Il Paese dei Coppoloni – Capossela Racconta

di Mariarosa Signorini.

Il paese dei coppoloni presentato il 15 aprile scorso alla Feltrinelli di Bologna, dal suo autore, Vinicio Capossela, rivela le eccellenti doti di scrittore del grande musicista.

caposselaVinicio Capossela, eclettico cantautore, nato ad Hannover da immigrati irpini, non è alla prima esperienza narrativa. Nel 2013 aveva pubblicato Tefteri, quasi un diario di viaggio e un itinerario nella Grecia della crisi.

Il paese dei coppoloni è, invece, un vero e proprio romanzo, che appare nella collana Feltrinelli I Narratori e verrà presentato alPremio Strega da Gad Lerner ed Eva Cantarella. L’editore Carlo Feltrinelli spiega:

«Nell’anno del sessantesimo compleanno della casa editrice, la Feltrinelli propone un’opera fuori dalle convenzioni e dalle mode letterarie, così ribadendo uno dei tratti storici del nostro catalogo».

Il romanzo di Capossela, in effetti, si annuncia come un singolare viaggio in una dimensione atemporale popolata da personaggi dai nomi strambi, comeScatozza «domatore di camion», Mandarino «pascitore di uomini», la Totara, Cazzariegghio, Pacchi Pacchi, Testadiuccello, Camoia, la Marescialla, che accompagnano – ognuno per un tratto di strada – il viandante-narratore nella Terra dei padri.

«Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?».

Il viandante-narratore de Il Paese dei Coppoloni, deve misurarsi, insieme al lettore, con un patrimonio di saggezza che sembra ormai non appartenere più ad alcuno. Capossela, come un moderno cantastorie, intreccia tradizioni e leggende con temi d’attualità e la scrittura sembra procedere a suon di musica.

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