di Juanne Pili.
Ogni guerra ha i suoi sciacalli. Attenti però a identificare quelli veri. Dopo l’attentato di Charlie Hebdo i produttori di bufale non hanno perso troppo tempo ad entrare in azione. Non si sono risparmiati nemmeno oggi a poche ore dal nuovo attacco subito dai parigini al Bataclan.
Bufale.net lancia preventivamente un appello volto a raccogliere segnalazioni in tal senso, per la serie “conosciamo i nostri polli”. Dispiace constatare che non sia stato capito da tutti, anche se molti dei moralisti dell’ultima ora si sono dimostrati essere dei complottari con la coda di paia. Purtroppo il debunking non viene preso ancora sul serio – sembra paradossale, ma per qualcuno da più fastidio che in queste ore ci si preoccupi di difendere la corretta informazione, mentre invece condividere cazzate su quanto sta accadendo non suscita indignazione – Da certi commenti postati nel thread dell’appello sembra che i debunker non facciano informazione come chi giustamente fa cronaca. La notizia va bene, analizzarla no… “è fuori luogo”. Come se un sito anti-bufala sia un circolo bocciofilo; denunciare in tempo chi fa realmente sciacallaggio inventando bufale, spesso a scopo di lucro, non fa informazione, “gioca”.
No, non è così. Noi non stiamo facendo un passa-tempo, non è come andare a calcetto.
Fatta questa premessa, che ritenevo doveroso inserire, passiamo alle bufale denunciate da David Puente su Bufale.net, grazie alle segnalazioni degli utenti che hanno capito l’importanza del nostro lavoro. Sono tantissimi, per fortuna.
Salute360gradi è il primo che si da da fare, pubblicando un finto messaggio Whatsup di una sopravvissuta all’attentato; categorizzarlo in “umorismo”, non solo non li assolve, ma aggrava ulteriormente il gesto. Sempre dello stesso sito l’annuncio dell’identificazione di due attentatori, patetico riciclo di una bufala precedente.
«In realtà le foto (entrambe) riguardano Abdel-Majed Abdel Bary, il “rapper Jihadista“. Nessuna fonte ufficiale ha diffuso tale notizia. Attualmente (ore 3:29) si parla solo di 5 terroristi uccisi, ma nessuna identità diffusa».
Non mancano gli sproloqui complottisti, per adesso limitati ai thread dei gruppi e delle pagine Facebook. Per non parlare della strumentalizzazione politica espressa nei social da certi politici italiani, mentre in Francia la Le Pen annuncia il silenzio, interrompendo la campagna elettorale.
Ecco, questi sono gli sciacalli. Gli altri fanno informazione. Debunking significa soprattutto fact checking, ovvero analizzare le fonti, operazione che tutti dovrebbero eseguire prima di pubblicare. Può essere affascinante, ma non è un gioco. #PrayForParis.
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