Natural Born Killers – Assassini Nati

di Enrico Bulleri.

«Un nuovo film che audacemente prende in esame un paese sedotto dalla fama, ossessionato dal crimine, e consumato dai media» – Frase di lancio di Natural Born Killers.

natural born killersIl cinema d’arte incontra il Grindhouse nella decostruzione satirica compiuta da Oliver Stone della cultura pop primi anni ’90, con “Natural Born Killers”. La storia d’amore della coppia di assassini MickeyMallory diventa la storia di Bonnie & Clyde di una generazione cresciuta dalla televisione su repliche sitcom, violenza dei cartoni animati slapstick e sensazionalistico tabloid giornalistico. Prendendo il titolo di un copione scritto nei primi anni novanta da Quentin Tarantino, che divenne la voce di una faccia della “Generazione X” con “Una vita al massimo“, e dopo suoi sforzi alla regia per “Le IeneCani da Rapina” e “Pulp Fiction“, Oliver Stone prende di mira la generazione dei “bamboccioni” scansafatiche con tutte le canne delle armi arroventate.

Tarantino ha da allora rinnegato la sua sceneggiatura, dicendo che essa è stata trattata in modo tale da divenire più di Oliver Stone che sua, e a ragione. Mentre Tarantino può guardare indietro con affetto agli anni novanta e ad un senso di nostalgia ormai sfocata ai nostri giorni, al tempo di Oliver Stone stavamo invece assistendo ad un decennio visto attraverso il prisma di un veterano del Vietnam disilluso che osservava la società messa in diapositive di apatia nichilista e decadenza morale. Con tutta la sottigliezza della canna d’acciaio di una 357 Magnum spiaccicata sul volto, un ghigno punk rock col piercing sulla lingua e ben piantato nella guancia, “Natural Born Killers”, brinda nel zeitgeist del decennio che ci ha dato O. J. Simpson, Tonya Harding, Beavis and Butthead, numerose figure di serial killer, Paulie Shore, Joey Buttafuoco, hippie chic e ironici come Jerry Springer, poi rivomitato tutto sullo schermo in una serie caleidoscopica dei piu’ vari e disparati generi estetici del cinema, e dei clichè della tv e delle news.

Da una sequenza in cui vediamo un flashback in forma di sit-com sulla vita di abusi casalinghi e famigliari subiti dalla protagonista femminile e anti-eroina Mallory, presentataci come una replica trasmessa e infarcita di battute e risate registrate, ad una rievocazione di Mickey e Mallory nella baldoria di un omicidio che poi diventerà per loro la routine, e della tradizione dei tabloid di riportare le loro gesta omicide nei vari programmi sensazionalistici dell’epoca come “A Current Affair“, “Inside Edition” e “Unsolved Mysteries“, il film anarchico di Stone è come il navigare in un viaggio attraverso l’acido trash degli anni ’90, passando per il palinsesto di una normale giornata di programmazione TV. Pure, “Natural Born Killers” mette in mostra un cast in gran parte comico o di bravi commedianti che non hanno paura di andare così lontano e sopra le righe. “Natural Born Killers” non è tuttavia un film facile o per tutti, essendo una pellicola tagliente e alla fine molto amara.

Stone ci presenta Woody Harrelson e Juliet Lewis come carismatici Bonnie e Clyde della “Generazione X”, nei panni di Mickey e Mallory, e, in una grandiosa svolta oscura della propria carriera, il leggendario comico e attore Rodney Dangerfield nei panni di un degenerato e incestuoso padre per noi in Italia dalla fortissima somiglianza con Pacciani, che imita quello celeberrimo della sit-com Archie Bunker; Robert Downey Jr. che gigioneggia a più non posso un giornalista spregiudicato di “news” alla Geraldo Rivera, Tom Sizemore come Jack Scagnetti, un poliziotto celebre e psicopatico, specializzato alla caccia ai serial killer e più interessato alla fama e alla prenotazione di vendite del suo ultimo libro, che alla giustizia, e Tommy Lee Jones in un ruolo che può essere meglio descritto come un personaggio che si sia perso sulla strada del coeniano “Arizona Junior“. A volte, il film immerge anche nel regno del folklore mitizzando i suoi anti-eroi attraverso il decennio piu’ culturalmente sterile chi ci sia mai stato, gli anni ’90. Come narrato attraverso l’altro racconto di una fuga dal carcere di Mickey durante un tornado alla fine del primo tempo del film, o alle scene con un vecchio nativo americano e uomo di medicina indiana che cerca di purificare le anime dei nostri anti-eroi dall’influenza corruttrice del mondo moderno purtroppo in ritado, prima di finire morso da un serpente a sonagli e simbolicamente morire per essere poi arrestato e mandato in prigione (l’inferno). Ogni uomo ha un demone, però, e per essere finalmente liberi si deve prima esorcizzare quel demone.

