L’evoluzione per selezione naturale non è “solo” una teoria

Come un appassionato di calcetto che cerca di tirare rigori davanti a Messi, adesso vi spiego cos’è l’evoluzione per selezione naturale, e come mai questa teoria è di pari dignità con leggi quali la gravitazione universale e la relatività. I Messi in questo caso sono grandi divulgatori che hanno già spiegato meglio di me queste cose – inutilmente – perché continuano a girare i soliti falsi miti. Penso ad autori come Dawkins o Dennett (che a Darwin ci somiglia pure, solo coincidenze?). Su Youtube è possibile trovare già una live dedicata al tema molto interessante, condotta da Rick DuFer con ospiti esperti in diverse branche scientifiche. Ragione per cui – no! – col cavolo che faccio un video apposito. La mia intenzione era solo quella di mettere in evidenza le fallacie delle argomentazioni di Zichichi in una puntata della Rassegna stramba, con le solite fonti e video correlati. Ma tra i commenti ho notato che gli strumenti offerti dal Tubo per fornire fonti ai filmati non sono molto intuitivi da raggiungere; se si usa un dispositivo mobile potrebbero non essere proprio fruibili. Userò allora questo spazio per spiegare una volta per tutte che la comunità scientifica ad oggi non ha riserve in merito. L’evoluzione per selezione naturale è un dato di fatto, certificato con tutti i crismi. Che ci crediamo o no l’evoluzione funziona lo stesso.

Cos’è e come funziona la selezione naturale

L’evoluzione per selezione naturale è quel fenomeno che riguarda prevalentemente gli esseri viventi, ma l’evoluzionismo in sé può trovare lidi felici anche in altri ambiti, persino in economia e nella teoria matematica dei giochi. Tutti gli esseri viventi possiedono un corredo genetico soggetto a mutazioni che trasmettono alla prole se riescono ad accoppiarsi; più la mutazione è vantaggiosa nell’ambiente e nell’interazione con gli altri, maggiore sarà la probabilità di trasmetterla ai discendenti. Una mutazione vantaggiosa può – generazione dopo generazione – sostituire un’intera specie, viceversa l’incapacità di adattarsi ad una nuova situazione (un cambiamento climatico o l’arrivo di nuovi predatori o rivali), porta ad un certo punto all’estinzione. Non è da escludere a priori che avvengano salti evolutivi con mutazioni notevoli, ma si ritiene che sia ben più probabile una evoluzione estremamente graduale. Immaginatela come una rampa dall’inclinazione molto lieve. Gli Egizi costruirono così le piramidi. Ecco perché è difficile replicare in tempi ragionevoli l’evoluzione – idem dicasi per le piramidi – ma non è impossibile. Gli allevatori hanno generato artificialmente centinaia di razze diverse selezionandole artificialmente, è una cosa che nota già Darwin. Il fatto che non esista la formula matematica dell’evoluzione per selezione naturale non rende la teoria inferiore rispetto alla gravitazione universale.

Teoria o legge scientifica?

La teoria dell’evoluzione per selezione naturale funziona perfettamente come una legge. Tutte le teorie definiscono qualcosa che può essere scientifico oppure no. Quella dell’evoluzione considerata non del tutto dimostrata e inferiore di grado rispetto alle leggi scientifiche, in quanto mera teoria, è il primo dei 15 falsi miti creazionisti smontati su Scientific American, gli autori si basano sulla mole di studi esistenti in merito.

Secondo l’Accademia Nazionale delle Scienze (NAS), una teoria scientifica è “una spiegazione ben documentata di un certo aspetto del mondo naturale che può incorporare fatti, leggi, inferenze e ipotesi testate”. Nessuna quantità di convalida cambia una teoria in una legge, che è una generalizzazione descrittiva sulla natura. Quindi, quando gli scienziati parlano della teoria dell’evoluzione – o della teoria atomica o della teoria della relatività – non stanno esprimendo riserve sulla sua verità.

Esempi di verifica in tempi brevi

Del resto è possibile verificare nel presente l’attività dell’evoluzione, per esempio osservando come si evolvono virus e batteri, uno in particolare è durato 25 anni, riguardava l’evoluzione di una coltura di batteri, secondo dinamiche previste dalla teoria dell’evoluzione. La predittività – la capacità di prevedere i fenomeni – è una delle caratteristiche più peculiari di una teoria scientifica. Come le lenti gravitazionali di Einstein o la “farfalla di Darwin“, la cui esistenza fu predetta dal grande naturalista inglese proprio in virtù delle implicazioni della sua teoria nella realtà.

Darwin predisse anche l’esistenza di particolari specie animali. Ad esempio, ipotizzò l’esistenza di una farfalla dalle caratteristiche particolari per l’impollinazione di un’orchidea, la “Stella del Madagascar. Ed in effetti nel 1903, ventun anni dopo la morte di Darwin, fu scoperta una falena notturna (nell’immagine seguente), con una proboscide di ben 30 cm che succhiava il nettare dell’orchidea del Madagascar favorendone l’impollinazione.

Degno di menzione anche il caso della Biston betularia, una falena la cui evoluzione è stata studiata a partire dal XIX Secolo.

Dopo decenni di scetticismo inutile, di denigrazioni e di strumentalizzazioni da parte dei creazionisti, il caso da manuale dell’evoluzione per selezione naturale della falena delle betulle inglese, osservata in diretta fin dalla metà dell’Ottocento, ha ricevuto nel giro di pochi anni conferme sperimentali che vanno oltre ogni ragionevole dubbio. Ora è stato scoperto e pubblicato su Nature anche il meccanismo molecolare della mutazione sottoposta a selezione. Sarebbe bello se un po’ di gente adesso dicesse: “ok, ci siamo sbagliati”. Ma non succederà.

La molte di studi, esperimenti e calcoli

In un articolo che scrissi per Bufale.net riguardo al dibattito sorto su YouTube su evoluzionismo e creazionismo feci notare che “alla voce ‘biological evolution’ ” su Pubmed ero riuscito a contare 261.693 pagine del sito che trattano studi riguardanti l’evoluzionismo in biologia. Sarà sufficiente per sostenere che gli effetti della selezione naturale sono esperiti serenamente in numerosi studi? Che dire poi dell’assenza di riproducibilità in forumle matematiche? E’ talmente impossibile riprodurre l’evoluzione in formule che esiste tutto un genere di studi in cui questa viene simulata al computer. Sono riuscito a trovare anche una interessante tesi di laurea che unisce evoluzionismo e teoria dei giochi, discussa da Michele Agostini alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali.

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