Prostitute Halal ad Amsterdam

di Igor Carta.

Ricordate la storia delle Prostitute Halal ad Amsterdam? Il tutto partì da un articolo satirico.

halalLa “notizia” secondo cui un locale di Amsterdam, il Croissant Chaud, avrebbe presto inaugurato un servizio di Prostitute Halal, dedicato alla clientela islamica, è subito rimbalzata su diversi siti web, compreso quello di un noto quotidiano svizzero.

Il tutto però era già stato smentito un giorno prima dalla testata online aquila-style.com, per penna della giornalista Sya Taha. Secondo quest’ultima, tale notizia sarebbe stata diffusa dall’agenzia di stampa belga Nordpresse, il cui nome scimmiotta la più famosa Sudpresse. La prima è nota per riportare interessanti news sul fronte politico con articoli ben scritti, ma sempre in chiave satirica. L’autore della bufala, Jean Abdelrottenstein, aveva già pubblicato notizie d’assalto tipo Yorkshire massacra famiglia di Dublino e, sempre in chiave anti islamica, I nuovi maiali Halal geneticamente modificati. Per Schnitzel und Würstel senza peccato.

La stessa Sya Taha ha inoltre reso noto che tale locale, il Croissant Chaud, non esiste ad Amsterdam, nulla si sa della sua presunta imminente apertura, e anche il nome del presunto titolare, Jonathan Swick, ricorda un celebre scrittore noto, oltre che per I viaggi di Gulliver, anche per numerosi saggi brevi satirici.

Pare superfluo segnalare che dietro la pubblicazione, e la presa sul serio di una notizia simile, vi sia giusto un “pelo” di xenofobia, non sorprende nemmeno che ciò avvenga in una nazione la quale approvò all’epoca un referendum per limitare l’immigrazione.

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