Esposte oltre 150 opere di Escher a Bologna

di Mariarosa Signorini.

A Bologna è stato inaugurato un nuovo spazio espositivo: è quello di Palazzo Albergati – Art Experience in via Saragozza 28. Tale “battesimo” ha avuto luogo con una grande retrospettiva – oltre 150 opere – di Maurits Cornelis Escher, artista e incisore olandese.

casa con scaleProdotta da Arthemisia Group con il patrocinio del Comune di Bologna e in collaborazione con la Fondazione Escher, la mostra è curata da Marco Bussagli e da Federico Giudiceandrea. Dopo il grande successo della tappa romana, Escher arriva a Bologna, in una versione decisamente ampliata. Ma chi era Escher?

E’ conosciuto principalmente per le sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che rappresentano costruzioni impossibili, esplorazioni dell’infinito, tassellature del piano e dello spazio e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti. Le opere di Escher sono molto amate dagli scienziati, logici, matematici e fisici, che apprezzano il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, utilizzati per ottenere effetti paradossali.

Escher, consapevole della forza del proprio lavoro e del fascino che esso aveva suscitato nella beat generation, si adoperò per arginare l’utilizzo, da lui ritenuto improprio, delle sue opere. Arrivò persino a rifiutare la richiesta di illustrare la copertina dell’LP Let it Bleed dei Rolling Stones. Nella lettera di rifiuto indirizzata all’agente di Mike Jagger, così scrive:

«Egregio Signore, alcuni giorni fa ho ricevuto dal signor Jagger una lettera che mi chiede di disegnare un quadro o di mettere a disposizione un mio lavoro inedito da riprodurre sulla custodia per un LP. La mia risposta a entrambe le richieste deve essere no, in quanto voglio dedicare tutto il mio tempo e la mia attenzione ai tanti impegni che ho contratto. Non posso assolutamente accettare ulteriori incarichi o perdere tempo per la pubblicità. A proposito, la prego di dire al signor Jagger che non sono Maurits per lui, ma Molto sinceramente,

M. C. Escher».

vincolo d'unioneLa mostra bolognese espone oltre centocinquanta incisioni dell’artista, tra cui alcuni pezzi molto famosi, come Mano con sfera riflettente, Giorno e notte, Nastro di Möbius II, Casa di scale (relatività), Altro mondo II, Vincolo dʼunione, e la serie degli Emblemata accanto ad una intera sezione dedicata alla eschermania”, che racconta l’influenza di questo artista sulla quotidianità. Gli allestimenti sono di forte impatto; vi sono pannelli che permettono di sperimentare i giochi e le illusioni ottiche di Escher, luoghi ove è possibile provare personalmente esperienze percettive quali concavità e convessità e video.

Arthemisia Group, che come si è detto sopra è il produttore di tale retrospettiva, è stato già l’artefice di esposizioni di grande successo internazionale. Con tale mostra e con l’inaugurazione della sede espositiva di Palazzo Albergati dà a Bologna una grandissima opportunità. Come spiega Iole Siena, responsabile dell’iniziativa:

«Il nostro obiettivo è quello di far diventare Bologna una meta culturale dell’immaginario collettivo, una di quelle città dove ogni anno torni perché sai che troverai qualcosa di bello e interessante».

Per questa edizione si può dire che l’obiettivo sia stato raggiunto, con un allestimento di grande interesse, efficace per tutti i livelli di pubblico e per la didattica.

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