordinanze di sgombero di alcune abitazioni. Padre e figlio puntavano anche a ottenere indennizzi da parte della Regione siciliana». – Giornale di Sicilia.

Il mistero a tutti i costi nascondeva un secondo fine, per niente difficile da intuire, per chi avrebbe dovuto fare i reali interessi della cittadinanza. Incorporiamo un estratto di uno speciale del TG2 del 10 ottobre 2014, dove Morocutti spiega i risultati delle sue ricerche, totalmente incompreso da gran parte degli ospiti in studio, caricato su YouTube nel canale del CISU Sicilia.

 

 Aggiornamento 09/03/2015

 


Dopo la spiegazione degli incendi di Caronia é il momento delle responsabilità; dieci anni per beccare due piromani?

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

E adesso cosa succederà? Il mistero della piccola frazione di Canneto di Caronia sembra risolto, ma a veder la soluzione si direbbe quasi che di mistero non si è mai trattato; due persone avrebbero davvero preso per il naso fior di esperti, rappresentanti delle istituzioni, agenti delle forze dell’ordine, ricercatori dei più disparati enti compresa la NASA, scomodato le forze armate per effettuare rilevamenti, sondaggi e ricerche, enti per monitorare linee elettriche e telefoniche.

Che cosa ne è stato dei rapporti, che qualcuno definì degni di X Files o scritti dagli sceneggiatori de “La Guerra dei Mondi”, in cui si parlava di forti fasci di microonde ad alta frequenza ed emissioni elettromagnetiche focalizzate e concentrate, generate da «test militari o esperimenti alieni» o da «tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate»; «tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato».

asciugamano-bagno-canneto1

Per giungere a conclusioni simili si immaginò che qualsivoglia altra ipotesi fosse stata presa in considerazione, studiata, soppesata e annoverata tra quelle non praticabili, invece a quanto pare il mistero è stato svelato da una manciata di telecamere nascoste.

I provvedimenti giudiziari ai danni di Giuseppe e Antonio Pezzino sono limitati ai roghi dell’estate del 2014, mentre per quelli del 2004-2005 il caso era stato archiviato nel 2008 dalla procura di Mistretta, dove si riconosceva la possibilità del dolo. Ed è tutto da chiarire il livello di coinvolgimento degli altri abitanti della frazione di Canneto. Stando ai fatti, due persone hanno potuto prendere per il naso la loro stessa comunità grazie alla complicità del complottismo a tutti i costi. Al centro della faccenda anche fenomeni come l’accensione automatica di allarmi e cancelli elettrici, smagnetizzazione di pendrive, anomalie di funzionamento sulle bussole e della rete di telefonia mobile. Sarà la magistratura a chiarire la vera portata dei fenomeni di Canneto di Caronia; i due imputati infatti non potranno negare la paternità dei roghi dell’estate scorsa e per impedire una probabile aggravante tenteranno di evitare che gli venga addebitata anche quella dei roghi precedenti. Non rimane quindi che attendere il responso dei tecnici del tribunale.

© Riproduzione Riservata

 

RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente Il Video dell'esecuzione di un bambino in Iraq Successivo ISIS - Abbattuti aerei ed elicotteri della coalizione?