di Juanne Pili.
Un farmaco sperimentale basato su un anticorpo promette di proteggere i nervi dalle devastazioni della sclerosi multipla aprendo le porte ad un nuovo metodo per combattere la malattia.
Prima di cantar vittoria ricercatori dovranno dimostrare che questa nuova cura contro la sclerosi multipla funzioni. I loro risultati dovranno essere passati ai raggi-x dai colleghi sparsi in tutto il mondo, i quali dovranno riuscire a ripeterli. Questo distingue la ricerca seria dalle bufale mediche. L’anticorpo anti-LINGO-1, ha lo scopo di stimolare la ricrescita della guaina mielinica, il rivestimento protettivo grasso sulle cellule nervose che viene danneggiato dalla sclerosi multipla. Questo comporta la dispersione dei messaggi che i neuroni si trasmettono tra loro, generando i sintomi della malattia. I ricercatori dell’Università di Cambridge, Massachusetts, presenteranno i loro risultati alla American Academy of Neurology questa settimana a Washington. Se i risultati promettenti iniziali dello studio verranno confermati, si tratterebbe della prima terapia mielino-rigenerativa. Altri ricercatori fanno a gara per trovare altri composti che agiscono in modo simile. L’obiettivo non è solo il Nobel, ma anche la vita di milioni di persone, che soffrono o soffriranno di sclerosi multipla.
Infatti LINGO-1 non è l’unico oggetto di studio riguardo possibili terapie mielino-rigenerative. Questa settimana su Nature, i ricercatori hanno pubblicato risultati riguardo due nuovi farmaci che aiutano a riparare la guaina mielinica nei topi e nelle cellule umane in coltura. Non ci resta quindi che aspettare il lungo ma doveroso corso della fase di sperimentazione e verifica.
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