di Juanne Pili.
Human Brain Project (HBP) è la sfida finanziata dall’Unione Europea per studiare il cervello umano. Liti attorno alla gestione rischiano di farlo fallire.
Il progetto lanciato 18 mesi fa e non è ancora facile da portare a punto. Fino a poco tempo fa non era nemmeno abbastanza chiaro quale fosse il suo focus. In sostanza si tratta di riuscire a simulare l’intero cervello umano attraverso un super-computer, al fine di trovare nuove cure per disturbi psichiatrici e neurologici.
In verità questa spiegazione è stata ritenuta semplicistica dai ricercatori coinvolti, tanto che alcuni di loro hanno pubblicato su Nature una lettera aperta dove ci si lamentava anche di una certa «gestione autocratica» del progetto. A quanto pare se ne esagererebbe la «portata clinica». Un comitato indipendente è stato così istituito per investigare e mediare sulla controversia. Nella conseguente relazione i punti principali sono stati più chiaramente decifrati. Con soddisfazione dei neuroscienziati “ribelli”. Purtroppo non c’è niente di cui essere contenti, visto che in pratica il progetto starebbe fallendo.
Il cervello umano, malgrado le numerose scoperte recenti, continua ad essere uno scrigno ben chiuso da cui non si riesce ad estrarre il segreto. Com’è possibile, in sostanza, che un certo numero di neuroni – “stupidi” se presi singolarmente – possano produrre la mente di un Einstein o di un Newton? o più umilmente la gioia vissuta consapevolmente di una laurea o di una maternità.
Questo «Io Penso» da Cartesio a Kant – conteso poi in certo modo da continentali e analitici – ha affascinato filosofi e gli scienziati d’ogni tempo.
Eppure non tutto sembra essere perduto, malgrado gli umori di certi ricercatori. Si tratta per lo pià di problemi di governance. Insomma, al solito, la colpa sembrerebbe essere dei politici. Ciò che avrebbe fatto scatenare tutti questi trambusti a quanto pare sarebbe stata la decisione, da parte del Comitato Esecutivo, di debellare la biologia cognitiva tra le branche coinvolte nel programma. Questa effettivamente ci sembra una misura folle.
Restiamo quindi in attesa che i bollenti spiriti vengano sedati e che la ricerca possa andare avanti.
© Riproduzione Riservata