Ddl di Concorrenza scatena l’ira dei Notai

di Mariarosa Signorini.

Il Governo ha presentato il cosiddetto Ddl di Concorrenza. E’ stata introdotta in esso una norma che consentirebbe, se approvata, di autorizzare gli Avvocati a stipulare alcune transazioni immobiliari, con buona pace dei Notai.

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TESTO DELLA NORMA

«Articolo 29 (Semplificazione del passaggio di proprietà di beni immobili ad uso non abitativo)

1. In tutti i casi nei quali per gli atti e le dichiarazioni aventi ad oggetto la cessione o la donazione di beni immobili adibiti ad uso non abitativo, come individuati dall’articolo 812 del codice civile, di valore catastale non superiore a 100.000 euro, ovvero aventi ad oggetto la costituzione o la modificazione di diritti sui medesimi beni, è necessaria l’autenticazione della relativa sottoscrizione, essa può essere effettuata dagli avvocati abilitati al patrocinio, muniti di polizza assicurativa pari almeno al valore del bene dichiarato nell’atto.

2. Le visure ipotecarie e catastali per la redazione degli atti e delle dichiarazioni di cui al comma nonché le comunicazioni dell’avvenuta sottoscrizione degli stessi agli uffici competenti sono a carico della parte acquirente, donataria o mutuataria».

Da subito il Ddl di Concorrenza è stato avversato dal Consiglio Nazionale del Notariato con un comunicato e con interventi televisivi, come quello del suo Consigliere Nazionale, Enrico Maria Sironi, ospite di Omnibus, La7.

 

Il comunicato, in particolare, recita:

«Il notariato … è contrario a quella parte della manovra che, peraltro non indicata dalle organizzazioni internazionali, porta con sé potenziali effetti distorsivi della concorrenza, che alterano il mercato e creano condizioni di svantaggio competitivo in danno dell’utenza. Il DDL, infatti, prevede l’eliminazione del controllo preventivo di legalità del notaio per le transazioni relative a beni immobili ad uso non abitativo fino a 100 mila euro di valore catastale e la costituzione di alcune tipologie di società (srl semplificata e società semplici). Come segnalato anche da Confprofessioni, questo DDL consegna il mercato dei servizi professionali alle lobby delle banche e delle assicurazioni e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini e i professionisti. L’imparzialità, la terzietà e il controllo antiriciclaggio garantiti dall’intervento notarile rischiano di essere cancellati unitamente alle altre garanzie che il sistema professionale italiano offre ai cittadini».

notai_avvocati2L’avvocatura é intervenuta con prese di posizioni incisive del Segretario Generale e del Presidente di Anf (Associazione Nazionale Forense), nonché dell’Unione del Triveneto. Le cronache di settore registrano uno scontro in atto all’interno delle categorie professionali. Non va comunque dimenticato che gli avvocati da sempre autenticano sottoscrizioni e copie, notificano, depositano, esercitano custodie, vendono, dividono e trascrivono e si ritiene, pertanto, che abbiano competenze professionali idonee. E’ stato, peraltro, ritenuto che le argomentazioni addotte da altre professioni non possano essere accettate, laddove si intervenga con un malcelato senso di superiorità.

La professione legale (non solamente perché la sottoscritta esercita da quasi vent’anni) merita di essere rispettata.

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