Bestiario delle Bufale sugli UFO

di Juanne Pili.

Questa raccolta, in continuo aggiornamento, è il resoconto – o bestiario – delle bufale sugli UFO di cui ci siamo occupati negli ultimi anni, più o meno gettonate in Internet.

ufo

Fuffa in Alta Quota


Prosegue la nostra caccia alle bufale ufologiche, a partire dagli episodi più controversi. Casi storici, per i quali la distanza di tempo non ci permette di fare ulteriori indagini.

mexico_ufo_bigCominciamo il nostro bestiario coi Foo Fighters. Il termine coniato dai piloti americani sta ad indicare gli UFO che avrebbero seguito durante la Seconda Guerra Mondiale gli aerei dell’aviazione americana; esiste anche la bufala degli UFO del KGB, già abbondantemente smontata da Scott Brando con un articolo che non lascia spazio a dubbi; “mistero risolto” anche quella dei sedicenti UFO nazisti. Dei Foo Fighters disponiamo di numerose foto. Una analisi delle stesse è stata fatta da una commissione apposita negli anni ’50, denominata Robertson Panel. Ne facevano parte diversi esperti tra i quali i fisici Lloyd Berkner, Luis Alvarez e Samuel Goudsmit, l’astrofisico Thorton Page, l’esperto di missili Frederick Durant e l’astronomo Josef Allen Hynek. La commissione prenderà nome dal fisico che la presiedette, Howard Percy Robertson. Venne stilato così il suo rapporto, concludendo che diversi fenomeni naturali, artificiali o dovuti ad artefatti delle immagini sono alla base di quei globi luminosi – in altri casi opachi – che si vedono nelle foto affiancare gli aerei. Per quanto riguarda le testimonianze dei piloti invece la spiegazione più probabile potrebbe essere un fenomeno noto come “effetto autocinetico”:

«Negli ultimi due anni della Seconda Guerra Mondiale, molti piloti alleati in volo notturno riferirono di essere stati inseguiti da oggetti volanti luminosi di natura sconosciuta. Molti pensarono che si trattasse di nuove armi inventate dai nazisti. Di conseguenza, nel 1945 la marina statunitense finanziò una serie di esperimenti, dai cui risultati si concluse che i piloti erano soggetti a diverse illusioni percettive, tra cui anche il movimento autocinetico, che facevano sì che stelle, pianeti o luci terrestri immobili venissero scambiati per oggetti volanti». (cfr. Lindell, J. A. 2012. The real foo fighters. “Skeptic” (17)2: pp. 39-43.)

Si tratta di testimonianze riportate diversi decenni fa, risalenti alla fine del secondo conflitto mondiale, questo rende difficile fare verifiche ulteriori, mentre le foto ci sono rimaste. Il Rapporto Robertson Panel fu commissionato dalla CIA per verificare se questi fenomeni costituissero un pericolo e se per caso fossero opera dei Sovietici. Qualcuno potrebbe obiettare che proprio in quanto l’indagine è stata fatta per conto dei servizi segreti americani non dovrebbe essere veritiera; un insabbiamento dunque.

Abbiamo allora fatto esaminare le foto da fotografi professionisti. Certo non potevamo pretendere che le analizzassero tutte, non di meno ne abbiamo scelte cinque che ci sembravano rappresentare tutte le tipologie che si riscontrano anche nelle altre. Fatta accezione per il fototecnico e ufologo del CISU Paolo Bertotti (cfr. il thread aperto nella sua pagina Photobuster) tutti gli altri non avevano mai sentito parlare dei Foo Fighters, né hanno mai letto il rapporto Robertson Panel: Francesco Brunori e Maurizio Ciri Camilli.