“Natural Born Killers” è la storia di una società che ha perso il contatto con gli ideali che un tempo l’avevano resa grande, e che sta discendendo in un inferno che essa stessa ha creato. Il viaggio subtestuale dei nostri anti-eroi è quello di superare le trappole della loro cultura decadente, e raggiungere un risveglio filosofico che li metta sul sentiero verso l’illuminazione. E’ dunque una storia di rinascita catartica, che nella mitologia può essere raggiunta solo con la morte e passando attraverso l’inferno, per essere ottenuta. Come risulta dal finale del film, ambientato durante una rivolta carceraria in cui i nostri anti-eroi sono guidati come Dante attraverso l’inferno da una incarnazione molto personale di Virgilio, nella forma del personaggio misterioso di Owen (Arliss Howard). “Natural Born Killers” del regista Oliver Stone è dunque un affascinante, visivamente molto affascinante, e spesso disorientante capsula del tempo di un film che era lì da dover essere realizzato da molto tempo e in anticipo con il momento attuale di quest’Era di TMZ, News 24H via cavo e Reality TV, nella quale ci troviamo oggi a vivere.

Riconoscimenti


Natural-Born-Killers-Quad-Poster

Golden Globes, USA Anno 1995
Nominato Al Golden Globe

Lungometraggio Cinematografico Oliver Stone

Camerimage Anno 1994
Nominato

MTV Movie Awards Anno 1995
Nominato Agli MTV Movie Award

schermo Juliette Lewis Woody Harrelson

Miglior Bacio Juliette Lewis Woody Harrelson

Festival di Venezia Anno 1994
Ha Vinto Il Gran Premio Speciale della Giuria a Oliver
Stone

Ha Vinto Il Pasinetti Award

Lewis

Ha Vinto Una Menzione Speciale
Per la sua regia Oliver Stone

Nominato Al Leone d’Oro

 

Director’s Cut


directors-cut-dvd-cover-29La Director’s Cut presenta circa 4 minuti di materiale rimosso dalla versione cinematografica prima dell’uscita, al fine di ottenere un R-Restricted equivalente ad un divieto ai minori di 17 anni. Ecco i dettagli delle scene aggiuntive, in ordine cronologico:

Ci sono tre scene supplementari nella scena prima dei titoli di testa ambientata nella tavola calda. La prima si trova quando Mallory picchia Sonny (Richard Lineback). Nel montaggio cinematografico, la scena taglia subito ad un amico di Sonny (James Gammon) che si alza dalla sedia per intervenire. Ma nella Director’s Cut tuttavia, vi è un ulteriore inquadratura di Mallory che sbatte la testa di Sonny su di un tavolo, e il sangue che spruzza sulla superficie. Poi, quando Mickey accoltella allo stomaco un amico di Sonny, ci sono tre scene aggiuntive che non si trovano nel montaggio cinematografico. Infine, come Mallory salta su e giù sulla schiena di Sonny, vi è un ulteriore ripresa di lei che afferra la sua testa intrisa di sangue e la sbatte per terra.

La morte di Ed Wilson (Rodney Dangerfield) ha una sola inquadratura supplementare di Wilson appoggiato contro l’acquario prima di venirci affogato dentro, e di Mickey che lo colpisce con una sbarra di ferro sulla nuca;

Mallory che guida al garage dopo aver litigato con Mickey. Al riguardo dell’ostaggio (Corinna Laszlo), c’è una breve inquadratura di Mickey dopo aver violentato l’ostaggio nella stanza del motel;

Jack Scagnetti (Tom Sizemore) quando uccide Pinky (Lorena Farris) contiene un’ulteriore inquadratura di Scagnetti con le sue mani intorno alla gola e di lei che lotta sotto di lui, mentre le continua a dire, «Sto solo scherzando, io sto solo scherzando»;

