I Sogni nei Cani e nei Gatti – Anche a occhi aperti

di Eugenia Di Bella.

I sogni riguardano anche cani e gatti.

Aristotele lo supponeva senza prove; Jason G. Goldman, scienziato cognitivo alla University of Southern California di Los Angeles, con maggiori mezzi a disposizione per indagare lo scrive; Matthew Wilson del MIT, Picower Institute for Learning and Memory di Cambridge, Massachusetts, con le sue ricerche, lo sottoscrive senza dubbi.

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Chiunque ha un cane o un gatto sa di cosa sto parlando. Cani e gatti sognano. Basta osservarli mentre dormono: i baffi si contraggono, le zampe tremano, il respiro si fa irregolare e suoni confusi, talvolta minacciosi, si diffondono nell’aere.

Durante il sonno, cani e gatti che passano gran parte della loro giornata dormendo (sicuramente più il gatto che il cane) vivono la fase REM del sonno più profondo che porta ai sogni, proprio come negli umani. Questo avviene perché l’ ippocampo, una parte del cervello coinvolta nella memoria, presenta sostanzialmente identici collegamenti per quasi tutti i vertebrati e i mammiferi. Nel sonno REM il cervello funziona come nello stato di veglia, per cui le reazioni, come zampe che si muovono, il ringhiare nel cane e il miagolio eccitato del gatto significa che stanno inseguendo nel prato del sogno la possibile preda.

Dal punto di vista biologico questa fase è di fondamentale importanza per il cervello che restando attivo permette di sviluppare capacità immaginative anche in assenza di coscienza attiva. La rilevazione di questa fase, conferma l’esistenza di un pensiero immaginativo. Sebbene preziose ricerche e letteratura sull’argomento confermino allora senza dubbi l’esistenza dei sogni nel nostro amico zampato per caratteristiche fisiologiche e comportamentali degli animali, il suo coinvolgimento emotivo resta ovviamente un mistero. E’ certo però che sono esperienze dal sapore reale come testimonia quello sguardo, talvolta perso che hanno al risveglio, dovuto allo sbigottimento per la sparizione improvvisa della preda quasi agguantata.

Di tutt’altro genere pare essere il sogno o visione ad occhi aperti cui assistiamo quando il gatto d’improvviso sgrana gli occhi, corre verso un punto, e si ferma improvvisamente un po’ prima, quasi che la visione sia troppo raggelante o scomparsa. Durante queste fughe, interrotte bruscamente, il comportamento del felino non è quello adottato durante l’attacco: Orecchie basse e pelo ritto al contrario sono dettate dalla circospezione per qualcosa che lo ha incuriosito, affascinato, e atterrito contemporaneamente. Ma non lo sapremo mai. Il gatto resta misteriosamente posseduto dalle visioni mistiche.

Per saperne di più


Come sognano gli animali, Focus;

Sogni di Cani e Gatti, TuttoZampe;

I Gatti Sognano, Greenstyle;

Cosa Sognano gli Animali, Wired;

Maurizio Costanzo, Cani (e un gatto), Mondadori.

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