La Caduta – il crepuscolo di Hitler

di Igor Carta

La Caduta, film del 2004 sugli ultimi giorni di Hitler, provocò accese polemiche in Germania.

hitler

La Caduta, titolo originale “Der Untergang“, è un film del 2004 diretto da Oliver Hirschbiegel, regista tedesco già autore di alcuni episodi della serie “Il Commissario Rex”. Girato in Baviera e a San Pietroburgo, il film ha avuto ispirazione da due opere, “La Disfatta”, opera dello storico Joachim Fest, e “Fino all’Ultima Ora”, il diario della segretaria di Adolf Hitler, Traudl Junge. La pellicola prende in esame il periodo dell’assedio di Berlino, precisamente tra il 20 aprile, compleanno del Führer, e la resa delle armate tedesche avvenuta l’8 maggio 1945. Il dittatore nazista venne magistralmente interpretato dall’attore svizzero Bruno Ganz, già apparso in film come “I Ragazzi venuti dal Brasile“, “Il Cielo sopra Berlino” e “The Manchurian Candidate“, il cast, composto interamente da attori tedeschi è ottimo ed efficace, alcuni di essi, come Ulrich Nöthen, nel ruolo di Heinrich Himmler, sono spaventosamente simili agli originali, al punto che sembra di trovarsi di fronte ad un ottimo documentario, non ad un film che, per essere una produzione interamente europea, ha potuto vantare un budget degno di Hollywood. L’opera di Hirschbiegel ha ricevuto critiche feroci in Germania, venne accusato di aver portato sul grande schermo un Hitler “troppo umano”, devastato dal tremore, pieno di premure verso le donne ed i bambini del suo entourage ma insensibile alle sofferenze del popolo.

Ben distante dunque dal Führer freddo ed insensibile visto ad esempio in “Operazione Valchiria“, o dal mostro che viene normalmente descritto, responsabile della più feroce guerra della storia dell’uomo e dell’Olocausto. Sembrano critiche fuori luogo, se sulla pellicola venne riportata la pura verità, certificata dai racconti di persone che vissero quell’ultima settimana di pura follia nel bunker di Berlino il regista ha fatto pienamente centro, fare i conti con la propria storia serve soprattutto a questo, ad impedire che possa accadere di nuovo. Molto interessante la vicenda che vede contrapposti l’architetto del Reich nonché ministro degli armamenti Albert Speer, con lo stesso Hitler; il Führer, già nelle prime settimane del 1945 ordinò la strategia della terra bruciata che Speer, in segreto, rifiutò di attuare, ed informò di ciò Hitler solo pochi giorni prima del suicidio, Speer riteneva infatti che senza un minimo di infrastrutture la Germania non sarebbe mai più uscita dal baratro in cui stava precipitando, insieme al suo stesso cancelliere. Giudizio finale, uno dei migliori film storici mai prodotti, ampio risalto viene dato alla follia nazista, di Hitler e Joseph Goebbels in special modo, forse alcune figure vennero fin troppo romanzate come quella del generale delle SS Wilhelm Mohnke, su cui gravavano alcuni fatti di sangue che avrebbero potuto costargli un processo per crimini di guerra. A conti fatti, un film sicuramente da vedere!

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