di Oliver Melis.
Il “ricercatore indipendente”, paladino del complottismo, non risponde dei suoi erroi, mentre i ricercatori veri hanno grandi responsabilità.
In Italia spesso la giustizia o quella che dovrebbe esserlo non funziona e i Giudici fanno quello che possono per punire i colpevoli o assolvere gli innocenti. Spesso privilegi concessi a politici pluripregiudicati stridono se accostati a storie di malagiustizia che toccano cittadini onesti e indifesi.
Alcune persone vengono perseguitate mentre altre sembrano essere immuni ad ogni tentativo di giudizio o pagare solo in minima parte i propri errori. La lezione è stata impartita già dalla Prima Repubblica e tanti si sono spacciati per perseguitati e stigmatizzati per quello che facevano. Ci sono storie di Ricercatori indipendenti che fanno domande e apparentemente trovano risposte che ad alcuni sembrano convincenti. Ci sono sentenze che scuotono ambienti “in lotta” con un presunto sistema che nasconde oscure e terribili verità alla conoscenza di ignari cittadini che verrebbero ingannati da misteriose organizzazioni.
Sentenze viste come un tentativo di insabbiamento, una negazione della verità e un metodo ultimo per fermare chi sa e documenta e cerca di mostrare il sistema occulto di avvelenamento perpetrato ai danni della salute propria e altrui. I seguaci della teoria delle scie chimiche sono concordi nell’affermare:
«Se le scie chimiche non esistono, perché non arrivano risposte convincenti? Perché in tanti si affannano a negare quello che vediamo?».
Molti politici, chiamati in causa, hanno chiesto chiarimenti, fatto interrogazioni parlamentari, ma come tanti ricercatori indipendenti e tanti documentaristi sono oggetto di blocchi e censure da parte dello stesso oscuro sistema che con metodo scientifico spiega una verità non voluta dagli stessi complottisti che sognano cieli azzurri e puliti ma vogliono cieli opachi e finti per non dover rinunciare alle proprie convinzioni. I ricercatori indipendenti corrono i loro rischi e vengono denunciati per diffamazione o incorrono in pignoramenti ed espropri.
Denunce, diffamazioni, accuse, falsità, espropri e pignoramenti.
Il bavaglio che secondo alcuni documentaristi o ricercatori indipendenti che dir si voglia viene utilizzato dalla Giustizia per coprire delle nefandezze ai danni dell’Umanità è solo un patetico tentativo di far credere agli altri quello che alcuni credono di se stessi.
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