Scrivere una Sceneggiatura – Ambientazione

di Massimo Filipponi (detto Kolkov).

La prima fase della sceneggiatura, è quella di immaginare innanzitutto l’ambientazione del fatto, l’epoca, il luogo specifico, gli abbigliamenti, e i personaggi, con le loro caratterialità e specifiche e una piccola sinossi di ognuno di essi. Dobbiamo avvalerci poi, di bozzetti e disegni, se siamo anche capaci di disegnare noi, meglio, altrimenti possiamo rivolgerci a professionisti, con cui collaboreremo in stretto contatto.

ambientazione

Iniziamo ora, con la descrizione dei luoghi. Abbiamo detto, che ambienteremo cenerentola, in una epoca collocabile intorno il 1700, epoca in cui ancora la nobiltà governava i vari territori, come luogo, una area del nord Europa, quindi magari Inghilterra, o Normandia, o magari la Germania, all’epoca Prussica. Il luogo: un centro urbano di media grandezza, prevalentemente agricolo e artigianale, facente capo tutto ad un governatorato del nobile. I nomi dei vari personaggi, ecluso quello di Cenerentola quindi, se scegliamo la collocazione prussiana, dovranno essere di radice germanica. I costumi, dovranno seguire fedelmente sia la moda dell’epoca, sia il ruolo dei personaggi; un artigiano avrà un abbigliamento differente da un cavaliere, come una contadina avrà un abbigliamento differente da una borghese o da una non addetta al lavoro, sempre però tenendo conto dell’epoca e dell’ambientazione geografica. Se per esempio poi, scriviamo una sceneggiatura per così dire… dinamica, cioè con molti cambi di scena, avremmo una molteplicità di luoghi, come sono le sceneggiature per il cinema; se invece “statica”, cioè far accadere tutta la vicenda in due o massimo quattro “quadri” di luoghi dobbiamo concentrarci sulle locazioni essenziali, e qui avremo una sceneggiatura teatrale.

Ora, noi, per una comodità e semplificazione, ci soffermeremo sulla sceneggiatura teatrale infatti, e quindi, dalla sinossi, possiamo trarre i quattro quadri di ambientazione in cui sviluppare la vicenda con tutti i suoi dialoghi. Avremo allora:

Primo quadro: l’ambiente è la casa delle ragazze, una grande cucina, con un enorme focolare, elemento essenziale, in quanto il fuoco era lo strumento per produrre cibo, riscaldamento, acqua calda per le pulizia e quant’altro veniva o doveva essere trasformato per la vita quotidiana. Data la sua grandezza, invadeva di cenere e fuliggine il locale il quale doveva poi essere forzatamente pulito da Cenerentola, sporcandosi abbondantemente. In molte case rurali, la grande cucina era anche il luogo dove si svolgevano tutte le mansioni, cucinare, vivere, discutere, lavorarci, lavarsi e quant’altro, quindi ricca di strumenti e ammennicoli.

Secondo Quadro: Sala da ballo e del ricevimento del principe, quindi spazio, e tavolo con banchetto, con quadri appesi, sfarzo, poltrone e magari la poltrona regale per lui.

Terzo Quadro: Una piazzetta del borgo, dove le ragazze sapranno della ricerca della persona a cui il principe dovrà far misurare la scarpa… quindi, una piazzetta semplice, ma con ceste, magari una fonte, e delle panche.

Quarto Quadro: La stanza del trono del Principe, con i tavoli per il suo amministratore, e altre poltroncine per i vari ospiti. Anche questa, regale, lussuosa ma semplice, autorevole.

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