Tutti nelle loro analisi esprimono pareri che si corroborano coi risultati della commissione. Le immagini si spiegano, a seconda delle foto, con riflessi nei vetri della cabina di pilotaggio, oppure con il sudiciume che in essi vi si depositava, come si può facilmente evincere esaminando questo video. Alcuni di loro hanno espresso anche altre ipotesi, per esempio si ritiene che alcune sfere siano in realtà delle esplosioni; c’è anche chi riscontra la possibilità di “buchi”, porzioni di stampa o negativo non impressionati o usurati dagli acidi durante lo sviluppo, questo però non spiegherebbe l’assenza di altri indizi che si riscontrerebbero in questi casi.

foo fighters2

In due foto sono inoltre presenti indizi che fanno pensare a manipolazioni: nella seconda l’immagine sembra rappresentare un modellino, in un’altra – che riprende un Concorde – si capisce che l’UFO in questione non sarebbe altro che una goccia d’acqua. Del resto si tratta di un caso già noto. Si tratta di fenomeni che si spiegano perfettamente con inconvenienti che i fotografi e i fototecnici conoscono molto bene. Consideriamo quindi conclusa la questione. Forse «non tutto si può spiegare», questo invece sì.

Roswell – Il Fattore Bufala


Le tesi qui riportate riguardano le presunte prove del fatto che nel Luglio del 1947 un disco volante di provenienza extraterrestre, fosse caduto a Roswell nel New Messico.

Roswell-UFOSono riportate nel libro di Roberto Pinotti, UFO: il Fattore Contatto, (Mondadori, 2007) e su UFO Dossier X, documentario diviso in 35 puntate realizzato con la collaborazione del CUN, (Centro Ufologico Nazionale) dove compaiono – nelle varie puntate – anche diverse interviste fatte a Corrado Malanga e allo stesso Pinotti (cfr. le puntate n°5, 6; n°17; dalla n° 21 alla 23 e la n°27). Inoltre si tiene conto anche di un’intervista fatta dal giornalista svizzero Guido Ferrari a Frank Kaufman nel 1995, riportata anche su UFO: il Fattore Contatto.

Quel che faremo in sostanza è una analisi delle principali testimonianze, ritenute valide in campo cospirazionista, di ciò che avvenne quel 8 Luglio 1947, mettendone in evidenza le incongruenze.

Walter Haut fu il relatore del famoso comunicato stampa dell’UFO crash, fatto assieme al Col. Blanchard. Questa la sua ricostruzione dei fatti: il 509° bombardieri dell’8ava forza aerea di Roswell si impossessa di un disco caduto in un Ranch nelle vicinanze. L’allevatore proprietario del ranch custodisce il disco in un capanno, poi avvisa lo sceriffo, che si rivolge a sua volta al Maggiore Jesse Marcel, dell’ufficio informazioni del 509°. Così il disco viene prelevato dall’abitazione per essere analizzato. In seguito il comunicato stampa viene censurato dal Gen. Roger su ordine di Washington; questo esibisce i rottami parlando di un «pallone sonda meteorologico». Il tutto venne imbarcato su di un B-29 per essere trasferito altrove.

Robert Shirkey era un Sottotenente addetto alle operazioni del 509°; nella sua ricostruzione Jesse Marcel era un Maggiore del 509° ed era presente sul B-29 che trasportava il disco, (solitamente Jesse A. Marcel viene identificato come il pilota del B-29, (cfr. UFO Dossier X) Shirkey, ch’era nei luoghi caldi della vicenda sostiene di aver visto, «quattro o cinque persone che, [trasportavano] dei frammenti metallici». Stando alla descrizione dovevano essere dei frammenti abbastanza leggeri: «frammenti metallici di varie dimensioni … color metallo vivo».

Glen Dennis, allora giovane impresario delle pompe funebri, racconta una storia alquanto particolare; la base di Roswell gli avrebbe commissionato delle bare lunghe da tre a quattro piedi. Lodevole lo spirito cristiano dei militari, i quali per onorare i cadaveri dell’UFO crash (nella testimonianza riportata da Pinotti non si dice chiaramente di che cadaveri si trattasse, ma supponiamo che il 509° bombardieri non arruolasse nani) non hanno avuto premura di coinvolgere un civile anziché bruciare i corpi o farli sparire in altro modo. Effettivamente devono averci ripensato in un secondo momento, perché alla fine Dennis non parla di nessuna sepoltura, anche perché venne cacciato via dalla base e mentre la MP (Militar Police) lo accompagnava fuori ha il tempo di incontrare una amica infermiera della base, tale Naomi Maria Selff. In un secondo momento Dennis ha modo di parlare in privato con l’amica, la quale gli rivela di aver partecipato all’autopsia di tre umanoidi, due erano in avanzato stato di decomposizione anche a causa di animali predatori.

