Italia Programmi Net – la truffa impunita

di Igor Carta

Una truffa, quella di Italia Programmi.net, che fece numerose vittime qualche anno fa, ma che ad oggi è ancora impunita

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All’inizio la cosa sembrava semplice e innocente, bastava cercare comunissime applicazioni scaricabili gratuitamente come antivirus o software utilissimi come SkypeAdobe Reader o Ccleaner, che il motore di ricerca ti faceva ritrovare su un form in cui lasciare i propri dati personali in fondo al quale campeggiava un bel bottone con su scritto “Registrati e scarica subito”. Fin qua tutto normale. Il problema nasceva però 10/15 giorni dopo, quando all’inconsapevole iscritto veniva recapitata, tramite posta elettronica, una simpatica fattura da 96 € corredata da lettera d’accompagnamento che suonava più o meno così:

Essendosi lei non avvalso del diritto di recesso, siamo lieti di annoverarla tra i nostri clienti! Il contratto biennale da lei sottoscritto le consente, al modico prezzo di 96 € l’anno di scaricare le ultimissime novità in materia di software. Ma a tutt’oggi non ci é ancora pervenuto il pagamento anticipato della fattura, per cui la preghiamo di ottemperare alla presente onde non incorrere in spiacevoli diatribe giudiziarie”.

In poche parole, il sito “ITALIA-PROGRAMMI.NET”, ramo della società “Estesa Limited” con sede alle (!!!) Seychelles, proponeva sotto mentite spoglie contratti a pagamento per fornitura di software che le stesse aziende produttrici rilasciano gratuitamente, ricalcando le orme di Easydownloader, beccata un paio d’anni orsono. La truffa raggiunse l’apice della virulenza negli anni 2011-2012, quando le numerose vittime del raggiro attivarono subito le autorità competenti, Associazioni dei consumatori, Antitrust e Polizia Postale, le quali rassicurarono i raggirati, tra cui anche l’ex presidente dell’Antitrust ed ex sottosegretario Antonio Catricalà, che spiegò ai microfoni di “Striscia la notizia” come comportarsi. L’invito, ovviamente fu di non pagare e di ignorare le ingiunzioni giunte via mail o per posta ordinaria perché prive di valore legale, valore che avrebbe invece avuto una raccomandata A/R, ma pare che nessuno degli “sventurati” abbia mai avuto tale onore. Nei mesi successivi, in seguito alle prime contromisure attivate dalle associazioni dei consumatori cominciarono le convocazioni presso il terrificante ma inesistente “Tribunale giudiziario regionale” (ossequi a lui come al gran consiglio dei dieci assenti di fantozziana memoria), ma il primo vero problema nacque quando la società Estesa ebbe la geniale trovata di recapitare i solleciti anche al Quirinale, nella persona dell’allora inquilino Giorgio Napolitano, trovata che procurò il quasi immediato oscuramento del sito Italia-Programmi.net. Dopo la bega con il Quirinale i truffatori non si arresero e crearono, pensate un po’, un nuovo dominio con il fantasioso nome di “Italia Programmi.Org”!! Per molti ma non per tutti, visto che le nuove simpatiche e irrinunciabili email minatorie arrivarono sia ai malcapitati dotati di username e password, cioè a coloro che fecero uso dell’account, sia ad alcuni che mai misero piede nel portale della malora.

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Ad arricchire la saga giunse poi la lettera del sedicente avvocato romano Salvatore Marcello, che guarda caso si occupava anche di recupero crediti, incaricato da Italia Programmi.org di operare le riscossioni. Inutile dire che si trattò della solita bufala senza il benché minimo valore legale, esattamente come i tanti solleciti recapitati in passato tramite email o posta prioritaria tedesca; tanto per cominciare nella missiva non era presente il benché minimo contatto, nessun numero telefonico, di fax o indirizzo di posta elettronica per contattare il legale in questione, solo i soliti codici Iban per pagare, e alla svelta pure!! La lettera in sé, inviata per posta ordinaria ha la stessa, anzi minore utilità della carta da bagno, se ne guardano bene da mandare raccomandate, non vogliono essere beccati!! All’indirizzo indicato nella missiva, via degli Ausoni 7 a Roma, non c’è traccia di uno studio legale. Ovviamente tal soggetto non compariva nell’albo degli avvocati della provincia della capitale. Dulcis in fundo a Roma non esiste nessun avvocato Salvatore Marcello, o meglio, c’era, l’hanno resuscitato dopo vent’anni che non esercitava la professione causa passaggio a miglior vita. Anche il sito http:/.ufficio-incassi.com è stato creato ad hoc per dare più credibilità alla truffa. Ma mica abbiamo finito!! Quest’ultima giusto per lasciarci con un sorriso: Italia Programmi.Net avvisa, in seguito al furto del loro database clienti da parte di alcuni hacker, di non pagare Italia-Programmi.Org …bisogna ammetterlo, il senso dell’ironia non gli manca di certo!

Perché riesumare questa storia che alcuni reputeranno vecchia? Perchè truffe simili sono sempre in agguato, e malgrado le corpose multe comminate, la Estesa Limited aveva già accumulato una cifra stimata di oltre 100.000 € solo a gennaio 2012, ma tutt’oggi non risulta che siano mai state pagate, tanto meno che qualcuno abbia ricevuto un rimborso. L’unica soddisfazione fu l’arresto di un ungherese di 64 anni ritenuto un rappresentante legale della Estesa. Ancora oggi, probabilmente, i suoi compari si godono i proventi della truffa, ma difendersi da simili soggetti non è difficile, basta informarsi, la rete del resto, serve a questo.

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