Red Bull Ring – Gp d’Austria

di Igor Carta

Fu un gradito ritorno nel 2014 quello del Gp d’Austria nel rinnovato Red Bull Ring, nipote del vecchio Österreichring

GEPA-06051134010 - SPIELBERG,AUSTRIA,06.MAY.11 - MOTORSPORT - Red Bull Ring, sightseeing flight, photo shoot. Image shows the race track. Keywords: aerial view. Photo: GEPA pictures/ Markus Oberlaender - For editorial use only. Image is free of charge.

Dal 2014 è finalmente tornato nel calendario F1 lo storico appuntamento con il Gp d’Austria, finalmente non tanto per il circuito, che nel layout attuale ha ben poco a che vedere con il vecchio Österreichring, ma per il ritorno di uno storico appuntamento sul suolo europeo invece della solita località esotica priva di appeal. Un circuito tanto veloce quanto pericoloso impiegato dal 1970 al 1987, teatro di gare incredibili ma anche di tragedie come quella dal pilota statunitense Mark Donohue, morto in ospedale per lesioni celebrali dopo un terribile schianto alla vecchia curva Vöst Hügel, incidente che coinvolse anche un commissario deceduto due giorni dopo il pilota; dopo quel tragico fatto la prima velocissima curva venne sostituita da una chicane, la Helle Licht, ma la pista mantenne comunque le sue peculiari caratteristiche fino al 1987, anno in cui si svolse l’ultima edizione. Il circuito fu dimenticato fino al 1995, anno in cui venne acquistato dalla compagnia telefonica A1 e sottoposto ad una profonda ristrutturazione sotto l’occhio vigile di Hermann Tilke, architetto di fiducia di Bernie Ecclestone. Le prime velocissime curve in appoggio vennero sostituite da una prima curva a 90°, la Castrol, e da lento tornante in salita denominato Remus; anche i successivi curvoni ad ampio raggio vennero demoliti e modificati in virtù di una maggiore sicurezza unita a maggiori possibilità di sorpasso.

 

 

 

Fu così che nel 1997 la F1 tornò sulle colline della Stiria; contrariamente ad altre piste, Zeltweg non fu mai tra le favorite del Kaiser Michael Schumacher, un sesto posto nel 1997, un terzo nel 1998 in una gara in cui incappò in un fuoripista, che probabilmente gli costò la vittoria, mentre tallonava da vicino Mika Hakkinen. Nel 1999 scoppiò in McLaren il “caso Coulthard”. Era la prima gara dopo l’incidente di Silverstone che mise fuori gioco Schumacher, le vetture di Woking, partirono davanti a tutti ma alla seconda curva David Coulthard speronò il compagno Hakkinen, leader della corsa, che dovette così rimontare da fondo gruppo.

 

RedBullRing

Non contento lo scozzese riuscì anche a farsi soffiare la vittoria dalla Ferrari di Eddie Irvine durante l’unico pit stop. Fu doppietta d’argento nel 2000, con Schumacher fermato da una collisione multipla alla prima curva, mentre nel 2001 fu un tiratissimo duello con la Williams di Juan Pablo Montoya, finirono poi entrambi nella sabbia alla Remus Kurve, a relegarlo al secondo posto. La prima vittoria arrivò nel 2002, in occasione del discusso ordine di scuderia della Ferrari; Rubens Barrichello, che aveva dominato l’intero week-end dovette cedere la vittoria a Schumacher quasi sotto la bandiera a scacchi, ordine che venne aspramente criticato sia dal pubblico che dagli esponenti di diverse scuderie provocando l’instaurazione della norma, tolta di recente, che vieta gli ordini di scuderia. Vittoria pulita, e di forza, in cui sconfisse anche un principio d’incendio sulla F2003GA, fu quella dell’anno successivo, in cui riuscì a sopravanzare lo sfidante per il titolo, Kimi Raikkonen, che giunse secondo alle spalle del tedesco dopo una dura lotta con l’altra Ferrari di Barrichello.

© Riproduzione Riservata

RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente Brothers in Arms - l'apice dei Dire Straits Successivo Bufala - UFO sul treno a Medellìn