Meteora – Linkin Park

di Igor Carta

Meteora, terzo album in studio dei Linkin Park, uscì nel 2003, e confermò il successo della band

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Dopo aver sorpreso il mondo musicale con il primo album, Hibryd Theory nel 2000, ed aver in parte deluso con Reanimation, salvo una-due tracce, vi era grande attesa per il nuovo lavoro dei Linkin Park, uscito il 25 marzo 2003. Una piccola anticipazione fu possibile ascoltarla nell’interessante DVD “Frat Party at the Pankake Festival pubblicato nel 2001, in cui, oltre al making of di Hibryd Theory venivano presentate le prime note di quello che diverrà l’intro al primo singolo estratto da Meteora, ovvero Somewhere I Belong. Esattamente come nel primo album è forte l’influenza degli studi d’arte intrapresi in giovane età da quelle che sono le “menti” della band, ovvero il polistrumentista Mike Shinoda e il DJ Joe Hahn. Il famoso soldato alato della copertina del primo album, così come quello apparso sul celebre singolo “In the End” sono infatti opera dello stesso Shinoda. L’arte figurativa, nella forma di un tributo agli writers appare anche nel secondo album, battezzato “Meteora” con chiaro riferimento alla zona della Tessaglia, nord della Grecia, in cui sorgono alcuni celebri monasteri dichiarati patrimonio dell’umanità nel 1988. Il richiamo all’arte appare anche nel videoclip di Somewhere I Belong, in cui appaiono, sia in un quadro che in animazione, curiose creature simili ad elefanti assai simili a quelli dipinti abitualmente da Salvador Dalì. Il famoso soldato-libellula è visibile anche in alcuni fotogrammi del video del secondo singolo estratto, Faint, che pur conservando le caratteristiche proprie della band, si presenta come un pezzo assai carico di energia, quasi da pogare.

 

 

L’album ha poi conclusione con una triade di pezzi che sono forse i meglio confezionati dell’album. Breaking the Habit è un tripudio di elettronica, sarebbe stato ottimo come colonna sonora di Matrix Reloaded, uscito anch’esso nel 2003, da applausi il videoclip firmato, sia come regia che come artisti da Joe Hahn e Kazuto Nakazawa, un anime che sembra parente del capitolo “Le origini di O’Ren” del film Kill Bill, uscito anch’esso nel 2003. From the Inside è tra i pezzi più pesanti, in cui il frontman Chester Bennington fa frequente ricorso allo scream; Numb è forse il pezzo più famoso dell’album, ritmo lento con vasto uso di tastiere e campionature, venne in seguito remixata in collaborazione con il famoso rapper Jay-Z. Tra Hibryd Theory e Meteora la band possedeva una mole di materiali che li impegnò a lungo in tour e a causa anche di progetti paralleli, l’album successivo, Minutes to Midnight vedrà la luce solo nel 2007.

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