Reati in Auto – Ddl su Omicidio e Lesioni Stradali

di Mariarosa Signorini.

Reati in auto – Dopo il caso del 15enne Elio Bonavita, ucciso da un pirata della strada si discute del Ddl su omicidio stradale e lesioni stradali.

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Elio Bonavita.

I reati in auto sono sempre all’ordine del giorno. Sull’onda emotiva della morte del 15enne di Monza Elio Bonavita, ucciso da un pirata della strada, Governo e maggioranza tornano a discutere del Ddl che istituirebbe due nuove fattispecie di reato, omicidio stradale e lesioni stradali.

Vengono eliminate le attenuanti, fatta eccezione di quelle della minore età e della particolare tenuità del fatto. Il relatore, Giuseppe Cucca, presenta oggi un documento unificato che raccoglie i vari testi di legge presentati in materia di reati in auto e il presidente della commissione giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma, fissa per il 21 aprile il termine per il deposito degli emendamenti. Se il testo verrà approvato definitivamente, le battaglie portate avanti dalle associazioni delle vittime della strada, che anche oggi sono scese in piazza in tutta Italia per chiedere l’introduzione, nel codice penale, proprio del reato di omicidio stradale, troveranno appagamento. Non si tratta, tuttavia, dell’unico provvedimento al vaglio di governo e Parlamento. Il reato di omicidio stradale è, infatti, previsto anche nella legge delega di riforma del Codice delle Strada, già approvata alla Camera e ora all’esame della commissione Lavori Pubblici del Senato. Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, immediatamente dopo la morte di Elio Bonavita, ha anche parlato di un decreto del governo. Ma tale previsione, secondo quanto si apprende dagli ambienti parlamentari, non sarebbe stata accolta con grande favore dal Guardasigilli Orlando, in considerazione della circostanza che provvedimenti in materia erano già incardinati da tempo in commissione giustizia di Palazzo Madama. Il testo unificato depositato oggi, che, come detto sopra, ne riprende in parte il contenuto, sembra peraltro riscuotere consensi da quasi tutte le forze politiche, al punto che il gruppo del Pd ha chiesto l’accelerazione dell’iter per giungere ad una rapida approvazione.

Tra i punti del ddl, riguardo i reati in auto, che andranno sicuramente rivisti ci sono le soglie per l’alcool e per le sostanze stupefacenti, come è stato fatto rilevare dal gruppo al Senato Grandi Autonomie e Libertà (Gal). Allo scopo di sveltire il cammino del provvedimento, non viene preso in considerazione il cosiddetto “ergastolo della patente”, ossia la revoca a vita in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto alterazione di droghe e sostanze psicotrope. Cucca dichiara:

«Questa misura è all’esame della commissione Lavori Pubblici dove si tratta la riforma del codice della strada».

reati stradali

Rischia da 8 a 12 anni di carcere chi sale in auto in stato di ebbrezza alcoolica o di alterazione psico-fisica e causa la morte di un’altra persona; mentre da 6 a 9 anni chi uccide per colpa dell’alta velocità in auto. Stessa punizione per chi, avendo causato, la morte si dà alla fuga. Nel caso in cui le vittime siano più d’una la condanna potrà essere aumentata sino al triplo, ma non potrà superare i 18 anni. Per le lesioni stradali, la detenzione è da 1 a 4 anni se il pirata è in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; in caso di alta velocità, la reclusione andrà dai sei mesi a due anni; nel caso in cui le vittime con lesioni siano più d’una “si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse, aumentata sino al triplo”, ma senza superare i 7 anni.

Sarà cura del nostro sito (come sempre fa) di provvedere agli aggiornamenti che si renderanno necessari, sia con riferimento al ddl in discussione presso la commissione giustizia del Senato, sia al testo all’esame della commissione Lavori Pubblici.

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