di Juanne Pili.
Come potrebbe essere la vita su Titano?
Che esiste vita nell’Universo, oltre la nostra Terra ormai di dubbi ce ne sono pochi, nonostante l’assenza di prove, mentre gli indizi ormai non si contano più. Conosciamo anche i luoghi più raggiungibili alle prossime missioni spaziali, dove potremmo trovarla. Uno di questi è il satellite di Saturno, Titano. Che non si tratterebbe di vita intelligente possiamo esserne sicuri, ma bisogna sapersi accontentare. Del resto una delle cose che le missioni di esplorazione ci hanno insegnato è che si va avanti un passo per volta. L’ultima missione risale al 2004, quando vi giunse la sonda Huygens dell’ESA.
Così un team di ricercatori della Cornell University, composto da Paulette Clancy, James Stevenson e Jonathan Lunine, sono riusciti a simulare al computer una possibile vita aliena, ben diversa da quella che potrebbe sopravvivere sul nostro pianeta, in quanto dipende dal metano e per lei l’ossigeno sarebbe veleno. Una forma di vita del tutto plausibile per gli esobiologi in una luna come quella di Titano, innervata da laghi e fiumi di metano. Si realizza così il sogno visionario di Isaac Asimov, che nel 1962 fu uno dei primi a concepire plausibili forme di vita extraterrestri, basate su biologie esotiche, con il racconto Not as We Know It.
Molto simile ad un virus, questo ipotetico essere, detto azotosoma, si sarebbe adattato a vivere nel metano liquido a temperature di 179 gradi sotto zero. Ora non ci resta che tornare laggiù a stanarlo.
© Riproduzione Riservata