Secondo Dennis la misteriosa infermiera X (cfr. UFO Dossier X) venne poi trasferita in Inghilterra, riuscì ad ottenerne l’indirizzo ma «la lettera tornò indietro, con una stampigliatura sconvolgente: “destinatario deceduto”». Pinotti, che intervista tutti i testimoni qui citati, non riferisce se Dennis gli fece vedere la lettera; si suppone che non abbia distrutto l’unica prova dell’esistenza di questa infermiera, non risulta infatti in nessun archivio. Inoltre di tutte le infermiere impiegate a Roswell nel periodo, solo una è stata trasferita, ma non in Inghilterra, bensì in Texas. Sarebbe interessante sapere se una di queste ha mai conosciuto Dennis.

Dalla descrizione dei corpi umanoidi che Dennis attribuisce all’infermiera X risulta che questi avevano quattro dita con delle sorta di “ventose” in luogo dei polpastrelli, occhi grandi e completamente neri, testa grande, sproporzionata rispetto al corpo. Inoltre emanavano un fetore insopportabile persino ai chirurghi esperti, tanto da dover bloccare l’aria condizionata.

Frank Kaufman si definiva un “agente segreto del gruppo dei Nove”; secondo Guido Ferrari, che lo intervistò nel 1995, si tratterebbe dell’unico testimone ad aver visto degli umanoidi accanto al “disco”. Pinotti riesce ad intervistarlo prima della sua morte; Kaufman afferma di avere avuto il ruolo di copertura di Maggiore addetto al personale. Secondo lui i corpi non avevano occhi grandi e neri ed erano provvisti di cinque dita, non menziona le “ventose” e riferisce che erano già in avanzato stato di deterioramento.

hqdefaultRicordiamo che nel video di Ray Santilli (ritenuto una bufala dalla maggioranza degli ufologi, già nel periodo in cui venne distribuito; fatta eccezione per Pinotti ed altri, (cfr. UFO: il Fattore Contatto) le dita aumentano ancora arrivando a sei. Kaufman afferma comunque che si tratta di un falso.

Nell’intervista rilasciata a Pinotti il presunto ex 007 afferma anche: «richiedemmo un furgone e delle gru mobili per rimuovere l’oggetto». Questo particolare si scontra con la ricostruzione di Haut, ch’è molto diffusa e viene riportata anche dagli autori di UFO Dossier X, dove si afferma che sarebbe stato il proprietario del Ranch a spostare il disco. Anche supponendo che si siano confusi i tempi, si può sapere quanto pesava questo disco?

Kaufman continua sostenendo che gli umanoidi erano di sesso maschile, come gli sarebbe stato riferito. In un’altra testimonianza riportata da UFO Dossier X, si afferma invece che questi alieni avevano alle spalle delle mostrine da ufficiale. Ci chiediamo come si possa stabilire il sesso di un alieno e come sia possibile che questi avessero subito le influenze culturali occidentali, al punto da avere un abbigliamento militare così simile al nostro. Infine il presunto 007 afferma che gli alieni sarebbero stati attirati dagli esperimenti nucleari che si facevano nella zona. Ammesso e non concesso, che chi è pacifista e contro il nucleare debba anche crede alla versione di Kaufman; questo punto è importante perché anche i manichini usati per i test sono bassi, non emanano fetore, e possiedono cinque dita, inoltre li puoi trovare nelle zone dove si fanno i test atomici, non in un ranch, dove un uomo da solo può al massimo spostare un pallone sonda.

Kaufman muore nel Febbraio 2001, la vedova consentì lo studio delle sue carte, scopre così che i suoi documenti erano contraffatti, a rivelarlo non sarà un agente del Majestic-12, bensì un importante ufologo: Joseph A. Hynek.

