di Juanne Pili.
Sarà spinta da un Rolls-Royce EJ200 Turbofan. Si tratta della prima auto supersonica, la Bloodhound-SSC.
Gli ingegneri stanno ora lavorando a rendere confortevole l’abitacolo controllando che tutto all’interno dell’auto abbia le distanze giuste. Tanto per dare un’idea della potenza, l’EJ200 fino a oggi è sempre stato montato sugli Eurofighter, ma Bloodhound utilizzerà questo motore per aiutarsi a battere il record di velocità terrestre, realizzato il 15 ottobre 1997 dal britannico Andy Green nel Black Rock Desert (Nevada, USA) raggiungendo con la sua Thrust SSC la velocità di 1227,98 km/h (Mach 1,02); l’obiettivo quindi è quello di superare le mille miglia all’ora, rompendo così il muro del suono (1.237,68 km/h). I principali componenti sono in procinto di essere fabbricati con la collaborazione di alcune delle migliori aziende aerospaziali del Regno Unito. Non appena queste parti arriveranno al quartiere generale della Bloodhound a Bristol, ingegneri e meccanici si metteranno subito all’opera.
Il Ministero della Difesa Britannico ha dato il suo appoggio al progetto. A quanto ne sappiamo si tratta dei primi modelli di sviluppo a cui l’ente si interessea, che non hanno apparentemente alcuno scopo militare.
L’EJ200 verrà utilizzato per spingere questa auto fino alle 350 miglia orarie, a quel punto un motore Jaguar V8 accelererà ulteriormente il veicolo. La spinta combinata dovrebbe portare la Bloodhound-SSC oltre la soglia del muro del suono; velocità mai raggiunta da un veicolo terrestre.
Tutta la spinta del getto viene generata attraverso un unico perno di spinta, cavo, di appena 32,5 millimetri di diametro, con uno spessore di soli 3,25 millimetri. L’EJ200 pende da questo punto di montaggio. Sebbene la sia lunga quasi 13 metri, lo spazio all’interno della vettura è molto risicato, come si può immaginare, infatti, si presta molta attenzione a risparmiare tutto il peso del veicolo fino al minimo necessario. Questo vale anche per il telaio che in alcuni punti non è più spesso di 10 millimetri.
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