Scrivere una Sceneggiatura – Musica e altri Effetti

di Massimo Filipponi (detto Kolkov).

La musica, riveste una importanza non solo fondamentale, ma a volte quasi primaria.

colonna sonora

Non è solo una musica di accompagnamento di sottofondo, o di uso come musica ufficiale, ma diventa una scena stessa dell’opera, una forma di ambientazione, scenografia che va “vista con l’orecchio”, oppure che va ascoltata come “dialogo in più”, come descrizione di una particolare scena, La musica serve a creare un particolare stato d’animo, serve ad amplificare o creare il pathos da rappresentare, per questo, l’ottimo sarebbe quello di comporre le musiche, in maniera dedicata alla scena o all’opera stessa, lavoro anche qui fatto in sinergia tra il regista e il musicista stesso. Se invece si utilizzano musiche già esistenti, si consiglia di sceglierle anche in base al testo stesso del brano in modo da combaciare e richiamare la scena stessa che deve accompagnare. Facciamo un esempio, ma proprio esemplificativo: se per esempio, in una ipotetica scena in cui Cenerentola entrando nel salone, dove tutte le ragazze sono in attesa del principe o magari, se proprio non venissero scelte da lui, magari del classico buon partito, una musica di sottofondo, contrastante anche con l’epoca, oppure riarrangiata in chiave barocca, potrebbe essere la storica “A. A. A. Adorabile cercasi”, brano degli anni ’60, cantato all’epoca da Cochi Mazzetti, brano molto caricaturale e ironico.

 

Se invece per esempio, dovessimo mettere una canzone o brano, mentre le due sorellastre si vestono e cercano di essere sexy, potremmo usare mentre si vestono convinte avanti allo specchio il noto brano di Rod Stewart “Do ya think i’m sexy”, nella versione grottesca però di un grande artista dissacratore, un misto tra un mitico Lenny, il cabarettista maledetto degli anni settanta e un artista punk blasfemo: Tiny Tim, artista scomparso nel ’96, il quale nelle sue interpretazioni, spaziava da un ironico falsetto, ad una voce baritonale stile il grande Elvis. Ascoltatelo infatti in questa interpretazione del brano in oggetto, dove simula un duetto con due tonalità di voce, una stridente in falsetto, e l’altra molto cupa, che si potrebbero infatti indirizzare alle due pusillanimi. Da sbellicarsi!

 

Ricordiamoci che a volte, usare la musica in contrasto con la scena, ha un effetto moltiplicatore dell’enfasi che questa deve trasmettere, vedere per esempio il noto film del mitico Stanley Kubrik, “Arancia Meccanica”, dove nelle scene di estrema violenza, venivano usate marcette e brani ironici, dando un effetto psicologico della violenza, più penetrante.

Luci


luci cinema

Le luci, durante una rappresentazione, sono un altro elemento importante, anche queste, possono essere usate sia per rappresentare la luce normale, quindi il giorno, una luce calda, ambrata, con i vecchi fari alogeni si usava mettere una gelatina, un foglio di plastica adatto, ignifugo, color ambra, in gergo ambrone o mezzo ambra o ambretto, a secondo l’intensità, oppure un ghiaccio, di colore azzurrino, per luce questa più cinematografica che simulava la temperatura colore tipica della luce solare al mattino, un azzurra più intenso invece o un ghiaccio a bassa intensità di luce, per rappresentare una luce lunare, notturna. Altri colori invece, di solito si usavano più per ricreare angoli di ambienti, o magari per richiamare ricordi, sensazioni, ed emozioni…. Un giallone intenso per esempio, in una scena che deve rappresentare dei ricordi, un mattone, rossastra per scene magari forti, accese, violente; un verdone, per esempio, puntato a terra, insieme ad un giallone, puntato a mezzaria sui personaggi, per scene bucoliche campestri. Spesso, i colori vanno combinati, proprio per creare con le luci degli ambienti distinti e separati. Per tornare al nostro soggetto quindi, la scena per esempio della casa dove Cenerentola lavora come una schiava, si può illuminare di ambroni, e rosso, dove il rosso simula la luce del fuoco; la scena del gran ballo, con forti ghiacci e vari colori, il ghiaccio come luce generale, i vari colori per aumentare le moltitudini di personaggi variegati.

Le luci poi, verranno usate anche per i vari cambi scena, con passaggi sfumati tra un colore e l’altro, ricordiamoci che stiamo parlando di una sceneggiatura teatrale, oppure intervalli di buio totale, di pochissimi secondi, 2-3, per un cambio scena totale.

Effetti


effetti sonori cinema

Per effetti si intendono quei rumori, effetti luce, o riproduzioni di piccoli eventi, molto spesso richiamanti i suoni o effetti visivi che accadono nel reale: lampi, tuoni, vento, campanelli, bussare alla porta, ecc. Una volta, erano appannaggio di figure particolari, personaggi che o con la bocca, veri e propri artisti, o con strumenti meccanici, riproducevano da dietro le quinte i vari suoni ed effetti, quindi, con la bocca magari, si imitava il vento, o il passaggio di un treno, oppure si gettavano foglie sul palco avanti un ventilatore nascosto dietro le quintine, per simulare un vento, scrosci di pioggia, versi di animali, o altro. Oggi, con l’uso dell’elettronica, tali suoni vengono generati da un computer o registrati e poi è compito del tecnico del suono e luci, riprodurli, salvo gli effetti materiali, foglie sul palco, vento e altri effetti diciamo più reali, fisici e non solo uditivi. Altro genere di effetti, possono non avere una corrispondenza reale ma creati per l’occasione, tipo uno scandire forte un ticchettio per rappresentare il tempo che scorre, oppure un flash improvviso per determinare un avvento eclatante, una apparizione, un colpo di fragore istantaneo per significare o simulare uno stacco dalla realtà, e così via, quindi, nel nostro soggetto, avremo di che sbizzarrirci, tra rumori di stoviglie, scalpitii di zoccoli, bussare alle porte e vita di un villaggio.

© Riproduzione Riservata

Referenze & Capitoli del Tutorial


Schermata 2015-04-25 alle 17.32.00

TUTTE LE PUNTATE

Curriculum-Vitae-Artistico

CURRICULUM-VITAE-POLITICO

RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente WRC Sardegna - spettacolo puro Successivo Bufala - UFO a Loch Ness