Sessualità – Non esistono solo Maschi e Femmine

di Juanne Pili.

Siete sicuri che si possa ancora distinguere nettamente uomini, donne e relative preferenze sessuali? Recenti studi in campo genetico mostrano che la sessualità è una dimensione estremamente più complessa.

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Come genetista clinico Paul James era abituato a discutere sulle questioni più delicate coi suoi pazienti. Ma all’inizio del 2010, si trovò coinvolto in un caso particolarmente imbarazzante.

Una paziente incinta di quarantasei anni della sua clinica presso il Royal Melbourne Hospital in Australia era in attesa dei test dell’amniocentesi per verificare eventuali anomalie nei cromosomi del nascituro. Il bambino stava bene – ma i test successivi avevano rivelato qualcosa stupefacente sulla madre. Il suo corpo era costituito da due individui, probabilmente embrioni gemelli che si erano fusi nel grembo della madre. E c’era di più. Una parte delle sue cellule presentava la coppia di cromosomi XY. Dopo essere rimasta incinta per la terza volta, la donna scoprì così che una parte di sè era di sesso maschile.

Per tutti noi la sessualità può essere molto più complicato di quanto possa sembrare. Non dipende meramente dalla presenza o meno di un cromosoma Y. I medici dovrebbero sapere da tempo che alcune persone si trovano in una situazione “borderline” – i loro cromosomi sessuali dicono una cosa, ma le loro gonadi ne dicono un’altra. I genitori di bambini con questo tipo di condizioni – note come condizioni di intersessualità, o differenze e disturbi dello sviluppo sessuale (DSD) – spesso devono affrontare decisioni difficili sul fatto di presentare il loro bambino come un ragazzo o una ragazza. Alcuni ricercatori ora possono affermare che si trovano in buona compagnia, perché circa una persona su cento ha una qualche forma di DSD.

Se prendiamo in considerazione il punto di vista genetico – scusate se è poco – il confine tra i sessi diventa ancora più sfocato. Gli scienziati hanno identificato molti dei geni coinvolti nelle principali forme di DSD scoprendo che variazioni di questi geni hanno effetti sottili sul sesso anatomico o fisiologico della persona. Inoltre, le nuove tecnologie di studio del sequenziamento del DNA e la biologia cellulare stanno rivelando che quasi tutti, a vari livelli, siamo un mosaico di cellule geneticamente distinte, alcune con un sesso che potrebbe non corrispondere a quello del resto del loro corpo. Alcuni studi suggeriscono anche che il sesso di ogni cella spinge il suo comportamento, attraverso una rete complessa di interazioni molecolari. Come spiega John Achermann, tra i principali ricercatori in questo campo, presso l’University College di Londra:

«Penso che ci sia molta più diversità all’interno di maschi e femmine, vi è sicuramente una zona di sovrapposizione in cui alcune persone non possono facilmente definirsi all’interno di questa dicotomia».

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Queste scoperte confermano quanto antropologi e psicologi sostenevano già da un pezzo. Eppure viviamo ancora in un mondo definito in termini binari, purtroppo questo ha influito anche sulle scienze giuridiche. Anche se si riscontrano dei passi avanti importanti, pensiamo alla legge sulle unioni civili in Cile o al recente referendum che riconosce i matrimoni gay in Irlanda. Non a caso il nostro sito si onora di aver inaugurato l’attività intervistando Michele Romeo, brillante fisico teorico androgino.

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