Scoperto Champagne invecchiato 170 anni

di Juanne Pili.

Nel 2010 venne recuperato dello Champagne intatto a seguito di un naufragio avvenuto nel Mar Baltico nella prima metà del XIX Secolo.

champagne

Grazie ai marchi delle bottiglie i ricercatori hanno potuto far risalire questa esclusiva partita di Champagne alle aziende vinicole di Champagne Veuve Clicquot Ponsardin, stimando che le bottiglie fossero state confezionate tra gli anni ’30 e ’40 del 1800. Il luogo di riposo giace a 50 metri di profondità, coi giusti valori di umidità, temperatura e oscurità, garantendo un invecchiamento eccezionale.

Oggi dallo studio della composizione chimica, aroma e gusto, si sono ottenuti dati importanti sul processo di produzione dello Champagne in passato. I fortunati sommelier hanno descritto un aroma fumoso e coriaceo, quasi piccante. I risultati sono stati pubblicati online dalla National Academy of Sciences. Curiosamente il volume di alcool era solo del 9%, molto poco rispetto alla versione moderna, che si aggira attorno al 12%, probabilmente a causa di un processo di fermentazione meno efficiente. I ricercatori hanno anche trovato tracce di sostanze chimiche tipiche del legno, questo significa che lo Champagne è stato barricato, ovvero, fermentato in botti.

Ulteriori analisi fatte tramite risonanza magnetica rivelano anche che il contenuto di zucchero è superiore alla versione moderna; questo fa pensare che fosse stato dolcificato con sciroppo d’uva. Vi sono inoltre bassi livelli di acido acetico, che denota il vino ben conservato.

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