Quando Mickey uccide il farmacista (Glen Chin) a DrugZone, ci sono due inquadrature supplementari; una che mostra il sangue del farmacista spruzzare sul divisorio di vetro, l’altra che mostra l’impiegato che cade in ginocchio e muore;

La scena in cui la polizia picchia Mallory al di fuori della farmacia contiene un paio di inquadrature in più di poliziotti che la picchiano;

Quando Mickey tenta di uccidere le guardie nella cella dopo l’intervista essa termina in un modo diverso, ci sono diverse inquadrature che mostrano altri membri della troupe di Wayne Gale (Robert Downey Jr.) che vengono colpiti e uccisi;

Dopo che Mickey ha preso il controllo della troupe televisiva, “convince” Kavanaugh (Pruitt Taylor Vince) a venire con loro, rompendogli le dita;

Le sequenze dell’intervento antisommossa in carcere contengono numerose inquadrature aggiuntive. Quattro sono quelle particolarmente evidenti: una guardia che viene spinta dentro ad una macchina lavatrice, che viene poi attivata; una guardia che ha la testa premuta sotto una pressa a vapore; una guardia che è gettata in un forno industriale; Una guardia ancora che viene gettata dalla cima della prigione;

La scena in cui Scagnetti spruzza lo spray antiaggressione negli occhi di Mallory è più lunga, con una nebulizzazione più sostenuta, mentre le guardie la pestano;

Una carrellata dal barbiere durante la sommossa dei detenuti, nella quale vengono tagliate le gole di alcuni carcerati.

Durante la rivolta, la scena in cui un prigioniero lancia un candelotto di dinamite verso una porta è estesa;

Dopo che la dinamite è stata gettata, vi è un’inquadratura dell’esplosione e un prigioniero che viene scaraventato da essa nella sua cella rimbalzando sul muro;

Nella scena in cui Mickey salva Mallory da Jack Scagnetti, ci sono ulteriori colpi dei proiettili che colpiscono le guardie;

Vi sono piu’ dettagli di Scagnetti colpito a terra dopo essere stato accoltellato, e prima di essere ucciso;

Quando Mallory tiene la pistola alla testa di Scagnetti e gli chiede se la vuole ancora, nella versione cinematografica, lei tira immediatamente il grilletto. Nella Director’s Cut, c’è una inquadratura di Scagnetti che urla;

Come Mickey, Mallory, e gli altri fuggono dalla cella di Mallory, finiscono in un’imboscata, e la troupe di Wayne Gale viene spazzata via. Nella versione cinematografica, di questo si vede poco, ma nella Director’s Cut, vi sono diverse inquadrature dei collaboratori di Gale che vengono colpiti, in particolare Julie (Terrylene), che viene ucciso al rallentatore;

Durante la situazione di stallo sulle scale, Dwight McClusky (Tommy Lee Jones) ordina alle guardie di aprire il fuoco su Mickey perché Kavanaugh (Pruitt Taylor Vince), che Mickey sta usando come uno scudo, è già morto. Nella versione cinematografica, quando McClusky dà l’ordine di sparare, c’è una ripresa difficile di Mallory che sta tenendo Wayne Gale, e delle guardie che ancora non hanno cominciato a sparare. Nella Director’s Cut, le guardie aprono il fuoco, crivellando(ancora in vita) il corpo di Kavanaugh con i proiettili.

Dopo che Mallory spara alla mano di Wayne Gale, c’è una breve inquadratura attraverso il foro creato dal proiettile, guardando McClusky;

La morte di McClusky è molto più esplicita. Dopo essere stato trascinato giù dal cancello dai detenuti, nella versione cinematografica, non lo vediamo mai di nuovo, ma nella Director’s Cut dopo un momento, un prigioniero solleva una lancia, con la testa mozzata di McClusky arroccata sulla cima;

La scena della morte di Wayne Gale è più lunga e comprende più inquadrature dei proiettili lo colpiscono;

Numerose inquadrature subliminali supplementari dei demoni sono sparse per tutto il film.

