Isis – Tutte le Bufale

di Igor Carta

Le bufale sull’Isis ormai non si contano più, ma ciò non é certo colpa dei debunker, ma di un curioso modo di fare informazione.

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Credit: Butac.it

A sparar baggianate, con il tempo, l’indice di credibilità scende verso lo zero, così dovrebbe essere ma a volte non é. Quello della stampa, specie online, è un mondo strano, se ne leggono davvero di tutti i colori, a volte c’è davvero da divertirsi, altre, la grande maggioranza, fanno anche innervosire, tipo i dati (elevatissimi) di condivisione di un pezzo sul crash del Germanwings, in cui si sosteneva che Andreas Lubitz si sarebbe preso l’onere di condurre allo schianto un aereo ormai condannato da un problema tecnico con il benplacito della compagnia, del controllo del traffico aereo e del comandante, che avrebbe trascorso gli ultimi minuti del volo chiuso nel cesso a parlare al telefono con la moglie. Il blog si classificava come “satirico”, peccato che di divertente in quel pezzo non vi fosse nulla, in tanti infatti lo condivisero prendendolo sul serio. Stranamente quel sito, Il Solo 24 ore é stato oscurato, quindi Gomblotto…

Questa é satira.

Oggi recuperiamo un po’ di morale con una storia forse vecchia ma che non manca mai di far discutere, ovvero le oscure origini dell’ Isis, il temibile califfato di Al Baghdadi. In un articolo di qualche mese fa sono state minuziosamente elencate tutte le prove a supporto di questa tesi che ormai va per la maggiore, con tanto di fonti e di eloquentissime fotografie; da antologia l’intro al pezzo: “prima di gridare al complotto state fermi, é tutto vero”.

Si parte con le “confessioni” del segretario di Stato americano, Hillary Clinton, rilasciate a Jeffrey Goldberg del giornale online “The Atlantic”; la prima frase incriminata sarebbe questa:

«Failure’ to Help Syrian Rebels Led to the Rise of ISIS».

Che tradotta diventerebbe:

«Il nostro fallimento nell’aiutare i ribelli ha portato all’ascesa dell’ISIS».

Che appare ben diversa dal: “L’Isis è roba nostra, ma ci è sfuggita di mano” che viene da tanti riportata come prova del coinvolgimento diretto degli USA. Anche le parti in cui la Clinton criticherebbe l’atteggiamento troppo cauto nella politica estera di Barack Obama, e affermerebbe che Israele ha tutto il diritto di piallare i palestinesi sono state completamente distorte, e altre parti tipo “ all’epoca non capii, ora mi è tutto chiaro” è totalmente inventata, al seguente link troverete l’analisi con tutti i dettagli.

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Perla rara è invece l’immagine che ritrarrebbe Condoleeza Rice, segretario di Stato dell’amministrazione Bush, sorridente al fianco di Osama Bin Laden. Basta un colpo d’occhio, anche poco esperto, per rilevare “qualche anomalia”; l’ombra dietro la testa di Osama pare non contemplare minimamente i più elementari concetti di prospettiva, infatti non c’è la minima collimazione con l’ambiente circostante. Inoltre, secondo alcune analisi, la barba di Osama sarebbe troppo grigia per essere pre 11/9, quindi la faccenda si ingarbuglia ancor di più. Inoltre doveva essere una grande occasione visto il completo sfoggiato, peccato il turbante decisamente fuori contesto, qualcuno avrebbe anche potuto riconoscerlo, con il fior di segugi che oggi albergano ovunque, specie sul web. Ma andiamo avanti.

Edward Snowden ha documentato che l’Isis è una creatura degli USA. Avrebbe affermato che anche le scie chimiche lo sono, vabbé…

– anche il Qatar sarebbe un finanziatore dell’Isis; domanda, di cosa campa il Qatar? Di petrolio, e come si finanzia l’Isis? Vendendo petrolio, specie quello iracheno; ebbene se il califfato si stabilizzasse diventando un vero stato, già sarebbe un concorrente, e se decidesse di utilizzare l’euro invece del dollaro per le transazioni così come voleva fare Saddam Hussein potrebbe diventare un concorrente assai pericoloso. E qui torniamo al nodo principale, gli USA che imbastiscono una guerra decennale per il petrolio iracheno e poi se lo fanno soffiare da quattro plotoni di truppe cammellate da loro sostenute e foraggiate. Non sembra avere molto senso tutto ciò. E’ vero che Arabia Saudita, Giordania ed Emirati Arabi Uniti avrebbero ammonito la Casa Bianca per presunti fondi qatarioti allo stato islamico, ma si tratterebbe di fonti anonime citate nel Wall Street Journal, così riporta l’Ansa al riguardo.

