Orgasmo di 3 Ore – E’ davvero possibile?

di Juanne Pili.

E’ possibile avere un orgasmo di tre ore? Facciamo un po’ di chiarezza.

20140105_liz-orgasmoGià il Corriere della Sera si occupò di un caso simile nel novembre 2007: «Duecento orgasmi al giorno, scatenati da qualunque tipo di vibrazione percepita: dal passaggio di un treno al soffio dell’asciugacapelli, fino al monotono ronzio della fotocopiatrice. Questo il destino di Sarah Carmen, una bella 24enne londinese affetta da “Permanent Sexual Arousal Syndrome” (PSAS) – un disagio che aumenta il flusso sanguigno agli organi sessuali – e che ha deciso di raccontare la sua storia al News of the World». Purtroppo l’intervista, durante la quale ebbe degli orgasmi, non è più disponibile online.

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Sarah Carmen, ha affermato di aver avuto 200 orgasmi al giorno senza fare sesso

Oggi viene definita Persistent Genital Arousal Disorder (PGAD) o anche Restless Genital Syndrome (ReGS). L’eccitazione fisica causata da questa sindrome può essere molto intensa e durare giorni o settimane. L’orgasmo da sollievo, ma dopo un certo lasso di tempo i sintomi ritornano, in maniera improvvisa e imprevedibile. Il fallito tentativo di alleviare i sintomi può tradursi in ondate di orgasmi spontanei, tanto nelle donne quanto negli uomini. Non sono ancora ben note le cause. C’è chi ipotizza sia provocata da un’irregolarità nei nervi sensoriali, disturbi ormonali dovuti alla menopausa o a trattamenti specifici, persino alcune droghe possono esserne responsabili.

Ora veniamo al caso di Liz, di Seattle, che ha raccontato la sua disavventura in una trasmissione televisiva della emittente TLC; se n’è occupato anche il Daily News che ha incorporato alla fine dell’articolo un video con alcuni minuti della trasmissione, dove viene ricostruita la vicenda. Stando all’interpretazione degli attori – che dobbiamo supporre essere la più fedele possibile – possiamo dedurre che, Liz non ha affatto avuto un “orgasmo” di tre ore; semplicemente ha passato quel lasso di tempo prevalentemente in uno stato di “eccitazione”, interrotta da diversi orgasmi.

Liz afferma di aver tentato di alleviare la sua condizione, prima saltellando, poi bevendo vino; ha quindi  riprodotto esattamente la situazione che avevamo già descritto poco sopra: Ovvero, avrebbe scatenato “ondate di orgasmi spontanei”. Non uno di tre ore. Molto poco probabile. L’orgasmo è uno stato di estasi… col cavolo che uno cerca di “alleviarlo”, semmai per chi soffre di PGAD, questo rappresenta un sollievo al perenne stato di eccitazione, che può anche divenire debilitante e particolarmente doloroso.

Per chi fosse interessato – sicuramente non starete nella pelle – potete approfondire in questo sito dedicato alla PSAS. Trovate in streaming anche un interessante documentario. Se qualcuna volesse provocarsela apposta, ricordiamo alle gentili lettrici il consiglio di una nota pubblicità dei Monopoli di Stato: «Gioca senza esagerare».

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