Kesha – mummia aliena in Russia

di Igor Carta

Nuovo esempio di presunta mummia aliena in Russia, ma le precedenti erano tutte bufale

Kesha, la mummia russa
Kesha, la mummia russa

Torna di moda la mummia aliena, nonostante tutti i casi similari si siano rivelati finora delle clamorose bufale, un nuovo episodio di questo curioso fenomeno ha finalmente fatto capolino. Secondo quanto riportato, la curiosa creatura sarebbe stata rinvenuta in Russia, sulle sponde del fiume Kovashi da due residenti della cittadina di Sosnovy Bor, presso Leningrado. Sottoposta ad un primo esame, Kesha, così sarebbe stata battezzata la misteriosa mummia, venne classificata come un “embrione di pollo mutante”, ma in seguito tale versione sarebbe stata ritrattata; quindi allo stato attuale l’origine della creatura rimane ignota. Un biologo russo, Yegor Zadereev, le cui parole sono state riportate anche dal Dailymail e dal Mirror, inizialmente scettico, si è limitato ad osservare che saranno necessari ulteriori ed approfonditi esami per chiarire di cosa si tratti. Tuttavia, come abbiamo già detto, tutti i casi similari finora hanno palesato, dopo l’iniziale sconcerto, origini più che terrestri, due casi soprattutto, quello di Sirius, un feto umano mummificato rinvenuto in Cile nel 2003 meglio noto come l’alieno di Atacama, così denominato da un famoso ricercatore sugli UFO, Steven Greer, da molti ritenuto invece il ciarlatano per antonomasia.

L'alieno di Atacama
L’alieno di Atacama

L’altro episodio riguarda invece la “creatura di Metepec“, trovata viva ed agonizzante in una trappola in Messico, ma uccisa per annegamento dal suo scopritore. Anche in questo caso apparse come per incanto il classico ricercatore UFO non-governativo, tal Jaime Maussan, autore di scivoloni mica da ridere, secondo cui le analisi su tale creatura avrebbero dato, durante la loro esecuzione, risultati sorprendenti. In seguito invece, saltò fuori la verità, quella presa per un alieno altro non era che un Saimiri, nota anche come scimmia-scoiattolo, oggetto di una magistrale truffa ordita da Mario Lopez, lo scopritore della mummia, e dallo zio Urso Moreno Ruiz di professione imbalsamatore, ai danni proprio di Jaime Maussan, che sborsò ben 23.000 dollari per avere la mummia. Attendiamo fiduciosi l’esito degli esami su Kesha, anche se sarebbe stato il caso di dire, magari, chi e come andrà ad indagare; l’inizio poteva certo essere migliore, pazienza.

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