Recensione – Una Storia Sbagliata

di Imma I.

Una vita tra due mondi. Le brutture della guerra, la bellezza del vero amore. Una Storia Sbagliata,  film ricco di emozioni, da non perdere.

storia

Una Storia Sbagliata è un film molto bello, forse è banale iniziare una recensione così, ma è la verità. È il racconto di una storia ma non solo, di un viaggio, di un amore ma sarebbe riduttivo limitare i temi a questi tre. Si apre con l’intonazione da parte di Francesco Scianna, nei panni di Roberto, dell’omonima canzone di Fabrizio De Andrè (nonché suo ultimo singolo ufficiale) e di Massimo Bubola “Storia diversa per gente normale storia comune per gente speciale cos’altro ti serve da queste vite ora che il cielo al centro le ha colpite ora che il cielo ai bordi le ha scolpite”. Ed è proprio una di quelle storie sbagliate che hanno in sé il tormento e la passione di qualcosa che sta per succedere e incalza scena dopo scena e per questo si vive con l’intensità e la frenesia di chi vuole consumarsi. Roberto è un giovane militare, che per lavoro si sposta continuamente in zone di guerra, ormai non riesce più a farne a meno, sa il rischio che corre, vive diviso tra il suo grande amore e il bisogno di aiutare gli altri. “Alla fine si assomigliano tutti. Vogliono tutti la stessa cosa: vogliono tornare a casa. Quando finalmente sono a casa non riescono a starci e nessuna delle persone che ti stanno accanto lo riesce a capire”. Stefania, formidabile interpretazione di Isabella Ragonese, è la moglie di Roberto. Cerca di capire i suoi silenzi, lo ama in maniera assoluta e con profonda dedizione, ma non riesce a capire davvero fino in fondo cosa porti dentro suo marito. Poi succede qualcosa e tutto cambia. Le cene, i giochi, le passeggiate al mare non ci sono più. La vita di Stefania distrutta per sempre, ma è proprio in quel momento che la giovane donna, spinta da tutta la rabbia e dal dolore decide di partire per trovare le risposte e per conoscere la verità di cui ha bisogno. Si trova allora totalmente immersa nel mondo del marito, nelle macerie della guerra, nella disperazione delle persone. Stefania trova quello che cerca, ma nessuno le potrà restituire ciò che il destino le ha portato via. La regia è di Gianluca Maria Tavarelli, che torna al cinema dopo nove anni da “Non prendere impegni stasera”, il suo intervento è pulito: intensi primi piano e sullo sfondo la città di Gela mortificata dai miasmi del petrolchimico. Ancora una volta il regista porta in scena un film che tratta di temi forti in maniera delicata, che parla di persone e di temi attuali in maniera diretta ed efficace, senza fronzoli o sentimentalismi, complice anche la sceneggiatura di Angelo Carbone. Il film si muove su più piani, affronta il tema dell’inquinamento, l’amore e i problemi di coppia, la desolazione della guerra, il lutto e la perdita. Eppure la struttura del film non ne risente e i flashback creati per aumentare il pathos di emozioni in un incalzante andirivieni di ricordi tra presente e passato non appesantiscono il racconto, anzi contribuiscono a far aumentare le sensazioni nello spettatore che arriva alla fine della ricerca anche lui consolato, come se il viaggio catartico di epurazione dal dolore si sia compiuto anche in lui.

Amiamo, soffriamo, urliamo insieme a Stefania, le teniamo la mano per tutto il film e speriamo che anche lei possa trovare la sua pace, la sua consolazione. È un film che ti assorbe e ti possiede da subito, poi ti lascia andare ma si continua a far pensare anche dopo. Molto bravi anche gli interpreti maschili Francesco Scianna e Mehdi Dehbi. Questo è il cinema che ci piace, che si affranca dai soliti nomi per portarci verso nuovi scenari ed elevarci a qualcosa di più. Speriamo di vedere quanto prima una nuova collaborazione Tavarelli-Carbone, coppia che sul grande schermo funziona in maniera impeccabile. Inoltre il film è presente anche in streaming sulla piattaforma MyMovies, è il primo esperimento in Italia di un film uscito sia in sala che in streaming e la cosa sembra aver attirato l’attenzione anche di coloro che di solito non amano spostarsi per vedere un buon film. Una Storia Sbagliata è stato presentato in anteprima presso il Giardino degli Aranci a Roma alla presenza di circa 4000 persone, grazie anche alla collaborazione di Cinema America Occupato in un’atmosfera davvero suggestiva.

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