– L’ex analista dell’NSA pare che abbia confermato tutto quello che aveva bisogno di conferme, e dal batti e ribatti che ogni rilascio di tali notizie provoca viene da chiedersi se sia un cazzaro o se, per uno strano caso, non gli vengano attribuite dichiarazioni del tutto travisate o inventate di sana pianta, ne pubblichiamo una carrellata:

– Snowden ha confermato l’esistenza delle scie chimiche; ovviamente non è così, per il semplice fatto che la notizia, tradotta malissimo, è attribuita ad un sito, chronicle.su, chiaramente satirico; nello stesso sito altri articoli affermerebbero che Snowden avrebbe confermato l’esistenza degli UFO, che secondo il Papa Snowden è il Messia e che gli USA stiano mettendo a punto Sauron, un sistema di satelliti per la sorveglianza ravvicinata dei cittadini.

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– Sempre dallo stesso sito chronicle.su derivano le notizie divulgate da Snowden sulle distruttive eruzioni solari del settembre 2013, che David Icke sarebbe un rettiliano e che Beyoncé si sarebbe suicidata all’età di 31 anni, salvo poi allegare all’articolo un’immagine di Whitney Houston.

– Snowden avrebbe rivelato la vera identità del califfo Al-Baghdadi, un attore o un agente del Mossad di nome Elliot Shimon, Simon Elliot e simili. Mettiamo che sia così, magari che sia lui che la sua intera catena di comando siano al soldo degli USA, ma tutti gli altri, fanatici che combattono e sgozzano in nome di Allah e che hanno dimostrato di avere una certa dimestichezza nell’uso di internet, con una notizia del genere qualche domanda se la saranno pur fatta. Come possa poi il Mossad lasciare come bersaglio un agente con una capacità simile, sarebbe già stato ferito in un raid, è curioso, alcuni non considerano quanto possa costare addestrare un agente con capacità simili. Tali voci sono state smentite dall’Huffington Post che definisce “bizzarre” le teorie rilasciate dal sito “Veterans Today” riportante notizie da parte di network arabi tutte da verificare. Inoltre due persone assai vicine all’ex NSA, ovvero Glenn Greenwald, cronista del Guardian che divulgò le rivelazioni di Snowden, sia il consulente legale di questi, Ben Wizner, hanno dichiarato che Snowden non ha mai detto nulla del genere. E’ naturale del resto, visto che Snowden é solo un informatico, non un hacker o un agente segreto, che si é “limitato” a far sapere che negli USA esistono programmi segreti dediti alla sorveglianza di massa; attribuirgli questa montagna di boiate può avere solo un effetto, evitare che in futuro si possano affacciare altri potenziali “Snowden”.

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Credit: Butac.it

Ultimo elemento, il senatore repubblicano John McCain che poserebbe in alcune foto con sedicenti membri dell’Isis! In realtà quelle immagini immortalano il senatore a colloquio con membri dell’FSA, l’esercito della Siria libera, in un incontro avvenuto a settembre 2013 sui cui dettagli si rimanda al seguente link. Oltretutto ci si chiede perché l’addetto stampa dell’Isis Abu Mosa, che sarebbe presente in quelle immagini, abbia definito “l’amicone” McCain un crociato che si lagna per ciò che l’Isis ha fatto in Iraq dimenticando ciò che ci fecero gli americani.

Come concludere questa amabile carrellata? Poco da dire, nessuno dice che i complotti non esistono, tutto sta nel dimostrarli in modo preciso e circostanziato, ed è piuttosto palese, vedi il caso Charlie Hebdo o quello Germanwings, che pubblicare notizie sensazionali anche false deve rendere assai di più di quelle verificate, basta guardare i dati di condivisione per capirlo; e non disturbatevi a chiedere all’autore “chi ti paga”, chiedetelo piuttosto a chi confeziona e divulga panzane, e per avere la risposta non c’è che da guardarsi allo specchio.

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