di Juanne Pili.
Gli scenari di Tron stanno cominciando a diventare una realtà. Si tratta di Plan X un progetto della DARPA che permetterà agli hacker del Pentagono di visualizzare attraverso uno schermo il loro “campo di battaglia”.
Veri e propri guerrieri cibernetici, a differenza dei militari veri, non vedranno mai il nemico in carne e ossa, né correranno il rischio di essere feriti o uccisi. Fino ad oggi non esiste un vero e proprio sistema d’allarme che allerti gli hacker contro attacchi concreti alla loro rete. Al Pentagono la musica sta per cambiare. La sua sezione informatica ha messo in atto il Plan X, per contro della DARPA ( Defense Advanced Research Projects Agency) il gruppo di programmatori è coordinato da Frank Pound.
I finanziamenti non mancheranno: Ben 125 milioni di dollari da somministrare nell’arco di quattro anni. Immaginiamo quali potrebbero essere i cambiamenti e le nuove opportunità offerte da una interfaccia tridimensionale che rappresenta in immagini il campo di battaglia degli hacker. Finora tutto questo era appannaggio della fantascienza, pensiamo a film come “Tron”, di Steven Lisberger, interpretato da Jeff Bridges, anche nel recente sequel di Joseph Kosinski. Bridges interpreta proprio il ruolo di un informatico catapultato in una realtà dove il computer e le sue funzioni vengono antropomorfizzate.
Muovendo una mano attraverso un monitor touch-screen sarà possibile analizzare la salute di tutta la rete o trovare computer canaglia che non dovrebbero essere collegati. Gli attacchi verranno tradotti con una grafica ricca di visualizzazionei 3D. Ed è già in allestimento un App Store ispirato a quelli di Apple per aggiornare gli “equipaggiamenti” dei “soldati virtuali”. Il passo successivo sarà quello dei caschi 3D ispirati dalla tecnologia di Oculus Rift.
Per quanto il progetto sia ancora nelle sue fasi iniziali non dobbiamo dimenticare il ruolo che DARPA ha avuto nello sviluppo di Internet, oltre ad aver contribuito enormemente alla realizzazione del GPS. e persino delle videoconferenze online., senza le quali non esisterebbe Skype.
Ancora una volta dobbiamo tristemente constatare come le ricerche in ambito militare possano rivelarsi vantaggiose in ambiti che vanno ben oltre le guerre.
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