Zeppelin – Ascesa e Declino del Dirigibile

di Igor Carta

Nel 1915 iniziarono le prime incursioni aeree sulle città impiegando i grandi dirigibili ideati dal conte von Zeppelin.

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L’alba del 1915 fu assai particolare, fu forse in quell’anno che davvero, fatti alla mano, si prese atto che quella comunemente nota come “Belle Epoque” era definitivamente tramontata. Molti storici videro il crepuscolo già quel fatale 28 giugno 1914, con l’erede al trono d’Austria-Ungheria ucciso a rivoltellate mentre, in sontuosa uniforme ricca di pennacchi e orpelli, faceva passerella per le vie di Sarajevo.

Secondo alcuni, le operazioni militari dell’agosto 1914 fallirono perché condotte ancora secondo gli schemi d’epoca napoleonica, quando mancavano ancora però mitragliatrici e artiglierie di grosso calibro che fecero strage di quella fanteria che fino ad allora fu il nerbo, insieme alla cavalleria, di tutti gli eserciti.

Già alla fine del 1914 in Germania esaminarono i pericoli che, allora appena si intravidero, una guerra di posizione avrebbe prodotto sul lungo periodo, e cercarono, nel bene ma soprattutto nel male di trovare un modo per uscire dall’impasse. Da questa necessità scaturirono le prime sperimentazioni di armi e mezzi così efficaci e disumani da essere oggi, in alcuni casi, banditi in virtù di convenzioni internazionali come i lanciafiamme ed i gas tossici, altri ancora come sommergibili e bombardieri strategici si sono evoluti al punto da soppiantare le “armi” storiche come appunto fanteria e cavalleria. Fu infatti nel gennaio del 1915, più precisamente nella notte del 21, che venne operato il primo bombardamento aereo contro obiettivi “non militari”, e ciò costituirà il triste precedente di una usanza consolidata che, negli anni a venire, diverrà la “normalità” di tutti i conflitti.

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Nomi come Guernica, Coventry, Dresda e, in maniera sempre più distruttiva Hiroshima e Nagasaki, sono solo gli esempi più famosi. Tutto ebbe inizio nella seconda metà dell’800, quando il conte Ferdinand von Zeppelin, generale dell’esercito prussiano, osservò l’utilizzo di palloni aerostatici da parte dei francesi nella guerra del 1870. Sviluppò così le prime aeronavi con i crismi noti ancora oggi, scheletro rigido in alluminio, diverse celle per i gas, manovrabili attraverso timoni e stabilizzatori e propulsione assicurata da motori ad elica. Nacque così nel 1908 la Luftschiffbau Zeppelin, che fino al 1914 costruì 21 aeronavi che inaugurarono l’epoca dei voli commerciali. Le aeronavi della DELAG, la compagnia fondata ad hoc, percorsero circa 200.000 km trasportando 40000 passeggeri.

Allo scoppio della guerra l’alto comando tedesco riponeva grandi aspettative sui dirigibili, visto che possedevano raggio d’azione e capacità di carico assai superiori rispetto agli aerei, nonché una velocità di crociera quasi equivalente. Ma le prime missioni affidate ai dirigibili si rivelarono un fallimento, visto che le notevoli dimensioni ne facevano un facile bersaglio, specie di giorno.

Gli Zeppelin vennero così destinati a missioni ricognitive sul Mare del Nord fino al gennaio 1915, quando il Kaiser autorizzò le prime incursioni contro obiettivi militari in Inghilterra. La prima incursione condotta la notte del 19 da due Zeppelin, provocò 5 morti su Kings Lynn e Great Yarmouth. In totale, nel 1915, i dirigibili tedeschi scaricarono sull’Inghilterra 37 tonnellate di ordigni che provocarono 181 morti e più di 400 feriti. Gli inglesi, inizialmente impreparati, convertirono armi di diverso calibro all’impiego antiaereo ed introdussero l’impiego dei riflettori per accecare gli equipaggi attaccanti. Il 7 e il 20 marzo gli Zeppelin attaccarono Parigi provocando sette vittime, il 7 giugno 1915 un caccia inglese riuscì ad abbattere il primo Zeppelin scaricando su di esso sei bombe da 9 kg.

 

Nel 1916 il Kaiser autorizzò le incursioni sui grandi centri urbani e gli Zeppelin iniziarono a martellare Londra, che venne presto dotata di difese più performanti. Per evitare riflettori e contraerea vennero introdotti dirigibili con tangenza elevata a 3750 metri, ma l’epoca di queste aeronavi tramontò quando i caccia inglesi vennero dotati di mitragliatrici adeguate. Anche Parigi fu vittima di diverse incursioni degli Zeppelin, ed un fatto poco conosciuto fu l’incursione dello Zeppelin LZ 104 su Napoli nel 1918. Già nel 1917 venne pianificata una missione di dirigibili destinati a trasportare beni di prima necessità alle truppe tedesche impegnate in Africa Orientale. LZ 104 prese base in Bulgaria, alleata degli imperi centrali, e dalla avio superficie di Jamboli partirono numerose incursioni sugli obiettivi nemici. La città partenopea venne raggiunta all’una di notte dell’11 marzo 1918, quando l’LZ 104, da una quota stimata di 4000 metri sganciò 6400 kg di ordigni. Invece degli obiettivi designati, porto di Napoli e Ilva di Bagnoli, le bombe centrarono zone abitate provocando 16 vittime e diversi feriti. La carriera dell’LZ 104 terminò, dopo due missioni abortite su Atene e su Porto Said, durante una incursione verso Malta. Per ragioni mai chiarite il dirigibile si incendiò e scomparve nelle acque del canale d’Otranto il 7 aprile 1918. L’epoca dei dirigibili finirà invece il 6 maggio 1937 nel rogo del gigantesco LZ 129 Hindenburg, divenuto celebre come copertina del primo album dei Led Zeppelin.

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