Al via la 68ma edizione del Festival di Cannes. Tutto quello che c’è da sapere. I film più attesi. Glamour e sfarzo sul red carpet.
Inizia oggi la kermesse francese del cinema: il Festival di Cannes. Alla sua 68esima edizione si concluderà il 24 Maggio con la proclamazione della Palma d’oro. L’apertura è affidata al film fuori concorso A testa alta con Catherine Deneuve nei panni di un giudice minorile per la regia di Emmanuelle Bercot. La giuria è presieduta da due maestri del cinema, i fratelli Joel ed Ethan Coen, con loro Sienna Miller, Jake Gyllenhaal, la compositrice Rokia Traorè, il regista Guillermo del Toro, l’attrice spagnola Rossy de Palma e Xavier Dolan.
Il direttore del Festival, Thierry Frémaux, ha espressamente vietato lo scatto di ‘selfie’ sul red carpet, asserendo che «Rallentano i ritmi, e le star non sono sembrate mai così brutte come nei loro ridicoli e grotteschi autoscatti». I film interessanti in concorso sono tanti, i più attesi sicuramente sono Macbeth di Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard, The Sea of Trees con Matthew McConaughey di Gus Van Sant (già vincitore della Palma d’oro nel 2003 con il film Elephant), Carol con Cate Blanchett di Todd Haynes. Molta curiosità anche per il documentario Amy sulla vita della cantante Amy Winehouse, per i film di animazione Inside Out firmato Pixar e de Il piccolo principe di Mark Osborne.
In gara anche Mia madre di Nanni Moretti; Tale of Tales – Il racconto dei racconti – di Matteo Garrone e La Giovinezza di Paolo Sorrentino. Inoltre nella sezione Un Certain Regard Roberto Minervini è in gara con Louisiana. ‘Mia madre’ di Moretti nelle sale da qualche giorno ha già riscontrato consensi tra coloro che lo hanno visto, per gli altri due invece bisogna attendere ancora un po’. Racconti fiabeschi che lasciano senza fiato, ambientazioni incredibili, colonne sonore maestose, e poi ancora sfarzo, glamour e bellezza, buon cinema e attese, tutto questo è anche per quest’anno il Festival di Cannes. L’immagine di copertina, che giganteggia sulla facciata del palais, scelta per questa edizione è quella di Ingrid Bergman, in onore del centenario dalla sua nascita.
Tale of Tales – Primo Fantasy del Cinema Italiano
In realtà c’è molta attesa per il primo film fantasy tutto italiano. Ispirato a tre racconti de Lo cunto de li cunti, il libro di fiabe scritto tra il 1500 e il 1600 dallo scrittore napoletano Giambattista Basile, opera a cui moltissimi scrittori si sono ispirati nel corso del tempo tra i quali anche i fratelli Grimm e Andersen. ‘Un fantasy partenopeo dal sapore barocco’ così è stato definito, in cui si presentano una cura ossessiva per la fotografia mentre i dialoghi sono appena accennati, proprio come in un libro di fiabe, effetti speciali essenziali e improvvise derive nel cruento e nell’horror. La prima storia La cerva fatata racconta di una regina che non riesce a diventare madre e insieme con il marito decidono di seguire le indicazioni di un negromante: uccidere un drago, strappargli via il cuore e mangiarlo dopo averlo fatto cuocere da una vergine. Le due donne rimangono incinte di due figli identici. Nella seconda storia, La pulce, un re geloso di sua figlia cerca in tutti i modi di non concederla mai in moglie, arrivando a nutrire una pulce con il suo stesso sangue e facendola diventare grande come un maiale. Disponendo che solo chi saprà riconoscere la pelle dell’animale scuoiato potrà prendere in sposa sua figlia. A indovinare sarà un orco che porterà con sé la fanciulla in un ambiente in cui si mescolano ‘acrobazie e teatro, sorrisi e orrore’. La terza storia La vecchia scorticata, racconta di un re che si innamora della voce di una donna ma non sa che in realtà si tratta di una donna vecchissima. Dora riuscirà grazie ad un incantesimo a diventare giovane, ma non sarà un sortilegio eterno.
Le ambientazioni sono tutte fantastiche; luoghi magici, castelli quasi incantati, zone d’Italia che diventano fiabesche nelle scene del film. L’opera si chiude nel cortile di Castel del Monte, dove si incontrano tutti i protagonisti, mentre sulle loro teste, su un filo infuocato, cammina un funambolo tra una colonna e l’altra.
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