Riassumiamo di seguito le ricostruzioni dei principali testimoni, considerati attendibili dagli ufologi cospirazionisti:

1^ricostruzione: Il “disco” cade in un ranch, il suo proprietario riesce a trasportarlo per conto suo in un capanno, non si vedono umanoidi, il Maggiore Marcel è un addetto all’ufficio informazioni del 509° bombardieri di stanza a Roswell, contattato dallo sceriffo dopo le segnalazioni del proprietario del ranch;

2^ricostruzione: J. Marcel è il pilota del B-29 utilizzato per trasportare il “disco” trovato in un ranch. Vengono viste delle persone trasportare i frammenti, di varie dimensioni, senza uso di mezzi;

3^ricostruzione: Ci sono almeno tre corpi umanoidi con quattro dita, occhi grandi e neri, emanano un fetore insopportabile e hanno ventose alle punte delle dita; la testimonianza sarebbe di una infermiera X di cui non si ha prova della sua esistenza;

4^ricostruzione: Il “disco” cade nel deserto, c’è bisogno di tre gru mobili per spostarlo, il testimone vede almeno tre umanoidi, non fa riferimento di alcun fetore, né di ventose alle dita, hanno occhi “normali”; si è in grado – non si capisce su quali basi – di identificarne il sesso: maschile. Il testimone ha falsificato i suoi documenti, millantando di essere un ex agente segreto.

Si ricorda anche la testimonianza di J. Marcel Jr., figlio del Maggiore Marcel; egli afferma di aver visto da bambino alcuni frammenti portati dal padre, divenuto poi medico militare afferma di avere esaminato diversi frammenti di aerei e di non aver trovato riscontro con quelli di Roswell. (cfr. UFO: il Fattore Contatto) Ammesso e non concesso, che un medico militare ne abbia le competenze, nessuno ha mai sostenuto che a Roswell fosse caduto un aereo; Marcel Jr. comunque nega anche che potessero essere di una sonda meteorologica; ch’era a onor del vero la bufala di stato che girava assieme a quella del disco volante. Oggi sappiamo che si trattava di un pallone spia.

Il Progetto Mogul

Pinotti ritiene che la storia dei manichini per i test atomici sia ridicola, il progetto Mogul solo un cover-up.

roswell4Il primo era un piano dei servizi segreti americani volto a spiare i test nucleari russi: si usavano dei palloni sonda muniti di speciali apparecchiature, venivano portati in quota fino ad uno strato dell’atmosfera che convogliava ed amplificava le onde sonore, in modo da poter ascoltare i test atomici dei sovietici. Ovviamente quando poi questi palloni cadevano andavano recuperati velocemente per prenderne il contenuto; va da se che da un lato si offrivano premi in denaro a chi avvistava dei dischi volanti, dall’altro chi osava recuperarne il contenuto subiva le visite di cortesia dell’FBI, che dovevano recuperare l’apparecchiatura. Il cover-up c’è stato davvero e funziona tutt’oggi, anche se non serve più perché ormai i documenti segreti della vicenda sono stati resi pubblici: consiste proprio nel far girare la storia degli alieni. Del resto nelle stesse testimonianze di chi crede alle tesi cospirazioniste, si trovano indizi importanti, nella descrizione dei frammenti recuperati per esempio: fibre, filamenti, sottili barre con geroglifici; (cfr. UFO Dossier X) a parte i geroglifici, che non sappiamo cosa fossero in realtà, il resto combacia con i frammenti di un pallone sonda.

Stando a Guido Ferrari, Kaufman è l’unico a vedere a distanza ravvicinata i corpi dei presunti umanoidi; difficile che scambiasse dei manichini bruciacchiati per alieni, certo, non di meno sappiamo oggi quanto valore si può dare alle sue dichiarazioni. Sappiamo che una discreta folla di persone vide i “copri”, ma ad una certa distanza, perché i militari li tennero lontani; loro sì potevano confondersi, data anche la carica emotiva della situazione, e la misteriosa riluttanza dei militari ad avere civili in mezzo ai piedi.

Del resto le principali testimonianze cospirazioniste non si corroborano affatto tra loro, presentano vistose incongruenze quando le si confrontano, mentre sul Mogul project e sui manichini si è arrivati dopo numerose inchieste; esiste una documentazione di oltre 1000 pagine, che di fatto ne è il sunto, consultabile da tutti – basta sapere l’ingleseche potete scaricare qui in pdf alla voce “Roswell”; vi si presentano i fatti, ed ogni dato corrobora gli altri. Si consigliano in particolare i due Roswell Report, il primo del 1995 tratta del Mogul Project; il secondo del 1997 spiega l’equivoco tra manichini e umanoidi. Tutto fa pensare che il complotto sia esistito davvero, ma che a portarlo avanti siano stati anche degli ignari volontari, i quali hanno scelto di credere, al di là di ogni evidenza, che la realtà – collusa coi poteri forti – gli poneva davanti.

