di Juanne Pili.
70mila anni fa una stella aliena penetrò nel nostro Sistema Solare. Molto probabilmente i Neanderthal e i nostri antenati poterono vederne il bagliore.
Si tratta di un sistema binario chiamato Stella di Scholz. La scoperta si deve agli astronomi dellaUniversità di Rochester (New York) coordinati da Eric Mamajek. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista Astrophysical Journal Letters.
Doveva trovarsi allora ad una distanza cinque volte inferiore a quella della stella a noi più vicina oggi, Alpha Centauri, a circa un anno luce dalla Nube di Oort, ovvero agli estremi confini del Sistema Solare. Si tratta di un evento molto raro che può verificarsi mediamente una volta ogni nove milioni di anni.
Il sistema, composto da una nana rossa e da una bruna è stato scoperto grazie alle attività della missione WISE della NASA. Oggi si trova a 19,6 anni luce dal Sole. Notando l’attuale allontanamento dal nostro sistema è stato possibile tracciarne la traiettoria a ritroso nel tempo, ottenendo questo suggestivo risultato.
Secondo i ricercatori si sono verificati altri episodi nel passato, che avrebbero potuto scatenare una pioggia di comete contro i pianeti del sistema, Terra inclusa, dando origine alle estinzioni di massa, come spiega lo stesso Mamajek:
«Stelle più massicce che sono penetrate nella nube di Oort in un lontano passato potrebbero aver innescato importanti bombardamenti di comete verso i pianeti e portato ad alcuni degli eventi di estinzione di massa sulla Terra».
Il sistema binario di Scholz non avrebbe invece potuto avere un tale effetto, dato che si tratta di stelle di “piccola taglia”.
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