Morti misteriose – Jim Morrison

di Igor Carta

Jim Morrison, leader dei Doors, venne trovato cadavere a causa di un attacco cardiaco, ma numerosi aspetti del suo decesso rimangono inspiegati

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La morte del leader dei Doors, Jim Morrison, è insieme a quella di Elvis Presley, la più dibattuta tra quelle avvenute nel mondo del rock; avvenuta ai primi di luglio del 1971 in un elegante appartamento di Parigi, il decesso del Re Lucertola entrò nella leggenda per il gran numero di punti oscuri, di omissioni e dei numerosi racconti di testimoni o presunti tali, compresi altri membri dei Doors che espressero diversi dubbi su quanto accaduto e soprattutto su quanto raccontato. Lo sapevano anche i sassi che Jim beveva parecchio, che fumava tanto, al punto di soffrire di una persistente tosse che sovente gli faceva sputare sangue, il reclamizzato uso di ogni tipo di droga tranne l’eroina, almeno per iniezione perché pare detestasse gli aghi, eroina che invece piaceva, e tanto, alla storica fidanzata Pamela Courson. La tesi forse più credibile, sosterrebbe che Pamela venne sorpresa da Jim intenta a prepararsi una dose di eroina, probabilmente vendutagli dal pusher più rinomato di Parigi, Jean De Breteuil, all’epoca fidanzato con una delle tante amanti di Morrison, Marianne Faithful; per evitare l’ennesimo litigio Pamela avrebbe detto che si trattava non di eroina ma di cocaina, che probabilmente Jim sniffò come era abitudine. Infatti il mattino dopo, ciò emerse dal suo confuso racconto, Pamela dopo aver rinvenuto Jim nella vasca da bagno avrebbe telefonato a due persone, De Breteuil e l’amico di Jim Alain Ronay, che fece un dettagliato racconto non solo dello scenario della morte ma anche degli ultimi giorni del leader dei Doors. Jean De Breteuil , detto il conte, a cui probabilmente si deve anche il decesso di Janis Joplin, fece in fretta e furia i bagagli e con la Faithful volò subito in Marocco, in cui morirà qualche mese dopo, per overdose, che caso, al pari di Pamela, che prese invece la dose fatale nel 1974.

 

 

Ma ad alimentare le teorie “alternative” fu anche l’assenza di una autopsia e i continui riferimenti, citati dagli altri membri dei Doors, che Jim avrebbe fatto sull’inscenare la propria morte per ritirarsi alle Seychelles o in Africa, pare inoltre che Morrison diverse volte pianificò scherzi che avevano per soggetto la propria morte. Riepilogando, Jim venne trovato cadavere la mattina del 3 luglio, solo il 5 fu avvisato l’entourage della band, il manager Bill Siddons prese il primo aereo ma quando mise piede nell’appartamento, la mattina del 6, la bara era già stata chiusa e sigillata, la cerimonia fu lesta e informale. Ray Manzarek, il tastierista dei Doors, non si sarebbe mai rassegnato alla morte di Morrison, dubbi furono espressi anche dal batterista, John Densmore, secondo cui la bara che vide sarebbe stata troppo piccola per contenere Jim Morrison. Dubbi che si potrebbero facilmente sciogliere con una riesumazione, ipotesi che ha sempre trovato l’opposizione della famiglia, fatto che da solo contribuisce non poco ad alimentare le teorie alternative, alcune basate su condivisibili indizi, altre, tipo che sia stato ucciso dalla CIA in quanto voce troppo “forte” e troppo critica su determinati argomenti, tipo il Vietnam, francamente poco fondate. Se davvero qualcuno voleva ucciderlo, con tutti i suoi eccessi lo stesso Jim gli diede un concreto aiuto!

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