Ufo Crash in Russia


Parliamo del mysterioso UFO avvistato nel novembre scorso in Russia, nella regione di Sverdlovsk.

Se ne sono occupate diverse testate, non troviamo molto plausibile l’ipotesi di un misterioso meteorite, o di un satellite che si schianta nell’atmosfera, tanto meno i fantascientifici scenari da guerra spaziale tra superpotenze, che fanno sempre un po’ gazzosa, ma non aiutano a capire. Allora di che si tratta?

 

 

 

Un’ipotesi plausibile, che si sta facendo strada è quella dell’esplosione di alcuni ripetitori della linea elettrica. Fenomeno per niente raro in Russia. Su YouTube potete trovare un video datato 06/02/2012 abbastanza eloquente:

 

 
Anche in Canada non scherzano, come si può vedere in un video realizzato l’anno scorso e pubblicato sempre su YouTube:

 

 
Che dire invece di quel che accadde a Fort Worth nel 2011? dove sembra di assistere addirittura ad un bombardamento? Si tratta sempre dello stesso fenomeno:

 

 
Del resto, visto da una angolazione migliore, possiamo dedurre facilmente che il fenomeno proviene da terra, non dal cielo, come si vede in questo video:

 

 

 

Certo, non pretendiamo che sia l’unica risposta possibile, anzi invitiamo i lettori a fornirne altre ancora più probabili, purché documentate; senza buttarla in caciara.

Si ringrazia Scott Brando di Ufoofinterest per la preziosa consulenza.

Un altro caso “del tubo” in Russia

Cosa sarà mai quel misterioso ordigno trovato in Siberia su cui gli utenti di Gizmondo si arrovellano da qualche giorno?

et7kuegbqdfxyp6p8ymb (1)Probabilmente non è un UFO, nel significato più comune di “mezzo alieno” visto che è possibile vedere dei chiari simboli alfanumerici latini – ammesso che gli alieni non abbiano fatto visita ai Romani – ma ci sentiamo (visto che siamo ottusi) di ipotizzare che la soluzione sia molto più “terra-terra”; anzi, “terra-aria”. Altro che «origine ignota» come titolano gli autori dell’articolo.

Credit: Smithsonian Air and Space Museum
Credit: Smithsonian Air and Space Museum

Si tratta semplicemente di un SS-20 Saber, missile sovietico bistadio (la parte trovata in siberia è probabilmente il primo stadio del modello completo, visibile nella seconda foto) era dotato di un sistema di guida digitale e poteva essere lanciato per mezzo di piattaforme mobili. E’ possibile ammirarne un esemplare allo Smithsonian National Air and Space Museum.

Si trattava di una vera e propria arma, che trasportavano le apposite testate nucleari. Non a caso il pezzo in questione è stato trovato in Siberia, dove avvenivano molte esercitazioni e sperimentazioni militari. Non è quindi un mistero che sia stato rinvenuto lì. Dovremmo preoccuparci qualora ne venisse trovato uno in California. Ancora nel 1986, a pochi anni dal crollo, l’Unione Sovietica conservava 441 piattaforme di lancio funzionanti (anche se con diversi acciacchi) per gli SS-20.

Si trattava di vettori balistici all’avanguardia, in grado di colpire diversi bersagli contemporaneamente; potevano coprire un raggio di ben 10mila chilometri, vale a dire la distanza tra Londra e Città del Capo.

Si ringraziano gli utenti del Forum Astronautico, in particolare l’Articolista Acris, per la preziosa consulenza.

UFO e Frecce Tricolori

Recentemente diverse agenzie di stampa hanno divulgato in maniera del tutto acritica la “notizia” di un avvistamento “UFO” durante l’esibizione delle Frecce Tricolori del 14 giugno 2014.

FRECCE TRICOLORI UFO PLAY-2Tra queste anche portali abbastanza attendibili – come l’ANSARaiNews, seguite da altri portali che ci avevano già abituati a una certa faciloneria come TGcom24 e Il Mattino.

