di Igor Carta
Il sedicente califfato dell’ISIS impiegherebbe armi israeliane? Abbiamo verificato la notizia ma non ci sarebbero riscontri
I soliti noti siti di controinformazione hanno poche ore fa rilanciato la notizia, già pubblicata in aprile peraltro, secondo cui nella provincia di Anbar, sempre lei, le forze irachene avrebbero rinvenuto negli arsenali dell’ISIS delle armi di fabbricazione israeliana. La fonte è un sito spagnolo, Al Manar, che cita a sua volta, senza fornire un link, la catena di televisione Al Mayadin. Passi che il nome indicato sarebbe Al Mayadeen, comunque una volta rintracciato il sito ufficiale, cerchiamo la notizia, non senza qualche difficoltà visto che il sito è esclusivamente in arabo ma non siamo riusciti a trovare riscontro alcuno a tale notizia, linkiamo la pagina per chiunque voglia provarci. Comunque una notizia di tale portata avrebbe dovuto per forza di cose apparire anche su altri network della regione tipo Al-Jazeera e Al-Arabiya, senza esito, idem dicasi per le ricerche effettuate sui siti dell’Ansa, dell’Adnkronos e Askanews.
Potrebbe già essere sufficiente, ma a scanso di equivoci abbiamo eseguito anche una ricerca sull’unica fonte certa, l’immagine allegata. Inserendone l’URL su Tineye abbiamo riscontrato si seguenti risultati, i seguenti invece risultano con la ricerca tramite Google Immagini. Tolto il riferimento a “Repubblica”, in cui si parla della carriera del califfo Al Baghdadi i riferimenti portano ad i soliti noti siti di “controinformazione”, noti perché propinatori di notizie infondate sull’argomento, tipo le varie bufale sull’ISIS comprese le rivelazioni, categoricamente smentite, di Edward Snowden sul califfato e su Al Baghdadi, i presunti rifornimenti all’ISIS da parte di USA e Regno Unito, il presunto abbattimento di aerei ed elicotteri della coalizione accusati di fare il doppio gioco, oppure, sempre nel campo delle accuse a Israele, caccia F16 di Tel Aviv con insegne saudite accusati di aver sganciato sullo Yemen ordigni nucleari. Tante accuse, pure troppe, ma nessuna prova finora, e la bufala è bella e che servita.
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