Davide La Rosa – Tutti Charlie col Dio degli Altri

di Juanne Pili.

Intervistiamo Davide La Rosa, autore di fumetti satirici che prendono di mira tanto la religione quanto i fenomeni di costume.

davide la rosaCiao Davide! Con questa intervista inauguriamo la nostra rubrica dedicata ai fumetti. Non ti chiedo di parlarci di te, perché non hai bisogno di presentazioni – forse per qualcuno sei pure “impresentabile” – in una intervista dicesti che per i tuoi disegni ti ispiri alle pitture rupestri della Val Camonica. Hai detto di te che sei «un terrestre che fa fumetti». Come nasce la tua passione e cosa avresti fatto nella vita altrimenti?

Ciao a voi. Che onore, grazie… spero di non rovinarvi subito la rubrica. La mia passione per i fumetti nasce da piccolissimo. Leggevo i fumetti che leggeva mio padre (“Alan Ford”; “Jacovitti” e “Bonvi”). Poi ho iniziato a leggere Topolino e “La Pimpa”. Ma la vera “Illuminazione” l’ho avuta con Dylan Dog… Grazie alle storie dell’indagatore dell’incubo ho capito cosa fosse il fumetto e la potenza, e il potenziale, che questo linguaggio ha. Se non avessi fatto fumetti avrei fatto l’astronomo… giuro: ero (ERO) iscritto ad Astronomia a Bologna.

Eri sicuramente già molto seguito nel tuo blog – mi viene in mente la serie di vignette “Dio“, che poi sbarcherà nelle librerie e nelle fumetterie, con un logo ch’è stato soggetto addirittura a tentativi di plagio. Con Suore Ninja, disegnato da Vanessa Cardinali, sei letteralmente esploso. Non dev’essere stata una passeggiata. Quanto è difficile il mestiere dello sceneggiatore di fumetti in Italia?

Detonare non è mai semplice perché hai pezzi di te sparsi in giro per il salotto… poveraccio quello che dovrà pulire. Detto questo. Fare lo sceneggiatore non è per niente facile (non solo in Italia). E’ difficile farsi notare (per un disegnatore forse, FORSE, è più semplice: il disegno arriva prima. La sceneggiatura tocca leggerla)… ci vuole un pizzico di fortuna (quella ci vuole sempre in ogni cosa) nel fare la cosa giusta nel momento giusto.

suore ninja

Come ti è venuto in mente di scrivere Suore Ninja? soprattutto alla Star Comics di pubblicartelo.

“Suore ninja” nasce come spin-off del volume “Zombie gay in Vaticano”. Andò molto bene a Lucca2011. Giuseppe Di Bernardo, all’epoca editor della Star Comics, lo notò e mi chiese di sviluppare un’idea per una mini serie partendo da quell’albo. Dentro c’erano quelle tre suore che hanno il compito di difendere il Vaticano dai mostri… cosa che rende semplice creare una serie.

Proprio quando l’albo viene pubblicato nella grande distribuzione eleggono Papa un figo come Bergoglio. In quel momento non hai pensato “che sfiga”?

La cosa sorprendente è che la serie “Suore ninja” si apre con un Conclave… il primo numero della suddetta serie uscì il giorno del Conclave che elesse Papa Francesco. Manco se io fossi stato del NWO sarei riuscito a fare una cosa del genere. Papa Francesco non è “Figo”… E’ figo il suo ufficio stampa.

E’ vero che nelle direzioni dei giornali è stato fatto divieto di recensire l’albo?

Sì, ho ricevuto mail di giornalisti che si scusavano per non poter parlare di “Suore Ninja”. Facevano i pezzi ma poi, i loro direttori, gli vietavano la pubblicazione… direttori che, il giorno dopo la strage di Parigi, scrivevano “Je suis Charlie” in prima pagina. Sono tutti Charlie con il Dio degli altri.

smullo

Un altro tuo cavallo di battaglia è il Detective Smullo, solitamente rigorosamente disegnato “male”, ma ad un certo punto questo personaggio coi disegni di Fabrizio di Nicola prende nuova vita.

Sì. Fabrizio mi scrisse chiedendomi se poteva ridisegnare bene una mia storia di Smullo. Gli dissi di sì. Il risultato mi piacque molto. Fabrizio riesce a dare una personalità nuova a Smullo senza snaturare il personaggio… e così abbiamo fatto due libri scritti da me e disegnati da lui. Fabrizio è bravissimo e infarcisce ogni storia di citazioni di film brutti (di cui sia io che lui siamo grandi fan).

Noi ci ridiamo spesso, ma proprio tu ci insegni che innanzitutto quello che conta è stendere una buona sceneggiatura. Sono persino sorte pagine come Fumetti disegnati Male a cui è seguita Fumetti disegnati Peggio. I lettori ci vanno matti. Ti saresti mai immaginato tutto questo quando cominciasti a pubblicare nel tuo blog?

La pagina “Fumetti disegnati male” è gestita da me, Emiliano Mattioli e Luca Speroni. Siamo i cofondatori di tale rivista (attiva dal 2004). Raccogliamo gente dal tratto incerto. Il fumetto è un linguaggio fatto di disegni e storia. Le due cose devono essere funzionali una all’altra. Una storia di un certo tipo, tipo quelle che disegno male io, non funzionerebbero se fossero disegnati da qualcuno molto bravo che non ha un disegno funzionale a tali storie.

Per concludere confesso che inizialmente volevamo intervistare Matteo Salvini, ma siccome ritiene che siamo troppo estremisti ci ha snobbato, così abbiamo ripiegato su di te. Cosa ne pensi?

Salvini non vi ha risposto perché per poter rispondere bisogna saper scrivere.

Ciao e grazie a tutti.

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