La Director’s Cut venne originariamente rilasciata dalla Vidmark Video, dopo che la Warner Bros. aveva rifiutato di distribuirlo a causa di una politica aziendale che non permetteva loro di pubblicare nastri con rating R o senza rating NC-17- Vietato ai Minori di anni 17 (La Director’s Cut ne era priva). Il logo Warner venne quindi rimosso dall’inizio del film. Tuttavia, nel 2009, la Warner Bros. ha distribuito la propria edizione del Director’s Cut, in cui è stato ripristinato il logo.

La Coca Cola approvo’ l’uso dei commercials con l’Orso polare per il suo prodotto nel film senza avere un’idea completa di ciò che pero’ sarebbe stato il film; quando ilConsiglio di Amministrazione vide il film finito, erano furiosi.

Durante le riprese, Juliette Lewis ruppe veramente il naso di Tom Sizemore, quando sbatte la faccia di Scagnetti contro il muro.

Il colore verde è utilizzato per indicare la malattia nella mente di Mickey e si rivede preminentemente più volte durante il film: durante la sequenza della torta di lime alla tavola calda, con il neon verde in farmacia, la sala verde nella prigione.

Quentin Tarantino ha affermato di odiare la versione finale del film, fino a che una volta non incontro’ Johnny Cash in un ascensore. Cash disse a Tarantino che sia lui che sua moglie June erano fan dei suoi film e che gli era piaciuto soprattutto “Natural Born Killers”.

Secondo Oliver Stone, Rodney Dangerfield non aveva capito il film durante le riprese e non capiva cosa Stone stava cercando di fare con il tema così cupo come quello di un padre che molesta sua figlia, ma nello stile di una sitcom degli anni ’50. Come tale, ha trovato molto difficile svolgere la sua parte. Tuttavia, Stone fu felice che quando il film è uscito, e l’interpretazione di Dangerfield è stata salutata come uno dei punti di forza del film.

Trent Reznor ha visto il film più di 50 volte per “entrare nel mood” necessario per la miscelazione della colonna sonora.

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Per un infame incidente, dopo che il film venne distribuito, Stone e la Time Warner furono citati in giudizio da Patsy Byers, con il supporto dell’autore e produttore cinematografico John Grisham. Nel marzo del 1995, a 18 anni, Sarah Edmondson e il suo fidanzato Benjamin Darras (anch’egli di 18) presumibilmente presero dell’acido mentre guardavano “Natural Born Killers”. Più tardi quella notte, Sarah sparo’ a Byers rendendolo paralizzato, dopo che una commessa di Pochatoula, Mississipi, fu uccisa da Benjamin assieme al Direttore William Savage a Hernando, Mississippi. John Grisham era un amico personale di Savage, e dopo l’omicidio, Grisham accuso’ pubblicamente Stone di essere il responsabile per la realizzazione del film, sostenendo che i registi dovrebbero essere ritenuti responsabili per il loro lavoro, quando esso incita a comportamenti violenti. Byers ha deciso di intraprendere un’azione legale contro Stone e lo studio, e supportato da Grisham, ha usato una pretesa “responsabilità del prodotto” in causa, con la quale ha sostenuto che Stone aveva incitato i giovani a commettere il crimine. Inizialmente, il caso è stato respinto nel gennaio 1997, sulla base del fatto che i registi e le case di produzione sono protetti dal Primo Emendamento. Tuttavia, nel maggio 1998, la Intermedia Corte d’Appello della Louisiana ha annullato la decisione del tribunale di grado inferiore, e il caso è andato avanti. Gli avvocati di Byers hanno tentato di dimostrare che Stone e la Warner erano colpevoli nell’omicidio e per le lesioni a Byers perché avevano volutamente inteso incitare alla violenza per “distribuire un film che sapevano, o avrebbero dovuto sapere avrebbe causato della violenza e ispirato delle persone a commettere dei crimini”. In tutta Hollywood era attesissimo l’esito del processo, perché se Stone fosse stato trovato colpevole, ciò avrebbe significato un drastico riesame delle pratiche del settore e avrebbe comportato tutti i tipi di implicazioni di vasta portata per quanto riguardava il contenuto dei film. Tuttavia, in una decisione storica, l’azione dei legali di Byers è stata respinta dal tribunale nel marzo 2001, e il suo rigetto è stato timbrato e vidimato dalla Corte d’Appello della Louisiana nel giugno del 2002.

