Gli Uccelli sono dei Dinosauri?

di Juanne Pili.

Sappiamo che 65 milioni di anni fa nell’attuale Golfo del Messico una asteroide gigantesca si scagliò sulla Terra determinando l’estinzione dei Dinosauri. Qualcuno però sopravvisse. La teoria più accreditata dai paleontologi sostiene che gli uccelli ne sono gli eredi, tanto che è possibile definire un gruppo definito dei sauropsidi, comprendente rettili e uccelli.

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Romeo e Giulietta della Preistoria


Una recente scoperta ci permetterebbe di utilizzare un metodo per distinguere i dinosauri maschi da quelli femmine. Questo però riguarderebbe solo almeno alcune piccole specie piumati.

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Le principali differenze tra i due sessi si trovano nelle ossa vicino alla base della coda, lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports. La scoperta su cui si basa lo studio riguarda una coppia di fossili rinvenuti in Mongolia a metà anni ’90, documentati poi nel 2012. Si tratta di due Oviraptor (il nome deriva proprio dalla loro principale dieta, che stando all’analisi del becco doveva essere ricca di uova, che molto probabilmente rubavano ad altri dinosauri) Li hanno trovati stretti tra loro in una posa fissata dal tempo: Sono rimasti così, abbracciati, per 75 milioni di anni. Alcuni scienziati li hanno soprannominati Romeo e Giulietta.

Le articolazioni delle vertebre delle creature sono state fuse, per cui i ricercatori pensano che i dinosauri avevano smesso di crescere – il che significa che erano adulti – Determinare il sesso dei Dinosauri non è affatto semplice, perché, come la maggior parte dei fossili, nessuna traccia di tessuto molle rimane: solo le ossa sono conservate, o meglio, la loro forma conservata nella roccia che nell’arco di milioni di anni ha sostituito il tessuto delle ossa. Inoltre, solo uno dei due esemplari presenta uno scheletro completo, mentre l’altro manca per metà, oltre ad essere sprovvisto della punta della coda. Non di meno i due esemplari presentano differenze di lunghezza e forma delle ossa a lama che sporgono verso il basso dalle vertebre vicino alla base della coda, che dovevano fornire agganci a muscoli e tendini.

oviraptor2Queste particolari ossa vengono definite “chevron” (mostrine o galloni). Le differenze, che non sembrano dovute a lesioni o malattie, né a deformazioni avvenute durante il processo di fossilizzazione, dovrebbero, secondo i ricercatori, indicare differenze di sesso. Le ossa potrebbero essere più brevi nelle femmine per facilitare il processo di deposizione delle uova. Nei maschi, una serie di lunghi, chevron, larghi e culminanti in una punta avrebbero potuto offrire un ancoraggio migliore per i muscoli del pene. Oltre a questo, chevron più ampi potevano nei maschi ancorare meglio i muscoli della coda, e le relative piume dalla punta flessibile. Scuotere la coda per i maschi di Oviraptor doveva inoltre essere parte dei riti di corteggiamento delle femmine; come avviene nei moderni Pavoni.

Dai Dinosauri agli Uccelli


Ciò che permette oggi di stabilire il sesso di una specie di dinosauri dipende anche dalle evidenze riscontrate riguardo una possibile evoluzione di un gruppo di essi – sopravvissuti  all’estinzione di massa – verso gli uccelli.

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In base a questa teoria ci sarebbero voluti 50 milioni di anni affinché i Dinosauri si trasformassero in uccell; con relativa a graduale diduzione di dimensioni e peso. La ricerca più recente in questo filone di studi è stata  pubblicata su Science ed è opera di un team di ricercatori australiani, coordinati da Michael Lee del Museo di Adelaide. Attraverso studi statistici che si avvalgono di un vasto database (1.500 tratti anatomici relativi a 120 specie di dinosauri bipedi e carnivori: teropodi) riguardante i più probabili antenati degli uccelli. In questo gigantesco archivio sono registrati anche dati relativi ai primissimi uccelli propriamente detti. Sono stati così studiati i resti anatomici di tutto l’albero evolutivo dei teropodi, ricostruendone l’intero organismo.

Archaeopteryx
Archaeopteryx

E’ apparsa, così, evidente ai ricercatori una progressiva miniaturizzazione fino al primo uccello conosciuto della storia: l’Archaeopteryx. I musi si sono accorciati, mentre i denti sono sempre più piccoli, tendenti a sparire; inoltre gli arti anteriori sono diventati delle ali, mentre anche lo scheletro diveniva sempre più leggero. Per Lee ci sono pochi dubbi:

«Gli uccelli si sono evoluti attraverso un’unica fase di sostenuta miniaturizzazione avvenuta nei Dinosauri … Diventare sempre più piccoli e leggeri ha offerto ai progenitori degli uccelli opportunità straordinarie, come salire sugli alberi, planare e volare».

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Gruppo dei Sauropsidi. Credit: Francesco Bianchi.

Tale flessibilità avrebbe permesso agli uccelli di sopravvivere al noto meteorite che sterminò i loro cugini. La linea genealogica dai Dinosauri agli uccelli mostra una inequivocabile rapidità di adattamento. Inoltre, tutto questo si corrobora con numerose peculiarità degli uccelli attuali.

Non sempre “uccellini” qualcuno era del “Terrore”


Eppure abbiamo anche esempi di uccelli giganteschi, dalle dimensioni paragonabili ai presunti antenati, i Dinosauri.

Ricostruita la voce degli 'uccelli del terrore'Grazie alla scoperta dello scheletro più completo mai trovato di Uccello del Terrore è stato possibile ricostruirne la voce. Visse tra i 62 e i 2 milioni di anni fa nel Sudamerica. Irisultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Vertebrate Paleontology.

Tutto si basa sulla possibilità esclusiva di misurare la coclea e la presunta capacità uditiva. Deducendo quali suoni potessero udire, si è potuto ricostruirne la voce. Inoltre questo uccello gigante era imparentato coi moderni Chunas. Piccoli uccelli terrestri sudamericani. Anche il confronto con la loro voce è stato fondamentale.

Incapaci di volare, gli uccelli del terrore erano giganteschi uccelli carnivori, incapaci di volare, potevano raggiungere i 3 metri di altezza, dotati di un ben poco rassicurante becco a uncino. Dominarono durante il Cenozoico, il Sudamerica, visse fino a circa 3,5 milioni di anni fa, nel Pliocene.

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