Come ha fatto notare l’amico Scott Brando, di ufoofinterest, in un articolo molto dettagliato non si tratta affatto di UFO, ovvero di un oggetto non identificato, bensì di un artefatto ben noto agli esperti di fotografia denominato Lens Flare. Nella puerile polemica che è seguita ai risultati di Scott si è dovuto scomodare persino Paolo Bertotti, fototecnico del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) il quale conferma sostanzialmente i risultati pubblicati su ufoofinterest. Per maggiori dettagli invitiamo a leggere l’articolo.

Questa che ormai possiamo rubricare con certezza come bufala viene ancora portata avanti dal GAUS (Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci) a sostegno dell’autore del filmato, tale Fabrizio Scorza, il quale – com’è tipico nei casi di artefatti – non vide niente ad occhio nudo; si accorse del sedicente ufo solo dopo, “esaminando” il filmato:

 

 

 

Il Lens Flare, ovvero, un riflesso generato dalla stessa lente della videocamera, è stato possibile probabilmente a causa del fatto che Scorza si trovasse controluce. Come fa notare Scott:

Credit: Scott Brando
Credit: Scott Brando

«Stiamo osservando una semplice coppia di riflessi puntiforme distribuiti su una precisa linea ed i cui spostamenti seguono quelli dell’inquadratura in modo speculare».

Gli esponenti del GAUS hanno insistito per vedere esempi in cui il fenomeno si ripete – identico – dimostrando così, definitivamente, di non aver mai consultato alcun esperto di fotografia prima di trarre le loro conclusioni. Non di meno si possono trovare su youtube filmati analoghi, che dimostrano quanto il fenomeno sia comune, come quello segnalato dall’utente Gucumatz (cfr. ai minuti 8:26; 8:30 e 8:33):

 

 

 

Siamo spiacenti, nessun alieno ha assistito all’esibizione delle Frecce Tricolori dello scorso giugno. Forse quest’anno i turisti interstellari preferiscono andare a visitare altri lidi.

Per ulteriori approfondimenti ed una esposizione più chiara dei fatti alleghiamo anche il seguente video:

 

 

 

Gli UFO del KGB


Spopolano nel  web le immagini che il KGB avrebbe desecretato riguardo presunte visite aliene durante alcune manovre dei velivoli sovietici.

ufo_1_2-413x300Di solito vengono presentate come immagini rilasciate addirittura dal Ministero della Difesa Russo, i filmati girano da tempo immemore su YouTube, ed effettivamente si vedono dei Jet sovietici che entrano in contatto visivo con degli oggetti non identificati, ovvero, degli UFO. Ovviamente vengono titolate sempre come “inedite”.

Cosa si cela dietro questi filmati? Una inchiesta condotta da Scott Brando, pubblicata nel suo blog, Ufo of Interest, in collaborazione con il youtuber Alfredo Alvarez, fa finalmente luce sulla vicenda.

Innanzitutto la fonte dei filmati è una docufiction del 1998, The Secret KGB UFO Files, presentata dal celebre interprete di James Bond, Roger Moore.

 

 

 

Già questo particolare fa accendere un campanello d’allarme a Brando che si mette in contatto con Alvarez, il quale scopre che a loro volta i filmati erano stati riciclati da un altro documentario, Russian Top Gun, del 1989.

 

 

 

Ed è qui che scopriamo un particolare non da poco: Nei filmati estrapolati per realizzare la docufiction di Moore non compare alcun UFO.

Per chi volesse saperne di più invitiamo a leggere direttamente l’inchiesta di Ufo of Interest, dove sono messe a confronto anche le differenze tra le due versioni dei filmati. Questo è solo uno dei tanti modi in cui con una buona connessione e programmi in grado di digitalizzare i VHS si possono creare dal nulla “filmati inediti” o “rivelazioni esclusive” basate sul nulla. Una informazione corretta invece si fatica di più a farsela; ce la dobbiamo sudare. Teniamone conto. Se dovessero venire a trovarci gli alieni un domani, che figura ci faremmo?

© Riproduzione Riservata

RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente Christian Fernandez - Sottrazione di Minore Successivo Droni - Tutto Quello che Devi Sapere