Oltre 150 serpenti a sonagli, sia veri che falsi, sono stati utilizzati per la scena in cui Mickey e Mallory camminano attraverso il campo pieno di serpenti. Inizialmente vi erano preoccupazioni perchè gli attori camminavano troppo vicino a tanti serpenti velenosi. Ma dal momento che la scena è stata girata di notte (quando le temperature nel deserto sono significativamente più basse), e dal momento che i serpenti (come tutti gli animali a sangue freddo) sono molto lenti a temperature più fredde, la maggior parte dei serpenti a sonagli dormiva durante le riprese della scena.

Il direttore della fotografia Robert Richardson odiava la sceneggiatura e non voleva avere nulla a che fare con il film, ma Oliver Stone utilizzo’ la loro stretta amicizia per convincerlo ad accettare il lavoro. Per numerose ragioni, Richardson ha definito le riprese del film un “incubo”, e una delle peggiori esperienze della sua vita.

La storia fece riaffiorare brutti ricordi della sua infanzia, che lo portarono all’insonnia e ad una dipendenza dai sonniferi per tutte le riprese. Durante le ricerche per le location, la moglie Monona Wali fini’ quasi uccisa da una malattia (e che poi è andata vicina al divorzio a causa del film). Mentre per le riprese di una scena difficile egli si è rotto il dito, così come l’operatore dovette essere sostituito a causa di un taglio vicino all’occhio. Verso la fine delle riprese inoltre, suo fratello ando’ in coma. Tuttavia, Richardson disse che tutti questi problemi in realta’ gli fornirono l’energia creativa di cui aveva bisogno per girare il film.

La rivolta carceraria venne girata allo Stateville Correctional Center di Joliet, Illinois. 80% dei detenuti che sono lì vi sono per crimini violenti. Per le prime due delle quattro settimane di riprese, le comparse furono veri detenuti con le armi in gomma. Per le altre due settimane oltre 200 comparse dovettero essere portate sul posto perchè i detenuti erano stati posti in blocco.

Woody Harrelson in un’intervista, ha parlato della scena di stupro tra Mickey e l’ostaggio che egli ha preso. Esprimendo la speranza che Stone non aggiungesse alcun additional footage della parte controversa nella Director’s. Gli è stato prontamente detto davanti alle telecamere che Stone lo aveva effettivamente gia’ fatto.

Robert Downey, Jr. trascorse effettivamente del tempo con l’australiano e re della TV shock Steve Dunleavy per prepararsi al ruolo di Wayne Gale, e quando è tornato con un accento australiano, i realizzatori hanno deciso di far diventare Gale un australiano.

Durante le riprese, Stone avrebbe diffuso musica tribale africana a tutto volume sul set, come un modo per mantenere uno stato d’animo frenetico.

Secondo Oliver Stone, l’uso di spot televisivi è stato un tentativo di illustrare il potere confortante che tali spot hanno. Ogni commercial viene dopo un momento orribile o un montaggio subliminale di un demone, e l’idea di Stone era che lo spot lavorasse per lenire le persone dopo l’attenzione a qualcosa di estremo.

Stone ha sempre sostenuto che il film fosse una satira su come i serial killer sono adorati dai media per le loro azioni orribili, e che coloro che sostengono la violenza nel film stesso sono una causa della violenza nella società, mentre coloro che non vedono questo, hanno perso il punto del film interamente .

Stone ha voluto che per il ruolo di Mallory Juliette Lewis si irrobustisse in modo da sembrare piu’ dura, ma la Lewis rifiutò, dicendo che voleva che il personaggio guardasse ad una picchiatrice per istinto e vocazione, non come ad una bodybuilder femminile. Alla fine,Stone si trovo’ d’accordo, ma insistette che prendesse lezioni di kick-boxing in modo da sembrare credibile quando combatteva.

Nella mensa della prigione, un uomo bianco e pelato sta fissando un uomo nero, spingendo l’uomo nero per cercare di attaccarlo, prima di essere intercettato da Warden McClusky (Tommy Lee Jones). L’uomo pelato era un vero prigioniero, che era stato condannato per aver ucciso la moglie e i figli picchiandoli a morte con un tubo di piombo. Stone gli ha dato un ruolo di primo piano perché ha detto che lo stoicismo dell’uomo lo terrorizzava.

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