di Juanne Pili.
Si è spento a 83 anni Leonard Nimoy, ricoverato in settimana per una polmonite dovuta molto probabilmente ad un passato di grande fumatore, nonostante avesse smesso già da 30 anni.
«La vita è come un giardino. Si possono avere momenti perfetti, che non si possono conservare, eccetto nella memoria». – Leonard Nimoy.
La sua figura sarà per sempre indistinguibile dal personaggio di Spock e dalla serie di Star Trek, per la quale firmo diversi episodi, anche cinematografici, come regista.
Ad un fan della serie, come il sottoscritto, piace pensare che in realtà prima o poi tornerà, dopo un periodo di rigenerazione nel pianeta Vulcano, affidando il suo Katra nella mente di ognuno di noi. Oppure continuerà a vivere, in una linea temporale alternativa.
Tra i primi ad ricordarlo il collega storico William Shatner, che impersonava il Capitano James Tiberius Kirk.
“I loved him like a brother. We will all miss his humor, his talent, and his capacity to love.” -William Shatner http://t.co/U8ZN98tVYp
— William Shatner (@WilliamShatner) 27 Febbraio 2015
Assieme hanno fatto sognare dalla fine degli anni ’60 in poi generazioni di persone che hanno così pensato bene di iscriversi a facoltà scientifiche, diventando gli scienziati e gli ingegneri che oggi inviano sonde robotizzate su Marte e studiano – sul serio – il modo di sviluppare nuovi modi di esplorare lo spazio, compreso quello a curvatura. Molti articoli scientifici e relative carriere, con passi avanti dell’umanità annessi, si devono al loro talento nel recitare. Sì, perché la serie classica così povera di budget non avrebbe potuto sopravvivere senza la forza recitativa dei suoi interpreti.
Nimoy non si è mai preso troppo sul serio ironizzando non poco sul suo alter-ego cinematografico; memorabile il video musicaleThe Lazy Song di Bruno Mars, dove vediamo un Nimoy metà vecchio burberò, metà inguaribile Hippy alla Lebowski.
Si è scritto tanto sulla sua dipartita e sulla sua meravigliosa carriera, davvero lunga e prospera. Non crediamo si possa aggiungere altro e meglio, col rischio magari di riportare pomposità e numeri inutili. Lo salutiamo, così, come si deve ad un ufficiale della Flotta Stellare.
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