Kobani – Donne in fuga si liberano del Burqa

di Mariarosa Signorini.

Kobani – Giovani donne siriane che a bordo di pick up, in fuga dai territori occupati dal ISIS, si tolgono velo e burqa.

donne burqa

Credit: @servankobane Shervan Derwish

Stanno diventando le immagini simbolo della resistenza delle donne contro l’invasione dell’Isis in Siria. Le foto, scattate dal fotografo freelance Jack Shahine e da lui postate sul proprio profilo twitter, stanno facendo il giro del web.

Una volte giunte a Rojava, a nord del Kurdistan in territorio curdo, –  racconta Shahine a HuffPost France – queste donne non vedevano l’ora di togliersi di dosso gli abiti imposti dall’Isis e tornare a splendere nei loro colori. Il contrasto tra il nero del burqa e i colori accesi dei loro vestiti suscita un senso di libertà travolgente.

Questo accadimento, seppur rilevante solamente a livello emotivo e sociologico, è contemporaneo a un’importante concquista raggiunta dalle donne iraniane: le tifose potranno assistere agli incontri internazionali di pallavolo valevoli per la World League, in programma dal 19 giugno a Teheran. Il via libera è stato dato dalle autorità iraniane, ma il gruppo ultra conservatore Ansar-e Hezbollah sul suo periodico Ya-Latharat ha dichiarato che se lo faranno, ci sarà “un terremoto”. La vicepresidente iraniana Shahindokt Molaverdi, anche responsabile per gli affari femminili, nei mesi scorsi aveva illustrato l’accordo raggiunto nel Consiglio di Sicurezza Nazionale su un programma proposto da lei stessa e dal Ministero per la Gioventù. Le donne possono assistere a partite di pallavolo, basket, tennis e altri sport, ma non ancora a incontri di calcio, pugilato e nuoto.

«Si dovranno prevedere misure per rendere questo possibile – aveva però dichiarato – e andremo avanti passo dopo passo».

E così lunedì scorso, per esempio, vi è stato il loro libero accesso alla finale del campionato di basket nel palazzetto dello sport Hakimiweh. Le foto diffuse dai media iraniani ritraggono donne entusiaste tifare per la propria squadra, in un clima da festa, e lanciare slogan quali: «Oggi è il nostro giorno!».

Per l’appuntamento del 19 giugno le donne, allo stadio, avranno un’area riservata.

Diversamente erano andate le cose il 20 giugno del 2014, quando la polizia intervenne contro un gruppo di donne che volevano assistere alle partite di pallavolo della nazionale iraniana contro il Brasile e l’Italia. In quell’occasione fu arrestata anche la giovane anglo-iraniana Ghoncheh Ghavami, liberata poco dopo, ma poi riarrestata ed accusata di legami con l’opposizione e di propaganda contro il sistema.

Dopo scioperi della fame in carcere ed una mobilitazione internazionale in suo favore, in novembre Ghoncheh Ghavami fu liberata su cauzione e, successivamente, perdonata dalla Corte d’appello.

Il divieto alle donne di entrare negli stadi iraniani era stato eccepito dal presidente dimissionario della Fifa Sepp Blatter quale ostacolo per l’assegnazione all’Iran dell’organizzazione della Coppa d’Asia 2019, che venne, pertanto, assegnata agli Emirati Arabi.

© Riproduzione Riservata

RelatedPost

Commenti

commenti

Precedente Project Jacquard - I Jeans di Google Successivo Nürburgring - l'inferno verde