Rush – Il duello Lauda – Hunt

di Igor Carta.

Uno dei duelli più intensi della F1, quello tra Lauda e Hunt, immortalato nel film Rush di Ron Howard.

Rush

Rush è un film del 2013 diretto da Ron Howard, uno dei pochi finora incentrati sul mondo della F1; l’ex di Happy Days, dopo averci deliziato con capolavori come Cocoon, Apollo 13, A Beautiful Mind e Cinderella Man restò molto colpito dalla vicenda che vedeva contrapposti Niki Lauda e James Hunt nella F1 degli anni ’70, così diversi, ma così uguali, un austriaco freddo e calcolatore sulla Ferrari ed un inglese beone, fumatore incallito ed impenitente donnaiolo sulla McLaren, ma con il chiodo fisso in comune, correre e vincere. Contrariamente a quanto mostrato nella pellicola, tra i due vi era grande stima e una profonda amicizia, benché in alcuni episodi, specie nel Gp di Gran Bretagna del 1976, tra i due ci fu tensione a causa di alcune presunte irregolarità tecniche che Ferrari e McLaren si rinfacciarono a vicenda. Scena da non perdere quella dei primi test di Fiorano, con Lauda e Clay Regazzoni che sfrecciano sotto l’occhio vigile del Drake ma con l’austriaco che una volta rientrato afferma che la macchina, malgrado sia una Ferrari, “é una merda”; e conoscendolo oggi, per la sua schiettezza, non sorprende se una frase simile l’abbia davvero detta in faccia al Grande Vecchio, con cui non vi era certo un bel rapporto! Per il D.S. di allora, Luca di Montezemolo, Lauda era “culo d’oro”, mentre il Drake diceva:” Sì vince, parte, prende 20 secondi su chi lo segue e vince, ma…”. Non sorprende poi se dopo Lauda si mise in casa il veloce ma tormentoso Carlos Reutemann ed un certo Gilles Villeneuve, poco da dire, a Enzo Ferrari piacevano le emozioni forti!

Tolta qualche piccola imperfezione storica, rilevabile solo da ottimi e ben documentati appassionati, il film è davvero bello ed entusiasmante, le sequenze del rogo del Nürburgring sono state girate proprio nella terribile Nordschleife, doverosa nota merita la fotografia, specie nelle sequenze sia in Germania che al Fuji, dove con l’effetto della pioggia sembra quasi di visionare un documentario appena restaurato. Insomma, un film fantastico, imperdibile anche per gli appassionati di F1 più intransigenti, chissà che Ron Howard non stia già pensando ad un secondo capitolo con protagonisti come Gilles Villeneuve e Didier Pironi, oppure, ancora più veemente, Alain Prost ed Ayrton Senna!

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